
Il passaggio dalla televisione al video online sta accelerando in tutta l’Asia. Nei prossimi cinque anni, i ricavi del video online nella regione passeranno dai 64 miliardi di dollari del 2024 a 89 miliardi di dollari entro il 2029, con un aumento del 40%. Nel frattempo, secondo un nuovo rapporto della società di consulenza Media Partners Asia, i ricavi della TV tradizionale si contrarranno di 8 miliardi di dollari nello stesso periodo. Gli autori del rapporto prevedono che lo streaming nella regione supererà la TV entro il 2027, trainato principalmente da Cina e India, con la quota di SVOD sui ricavi totali dell’industria video dell’Asia-Pacifico che passerà dal 44% nel 2024 a oltre il 54% entro la fine del decennio.
“Il passaggio all’online è diventato ancora più accelerato”, afferma Vivek Couto, direttore esecutivo di MPA. “Stiamo assistendo a un approfondimento della crescita degli abbonati su SVOD, allo sviluppo di un ecosistema pubblicitario locale molto più forte, con Netflix e Amazon Prime Video che lanciano le loro offerte con pubblicità e i player locali che costruiscono proposte pubblicitarie molto solide in molti di questi mercati”. I mercati video dell’area Asia-Pacifico rimarranno inferiori al mercato dello streaming domestico statunitense, ma il divario si sta riducendo. Entro il 2029, si prevede che i ricavi dello streaming negli Stati Uniti cresceranno fino a 140 miliardi di dollari, mentre l’area Asia-Pacifico salirà a 89 miliardi di dollari. MPA stima che nel 2024 i ricavi generati nell’area Asia-Pacifico abbiano rappresentato la seguente quota delle vendite totali per le principali piattaforme video statunitensi: YouTube, 25% (include pubblicità e abbonamenti); Netflix, 12%; Prime Video, 10%; Disney, 10% (intrattenimento e sport, ma esclusi i prodotti di consumo).
MPA prevede anche un leggero spostamento di potere, con gli operatori locali che rosicchiano quote di mercato ai principali player statunitensi. I sei grandi servizi video globali – YouTube, Netflix, Meta, Disney, Amazon Prime Video e TikTok – detenevano una quota del 67% del mercato dei ricavi video online dell’area Asia-Pacifico nel 2024, esclusa la Cina. Ma si prevede che questa quota scenderà al 62% entro il 2029, con l’affermarsi dei player locali in India, Indonesia, Giappone, Corea e Thailandia. Aggiunge Couto sui risultati del rapporto: “Il mercato del video online sta vivendo un’impennata, trainata da un maggiore engagement e dalla monetizzazione. Tuttavia, il calo dei ricavi della TV tradizionale e le sfide nel raggiungere la redditività nello streaming locale stanno accelerando il consolidamento del settore e le attività di M&A, in particolare in India, Giappone, Corea, Australia e Sud-est asiatico. Mentre la redditività dello streaming sta emergendo in alcuni mercati, l’obiettivo generale rimane quello di ottimizzare le strategie di monetizzazione e snellire l’efficienza operativa”.
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