L’Hot Docs Canadian Documentary Festival, il più grande del Nord America, sta valutando la vendita del suo cinema di punta a Toronto. Giovedì, gli organizzatori del festival hanno annunciato che la 32ª edizione dell’Hot Docs Festival si terrà dal 24 aprile al 4 maggio 2025 a Toronto. Tuttavia, per garantire il futuro del festival in mezzo a difficoltà finanziarie, si è individuato il possesso del cinema Hot Docs come la principale causa di due anni di pesanti deficit operativi.
“Come parte della sua strategia di ricostruzione a lungo termine, Hot Docs ha deciso di cercare un nuovo proprietario per il cinema al 506 di Bloor West e garantire un accordo di affitto che permetta di continuare la programmazione presso il cinema”, ha dichiarato il festival in una nota giovedì.
Hot Docs sta esplorando la vendita di beni dopo profondi tagli ai costi, riduzioni di personale, numerose dimissioni di dirigenti, inclusi membri del consiglio, e la chiusura del cinema di Bloor Street a giugno 2024. Il cinema ha riaperto a fine settembre per affitti a terzi e gli organizzatori del festival hanno dichiarato che la regolare programmazione di Hot Docs riprenderà il 4 dicembre 2024 nel teatro del centro città, in vista della pianificata 32ª edizione del festival primaverile nel 2025.
Hot Docs, guidato dal direttore esecutivo ad interim Janice Dawe, è anche alla ricerca di un nuovo dirigente permanente dopo che la presidente Marie Nelson — ex dirigente di ABC News e Disney che aveva assunto la guida nel giugno 2023 — ha lasciato l’organizzazione nel luglio 2024, dopo una caotica 31ª edizione. Il festival canadese ha dichiarato che la direttrice della programmazione Heather Haynes guiderà la selezione di circa 100 documentari per la prevista 32ª edizione.
Tuttavia, non ci sono notizie riguardanti altri programmatori di Hot Docs, dopo che il direttore artistico Hussain Currimbhoy e 10 programmatori hanno lasciato il team organizzativo del festival prima dell’edizione annuale del 2024 a Toronto. Hot Docs ha anche ridimensionato drasticamente il suo consiglio di amministrazione in risposta a quella che il festival ha descritto come una crisi finanziaria post-pandemica per l’organizzazione di Toronto.
