CBC/Radio Canada Nomina il Nuovo Presidente

La veterana del settore televisivo del Quebec, Marie-Philippe Bouchard, è stata nominata nuovo presidente e CEO di CBC/Radio Canada. L’annuncio è stato fatto dal Ministero del Patrimonio Canadese, un dipartimento del governo federale, che ha comunicato che Bouchard, recentemente presidente e CEO di TV5 Quebec Canada, assumerà il ruolo di vertice della broadcaster pubblica del paese per un mandato di cinque anni, a partire dal 3 gennaio 2025.

Sostituirà Catherine Tait, la presidente uscente di CBC/Radio Canada, che lascia l’emittente pubblica amid controversie relative ai bonus esecutivi pagati al personale quest’anno dopo un’altra serie di licenziamenti in seguito a una diminuzione dei ricavi pubblicitari e alla concorrenza dei giganti digitali statunitensi.

Prima di unirsi a TV5 Quebec nel 2016, Bouchard ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali e posizioni di alta dirigenza presso CBC/Radio-Canada. Torna all’emittente pubblica in un momento in cui i broadcaster tradizionali, tra cui CBC/Radio Canada, faticano a rimanere rilevanti per i consumatori di media canadesi, mentre Netflix, Prime Video e altre piattaforme di streaming statunitensi acquisiscono una quota sempre maggiore del mercato televisivo domestico.

“I media di servizio pubblico in tutto il mondo sono un prezioso bene pubblico. Man mano che la società cambia a un ritmo veloce, anche la nostra emittente pubblica deve evolversi, continuando a costruire fiducia per rimanere rilevante per tutti i canadesi”, ha dichiarato Bouchard in una nota martedì.

Nel maggio 2024, il governo federale ha creato un comitato consultivo per fornire consigli politici sul futuro dell’emittente pubblica, che include una possibile revisione del suo modello di finanziamento annuale — che comprende fondi pubblici e ricavi pubblicitari — poiché i costi di produzione dei contenuti continuano a crescere.

CBC potrebbe vedere un aumento del finanziamento dopo che il Canada ha siglato un accordo da 100 milioni di dollari con Google per pagare annualmente i publisher locali per frammenti di notizie condivisi o riproposti sulla sua piattaforma locale.