Progettate da Galeazzo I Visconti per il suo matrimonio con Beatrice d’Este alla fine del XIV secolo, le carrozze che tutti i turisti e cittadini romani possono ammirare per le vie del centro storico, sono l’ultimo ricordo di una Roma che fu: la Roma della nobiltà dei Borghese e dei Pamphili, quella dei Papi e dei Savoia, quella di Rugantino e delle leggende sul quartiere Monti. Una Roma omaggiata da poeti come Trilussa e dal cinema neorealista, ma tutto ha una fine come ha un inizio, complice in questo caso la scienza che ci è venuta in soccorso offrendoci delle alternative in grado di rispettare l’ambiente e gli animali.
Dopo anni di sfruttamento, sofferenza, ed incidenti i cavalli stremati dal caldo e dalla fatica non saranno più oggetto do attrazione turistica.
L’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione che abolisce le tradizionali botticelle nel centro storico, sostituendole con moderne alternative a trazione elettrica.La scelta di Roma, speriamo, possa essere d’ispirazione per le numerose altre città italiane che ancora conservano questa tradizione, da sempre contestata dalle più autorevoli associazioni animaliste italiane e internazionali, tra cui Feder Fida (Federazione italiana diritti animali) e Animalisti Italiani.
Mentre attendiamo che la mozione diventi realtà, continuiamo a opporci con forza a questa pratica medievale, promuovendo un turismo più etico e rispettoso degli animali.
La decisione di Roma rappresenta un importante passo avanti nella lotta per i diritti degli animali, dimostrando che è possibile conciliare il turismo con il rispetto per gli esseri viventi.
In questa chiave di lettura La Dolce Vita cambia pelle e diventa total green, dicendo addio a certi spettacoli non decorosi di animali sfiancati, in alcuni casi moribondi come testimoniano cronaca e denunce, preferendo un approccio al passo con i tempi e con una sensibilità che rispetta l’ambiente.
La decisione è stata presa all’unanimità in Campidoglio su proposta di Rachele Mussolini, una svolta green che ha travalicato i colori di partito e che rilancia Roma come Capitale, non solo della cultura europea, ma anche della lotta a favore dell’ambiente.
Aldo Fabrizi, icona del cinema romano prima ancora che italiano, nel film del 1951 Signori in Carrozza, affiancato da uno straordinario Peppino De Filippo, a un certo punto della pellicola dice “Addio all’ultima carrozza”. Noi, rispettosi del Maestro Fabrizi, ci permettiamo di aggiungere “Benvenute alle nuove carrozze”. Resteranno sempre preziose le immagini impresse nelle pellicole dei film di una Roma girata in carrozza e anche quelle girate dai turisti, da sempre.
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