Diventa gladiatore anche tu: grazie ad Airbnb e Paramount, chiunque potrà cercare di fingere di uccidere qualcun altro, con il gladio o il tridente ricurvo, nella location più celebre nel suo genere, ovvero il Colosseo, il 7 e l’8 maggio 2025.
Dalle 15 del 27 novembre 2024 basterà andare sul sito della celebre società di affitti brevi a scopo turistico, per richiedere di partecipare. Ci si può iscrivere fino al 10 dicembre 2024. La notizia ha da subito generato una polemica tra le istituzioni del Comune di Roma e Airbnb.
L’Assessore alla Cultura della capitale, Massimiliano Smeriglio, ha detto a Hollywood Reporter: “Ben vengano azioni di mecenatismo anche da parte di piattaforme on line, ma queste non possono richiedere un meccanismo di ‘scambio merci’ che determini un uso improprio di uno dei monumenti più celebri del mondo e uno dei simboli di Roma trasformato in un parco a tema o in Disneyland. Di questo stiamo parlando direttamente con Airbnb e lo faremo in un incontro diretto la prossima settimana”.
In realtà, il Parco Archeologico del Colosseo, ovvero l’istituzione pubblica e autonoma che ha il compito di provvedere alla tutela e alla valorizzazione dell’area archeologica centrale di Roma, non sembra disdegnare il progetto che farebbe arrivare nelle sue casse 1,5 milioni di euro. Infatti ha commentato l’iniziativa sottolinenando che “gli eventi di rievocazione si svolgeranno al di fuori degli orari di apertura al pubblico e non avranno alcuna interferenza con le usuali visite al sito”.
Ad appoggiare il progetto è anche il Gruppo Storico Romano, che ha sottoscritto l’accordo con Airbnb e che garantirebbe “solide basi storiche, scientifiche e filologiche” alla messa in scena del “reality” dei gladiatori. Se questi requisiti dovessero essere richiesti alla lettera, dovremmo aspettarci di vedere aspiranti gladiatori che sappiano parlare latino correntemente. Ha detto ad Hollywood Reporter, Steve Della Casa, Conservatore della Cineteca nazionale al Centro Sperimentale di Cinematografia, considerato il più importante esperto di cinema “peplum”, ovvero di quei film che rievocavano avventure e melodrammi in costume nel mondo antico: “L’ultima volta che in età contemporanea qualcuno ha organizzato uno spettacolo all’interno del Colosseo è stato negli anni ’60 . Mickey Hargitay, che fu Mr. Universe nel 1955 e divenne una star dei film “peplum”, organizzò una sorta di show di bodybuiding, non autorizzato, nell’arena.
Arrivarono i vigili e lo portarono via”. La verità è che questo confronto tra Comune di Roma e Airbnb, è parte di una contesa più ampia. Roma, come molte altre città europee, ha visto svuotato il proprio centro storico da residenti fissi perché i proprietari degli appartamenti considerano più proficuo metterli a disposizione di Airbnb. E’ una tendenza che ha alimentato il cosidetto overturism, che garantisce un grande flusso di visitatori ma stravolge struttura sociale e vivibilità delle città che ne sono le mete più ambite. “In realtà – aggiunge Della Casa – i film classici con gladiatori non vennero mai girati a Roma ma nell’arena di Verona, a Veio, nel Lazio, o a Pola, in Croazia, dove c’è un anfiteatro romano in buone condizioni”.
Del resto esistono anfiteatri romani in condizioni analoghe, ad esempio, anche ad Arles, Treviri, Leptis Magna (in Libia). Se l’iniziativa di Airbnb dovesse essere realizzata e avesse successo, il passo successivo potrebbe essere quello di organizzare una sorta di Champions League dei gladiatori con i vincitori di ciascun anfiteatro.
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