Napoli celebra 2500 anni di storia

Per il suo venticinquesimo centenario, Napoli si prepara a celebrare la sua ricca eredità culturale con il Comitato nazionale "Neapolis 2500", istituito dal Consiglio dei Ministri. Eventi, mostre e spettacoli renderanno omaggio al contributo della città alla storia e all'arte, sottolineando l'importanza di Napoli come una delle grandi capitali culturali del mondo.

Napoli celebra due millenni e mezzo di storia, una ricorrenza che non passa inosservata. Questa antica città ha attraversato diverse epoche storiche, trasformandosi da colonia greca a centro romano, passando per ducato autonomo e subendo le influenze di varie dominazioni, fino a diventare una delle grandi capitali culturali del mondo. La fondazione di Napoli risale al 21 dicembre del 475 a.C., ad opera dei Cumani, che crearono la città di Neapolis. Questo evento segna l’inizio della lunga e ricca storia della città, che inizia come una fiorente colonia greca. Successivamente, Napoli cadde sotto il dominio romano, integrandosi perfettamente nella struttura dell’Impero. La città divenne un importante centro culturale e commerciale, beneficiando della rete di comunicazioni e delle infrastrutture romane.

Con il crollo dell’Impero Romano d’Occidente, Napoli attraversò un periodo di autonomia, diventando un ducato indipendente. Durante questa fase, la città riuscì a mantenere una certa indipendenza, anche se fu costretta a navigare tra le pressioni dei vari poteri emergenti, come gli Ostrogoti e i Bizantini. Nel corso del Medioevo, Napoli divenne capitale sotto varie dominazioni. I Normanni furono i primi a farne una capitale nel loro regno. Successivamente, la città passò sotto il controllo degli Svevi, degli Angioini e infine degli Aragonesi. Ogni dominazione lasciò un segno indelebile sulla cultura, l’architettura e le tradizioni della città.

Nel XVI secolo, Napoli divenne la capitale del Viceregno spagnolo. Questo periodo vide un’ulteriore crescita economica e culturale della città. Nel XIX secolo, Napoli fu la capitale del Regno delle Due Sicilie, uno degli stati più importanti della penisola italiana prima dell’Unità d’Italia. Con l’Unità d’Italia nel 1861, Napoli perse il suo status di capitale ma continuò a essere un importante centro culturale ed economico della nuova nazione.

Per commemorare i 2500 anni dalla fondazione di Napoli, il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, 7 agosto, nell’ambito del decreto di legge Omnibus, l’istituzione del Comitato nazionale «Neapolis 2500». Questo comitato è stato creato per celebrare la storia, la cultura e l’arte della città e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico della Nazione, nonché alla formazione dell’identità italiana.

Il Ministro della Cultura, Sangiuliano, ha avuto un ruolo centrale nell’istituzione del Comitato, sottolineando l’importanza di riconoscere il contributo di Napoli alla cultura mondiale. Sangiuliano ha affermato che la nascita del Comitato nazionale «Neapolis 2500» è un’iniziativa che ha fortemente voluto, sostenuta anche dal mondo delle imprese, delle associazioni, della cultura e delle professioni.

Il decreto stabilisce che chi farà parte del Comitato lo farà a titolo gratuito. Sono stati definiti i compiti, le modalità di funzionamento e di scioglimento del Comitato, garantendo che l’impegno dei membri sarà volto esclusivamente alla celebrazione di questa importante ricorrenza.

Napoli si prepara a festeggiare i suoi 2500 anni con una serie di manifestazioni e appuntamenti che metteranno in luce il valore storico e culturale di una città che ha influenzato profondamente la storia e la cultura non solo dell’Italia, ma del mondo intero.

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