L’ex CEO di MoviePass Mitch Lowe si dichiara colpevole di frode finanziaria dopo aver accettato un patteggiamento

È stato uno degli ideatori del piano d'abbonamento mensile dell'azienda, grazie al quale gli abbonati potevano vedere film illimitati nei cinema, senza esclusione di date, pagando una tariffa fissa mensile di 9,95 dollari.

L’ex amministratore delegato di MoviePass, Mitch Lowe, si è dichiarato colpevole dell’accusa di frode finanziaria relativa al suo ruolo nella truffa agli investitori, in merito al servizio di abbonamento mensile ai film dell’azienda.

Lunedì, in cambio del ritiro delle accuse di frode finanziaria e informatica, Lowe ha accettato un patteggiamento in cui ha ammesso di aver gonfiato il prezzo delle azioni di MoviePass mentendo sulla redditività e sostenibilità del piano illimitato da $9,95 al mese. Rischia fino a cinque anni di carcere, con la possibilità di una pena ridotta se collabora con l’indagine in corso e le cause correlate, oltre a una multa fino a $250.000 o al doppio di quanto ha guadagnato in maniera fraudolenta.

“Mitch è una brava persona che vuole andare avanti con la sua vita,” hanno dichiarato i suoi avvocati Margot Moss e David Oscar Markus in un comunicato. “Ha accettato la responsabilità delle sue azioni in questa situazione e cercherà di rimediare.”

Nel 2022, i procuratori federali hanno presentato in un tribunale della Florida un’accusa contro Lowe, Ted Farnsworth, CEO di Helios and Matheson Analytics, che ha acquisito MoviePass nel 2017, e Khalid Itum, un dirigente dello sviluppo aziendale della compagnia. Lowe è stato accusato di dichiarazioni false e fuorvianti sull’offerta di abbonamento mensile di MoviePass, tra cui il fatto che il servizio sarebbe stato secondo lui redditizio o avrebbe raggiunto il pareggio solo con le quote di abbonamento, e che il numero di biglietti acquistati dagli abbonati era in calo, tra le altre cose.

I procuratori hanno sostenuto che Lowe e Farnsworth sapevano che MoviePass stava perdendo denaro a causa della trovata di marketing progettata per aumentare gli abbonati, e che l’azienda stava attivamente impedendo agli utenti di utilizzare il servizio. Secondo l’accusa, i dipendenti erano incaricati di limitare l’accesso agli utenti più attivi.

Interrogato sulla dichiarazione di AMC secondo cui MoviePass avrebbe dovuto a un certo punto abbassare i prezzi, Lowe ha respinto l’affermazione e ha dichiarato: “Non capiscono il nostro modello di business”. I procuratori hanno citato numerose dichiarazioni alla stampa e nella documentazione azionaria in cui decantava la sostenibilità del piano, con lo scopo di gonfiare le azioni della società.

Dopo che Lowe, che ha scritto un libro di memorie sull’ascesa e la caduta di MoviePass, verrà condannato, i procuratori, stando al patteggiamento, ritireranno le accuse di frode finanziaria e informatica, che comportavano una pena di 20 anni per ogni capo d’accusa. Il governo ha stimato che il suo schema ha portato a perdite superiori a $300 milioni, ma ha concordato di ridurre la cifra a $25 milioni, che verrà presa in considerazione durante la condanna, come parte dell’accordo.

La Securities and Exchange Commission continua a perseguire Lowe per presunte violazioni delle leggi federali sui valori mobiliari riguardanti aspetti chiave del modello di business di MoviePass. Le accuse riguardano il fatto che Lowe abbia consapevolmente approvato fatture false che mascheravano pagamenti di bonus come servizi forniti da un’entità controllata da Itum.

Farnsworth dovrà affrontare un processo, previsto per l’anno prossimo.

Nel 2021, Lowe, Farnsworth e Helios and Matheson hanno chiuso una causa con la Federal Trade Commission che li accusava di pratiche di marketing ingannevoli e di aver impedito attivamente agli abbonati di utilizzare la piattaforma. In base all’accordo, ai dirigenti e alla società è vietato “travisare le proprie pratiche aziendali e di sicurezza dei dati” e “devono implementare programmi completi di sicurezza delle informazioni” in qualsiasi futura iniziativa aziendale.

A febbraio, una giuria ha dichiarato Itum colpevole di due capi d’imputazione per frode informatica, relativi all’appropriazione indebita di almeno 260.000 dollari da MoviePass usati per restituire il denaro preso in prestito per finanziare una festa al Coachella Valley Music and Arts Festival nel 2018.

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