
Si è conclusa “Capri, Hollywood”, la manifestazione cinematografica che si svolge a cavallo dell’anno nell’Isola azzurra. Il film più premiato è Emilia Pérez di Jacques Audiard, con sette awards, compreso quello al miglior film, quella alla miglior attrice Karla Sofia Gascon e quello per la miglior sceneggiatura. Tre riconoscimenti a The Brutalist di Brady Corbet, e due per Conclave di Edward Berger. Il premio Best International Feature of the Year va a Vermiglio di Maura Delpero. Alla regista va il premio Lina Wertmuller – film maker dell’anno.
I premi sono stati annunciati da Franco Nero, co-chairman del board dell’istituto Capri nel mondo, nella giornata conclusiva della ventinovesima edizione del festival.
A Emilia Pérez vanno anche gli Awards per il miglior cast complessivo, per il best make up and hairstyling e il premio per i migliori produttori Pascal Caucheteux, Jacques Audiard, Valérie Schermann, Anthony Vaccarello.
Adrien Brody per The Brutalist di Brady Corbet è il miglior attore dell’anno. Al film – girato in parte in Italia, sulle Alpi Apuane – sono andati anche i premi per la miglior fotografia a Lol Crawley e per la miglior colonna sonora a Daniel Blumberg.
Per Conclave è stato premiato come miglior regista Edward Berger e come migliore attrice non protagonista Isabella Rossellini. Il Capri Award per la miglior sceneggiatura va ad Anora di Sean Baker mentre miglior film d’animazione è Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl di Merlin Crossingham e Nick Park, disponibile dal 3 gennaio su Netflix.

Foto di gruppo dei premiati a Capri, Hollywood. Foto per gentile concessione
A Massimo Cantini Parrini il Best Costume Design per Maria (con Angelina Jolie) mentre Diane Warren vince ancora a Capri con la canzone The Journey interpretata da H.E.R.
Il festival, fondato e prodotto da Pascal Vicedomini, è realizzato col sostegno del MiC e della Regione Campania. Special partners Intesa Sanpaolo, Riflessi, Frecciarossa e Givova. Ha il patrocinio del comune di Anacapri, della città di Capri e del comune di Napoli. Media partner sono Radio2Rai e The Hollywood Reporter Roma.
“L’attenzione che c’è da tutte le produzioni internazionali verso i nostri premi e il nostro festival mi colpisce molto”, dice Vicedomini, fondatore del festival. “Siamo nel pieno della stagione degli Awards, e i nostri premi sono un indicatore importante, nella corsa verso il premio più importante della stagione internazionale, gli Oscar. Lo sappiamo, e ne siamo orgogliosi e responsabili”.
“Fra i momenti che abbiamo vissuto insieme al festival, mi hanno colpito soprattutto due volti”, dice Vicedomini. “I volti puliti di Martina Scrinzi, la protagonista di Vermiglio, che sembra una ideale figlia di Meryl Streep, e quello di Andrea Arru, coprotagonista del Ragazzo dai pantaloni rosa, che ha l’aspetto angelico e dannato, da nipotino di James Dean. Avranno un grande futuro, nel cinema di domani”, dice Vicedomini.
Parlando con The Hollywood Reporter Roma, Pascal Vicedomini dice: “Mi stanno arrivando messaggi dagli Stati Uniti, da produzioni e distribuzioni, che reagiscono con piacere ai nostri premi. Stiamo ricostruendo un legame forte con Hollywood, che era stato messo in pausa dal Covid. Sono tornati personaggi importanti, come il premio Oscar Nick Vallelonga, e molti altri ne torneranno. Capri per tre mesi all’anno, da fine maggio a fine agosto, è come Hollywood, chiama a raccolta i più grandi attori e registi, c’è un’atmosfera magica. E noi la ricreiamo in inverno, con un festival che guarda agli Oscar. Quest’anno siamo stati anche benedetti da un clima primaverile, mite e luminoso, di cui tutti gli ospiti hanno beneficiato. Il mio lavoro continua: si tratta di far riaprire gli alberghi, e coinvolgere la popolazione internazionale a venire qui, anche in inverno”.
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