Bye-bye Donatella?

Il contratto di Versace con Capri Holdings scade a febbraio. Si parla di scontri tra la stilista e il Ceo di Capri, John D. Idol.

Versace è uno dei nomi più noti al mondo. Grazie a Gianni Versace.  La maison di lusso è stata co-fondata nel 1978 da Gianni Versace, e dal fratello Santo Versace, diventando da subito un punto di riferimento nel settore della moda e della nostra cultura. Qualche anno dopo entrerà in società anche la sorella Donatella, come assistente. 

Fin dall’inizio, Gianni Versace si è distinto per uno stile audace, iconico, e riconoscibile, caratterizzato da motivi barocchi e colori vivaci, e proprio il logo della Medusa, è stato scelto come simbolo di una bellezza che cattura e seduce chiunque la osservi.

Negli anni Ottanta e Novanta, Gianni Versace ha rivoluzionato la moda, trasformandola in spettacolo. Assieme al suo rivale, Giorgio Armani, ha fatto la storia della moda italiana. Ha introdotto il concetto di supermodelle negli anni novanta, consacrando la carriera di Naomi Campbell, Cindy Crawford, Marpessa Hennink, e Claudia Schiffer. Ha collaborato con artisti come Andy Warhol, ha disegnato costumi per la Scala, e ha reso i suoi capi simbolo di glamour e provocazione. 

Dopo l’omicidio di Gianni a Miami il 15 luglio 1997, la direzione creativa passò a Donatella che ereditò anche il 20% delle quote dell’azienda. Al fratello Santo andò il 30%. Il 50% dell’azienda fu ereditato dalla nipote Allegra, figlia di Donatella. Anche il compagno dello stilista, Antonio D’Amico, fu inserito nel testamento con un vitalizio e la possibilità di abitare nelle case di Versace, ma purtroppo ci fu qualche conflitto in famiglia. Alla fine Antonio, con dignità, preferì farsi liquidare e uscì definitivamente dalla famiglia Versace.

I primi anni del “post-Gianni” non saranno semplici e il marchio dovrà fare i conti con risultati lontani dai fasti del passato e vari avvicendamenti di amministratori delegati. Il ruolo di Donatella Versace verrà spesso criticato e messo in discussione, e i rapporti famigliari con Santo vengono descritti dalle cronache dell’epoca come tesi e agguerriti. Santo viene isolato, tolto dai suoi poteri. L’aienda va male con Donatella, ma lei rimane. Dopo un pò si riprende, ma è chiaro a tutti che Donatella non è Gianni. Nel 2014, l’azienda di proprietà e gestione ancora famigliare annuncia l’accordo con il fondo Blackstone cedendo il 20% della compagnia. 

Nel 2018 l’azienda viene interamente ceduta a Michael Kors e nel 2019 viene acquisita dal gruppo Capri Holdings per 2,12 miliardi di dollari, mantenendo Donatella come direttore creativo. Oggi si fanno insistenti le voci di un suo possibile addio, forse forzato, dall’azienda. Capri Holdings non è soddisfatta, si dice, con gli introitti.  Donatella è l’ultima Versace ad avere un ruolo attivo nel marchio. Il fratello Santo, infatti, è da tempo lontano dal mondo della moda e si è dedicato ad attività filantropiche attraverso la fondazione che porta il suo nome.

Secondo quanto anticipato da WWD, Capri Holdings starebbe collaborando con Barclays per vendere Versace e Jimmy Choo, concentrandosi sul rilancio di Michael Kors. Intanto il contratto di Donatella Versace scadrebbe a febbraio 2025. La maison e gli uffici stampa non rilasciano dichiarazioni in merito senza confermare o smentire la notizia. The Hollywood Reporter Roma ha provato di chiedere un commento dall’ufficio stampa ma senza riuscire ad avere una risposta.

Donatella Versace, oltre al suo ruolo di stilista riconosciuto a livello globale, ha acquisito una grande popolarità sui social media anche grazie al suo impegno civile e filantropico. Da anni lotta e si schiera a fianco delle comunità LGBTQIA+ per il sostegno dei diritti.

A maggio 2024 è stata insignita, del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il titolo, conferito dal Presidente della Repubblica, è una delle più alte onorificenze del Paese. “È un riconoscimento non solo per me – ha spiegato Donatella Versacema per l’azienda che abbiamo fondato oltre quarant’anni fa, per il mio fantastico team e per la comunità internazionale di Versace che ogni giorno sostiene il “Made in Italy”. Alla vigilia del Pride Month questo premio riflette anche l’urgenza di sostenere le minoranze, la libertà di espressione e l’inclusione, sia qui in Italia che nel mondo “.

L’allontanamento dall’azienda rappresenterebbe una svolta epocale nel mondo della moda e potrebbe anche essere dettato da scelte aziendali e cambi di rotta per riposizionarsi su un mercato che risente di cali delle vendite.

Dopo l’acquisizione di Capri Holdings, il marchio ha superato 1,1 miliardi di dollari di fatturato nel 2023. Tuttavia, il rallentamento della domanda globale, in particolare in Cina, ha colpito i risultati economici e, tra aprile e giugno, i ricavi di Versace sono diminuiti del 15,4% con una perdita operativa di 17 milioni, mentre le vendite hanno registrato cali significativi in Europa e negli Stati Uniti. Secondo WWD, John D. Idol, Ceo di Capri Holdings, e Donatella Versace si sono spesso scontrati sulla strategia di sviluppo e marketing, alimentando ulteriormente le speculazioni sul rinnovo del contratto della designer. 

Mancano pochi giorni alla Milano Fashion Week e oltre che sulle passerelle, si accenderanno i riflettori anche su questo mistero. Sarà davvero l’ultima volta di Donatella Versace?

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