Flavio Briatore vende Twiga. Il ventinovenne figlio di Leonardo Maria Del Vecchio, attraverso Triple Sea Food, acquista da Briatore 100% del brand e delle location Twiga a Forte dei Marmi, Twiga Montecarlo, Twiga Baia Beniamin e il Billionaire a Porto Cervo (che dal prossimo anno diventerà Twiga)
Tramite il suo family office Lmdv Capital, e la società Triple Sea Food, il giovane imprenditore – 29 anni e un patrimonio personale di oltre cinque miliardi di dollari – rileva non solo le quote di maggioranza di Briatore, ma anche il 33% di proprietà di Dimitri Kunz d’Asburgo, compagno dell’attuale ministra del Turismo del governo Meloni, Daniela Santanchè.
Del Vecchio Jr. vorrebbe creare “una realtà italiana leader nell’hospitality di lusso con brand iconici” e cosi ha deciso l’acquisto. Per realizzare il suo progetto, l’erede del celebre fondatore di Luxottica – la più grande holding a livello internazionale per la vendita di occhiali e lenti a contatto – ha deciso di investire su uno dei marchi italiani più riconoscibili, ossia il Twiga. Danie Santanché e Flavio Briatore hanno fondato il brand nel lontano 2000, quando la Versilia era la meta prediletta per le vacanze dei facoltosi turisti stranieri provenienti da tutto il mondo.
Erano anni in cui frotte di tedeschi, russi e americani accorrevano in alta Toscana per prenotare un gazebo di lusso al Twiga di Forte dei Marmi, oggi divenuto oggetto della trattativa tra Del Vecchio e Briatore assieme al Twiga Montecarlo, al Twiga Baia Beniamin e al Billionaire di Porto Cervo (che dal prossimo anno diventerà a sua volta Twiga).
Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2025, quando Twiga festeggerà il suo primo quarto di secolo. Entrerà a far parte della Triple Sea Food, la catena internazionale di ristoranti e locali di lusso tramite cui Leonardo Maria Del Vecchio ha creato brand che stanno avendo un grande successo – a Milano e non solo – come Vesta, La Trattoria del Ciumbia e Casa Fiori Chiari. “Siamo orgogliosi di aver creato uno dei più grandi gruppi di ristorazione in Italia – ha dichiarato il 29enne in una recente uscita pubblica – consolidando un modello vincente che unisce alta cucina, intrattenimento e design esclusivo”. Anche le prime parole di Briatore hanno avuto un tono conciliante nei confronti della compravendita: “Il mio rinnovato impegno in Formula Uno, come capo del Team Alpine, richiede la mia massima attenzione e un tempo significativo, rendendo necessario un minore coinvolgimento nell’operatività del gruppo” ha dichiarato l’imprenditore piemontese, che ha augurato buon lavoro al giovane acquirente e al suo team.
Tutte rose e fiori, quindi? Non proprio. Se è vero che le attività imprenditoriali di Del Vecchio junior godono di buona salute, altrettanto non si può dire delle sue relazioni familiari, ad oggi irrimediabilmente compromesse nell’ambito della guerra legale per la spartizione dell’eredità paterna. La Procura di Milano ipotizza il reato di associazione a delinquere a suo carico per aver spiato i famigliari (tra cui la fidanzata Jessica Serfaty) tramite l’inserimento di trojan nei loro cellulari. Sulla base di questa accusa, Del Vecchio è stato interrogato lo scorso 21 novembre dai pm milanesi: al centro dell’indagine la possibile produzione di dossier compromettenti che Leonardo avrebbe commissionato alla società Equalize di Milano per offuscare l’immagine del fratello Claudio, primogenito del fondatore di Luxottica. Secondo i suoi avvocati, il 29enne è estraneo ai fatti.
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