iHeartMedia sta licenziando dei lavoratori questa settimana. La compagnia radiofonica e di podcasting sta licenziando meno del 5% della sua forza lavoro, che attualmente è di circa 10.000 dipendenti. I tagli sono stati pensati per eliminare le duplicazioni e snellire l’azienda, ha confermato una fonte vicina alla questione a The Hollywood Reporter.
“La nostra audience radiofonica ha più ascoltatori rispetto a dieci anni fa, e secondo Nielsen Edison, vediamo anche un aumento degli ascolti tra la Gen Z. Siamo il primo editore di podcast, più grandi dei prossimi due messi insieme, e siamo cinque volte più grandi del prossimo maggiore servizio di radio digitale. Abbiamo raggiunto questo obiettivo modernizzando l’azienda e aumentando l’uso della tecnologia per costruire le migliori stazioni radio, con i migliori talenti, in qualsiasi nostro mercato negli Stati Uniti,” ha dichiarato Wendy Goldberg, portavoce di iHeartMedia, in un comunicato.
“Questi cambiamenti sono un altro passo in questo percorso. Sebbene in un’azienda di 10.000 persone siano stati coinvolti pochissimi posti di lavoro, ce ne sono stati alcuni, e non prendiamo mai questa decisione alla leggera, indipendentemente da quanti posti di lavoro siano coinvolti; ogni membro del team è importante per noi e ha il nostro rispetto e la nostra gratitudine,” prosegue la dichiarazione.
L’azienda è prevista a rendere noti i risultati del terzo trimestre giovedì. Nel suo ultimo report finanziario, iHeartMedia ha riportato una perdita operativa di 910 milioni di dollari, più ampia rispetto alla perdita di 897 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2023. Il podcasting è stato un punto forte, contribuendo a far crescere i ricavi complessivi del gruppo audio digitale dell’azienda. Tuttavia, iHeartMedia ha visto aumentare solo dell’1% il suo fatturato consolidato del secondo trimestre, raggiungendo 929 milioni di dollari lo scorso trimestre.
