Addio Helmut Berger, il divo “maledetto” di Visconti: “Ho vissuto tre vite, non rimpiango niente”

Assurto allo status di divo internazionale a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, l'attore di Ludwig è morto a Salisburgo "serenamente ma inaspettatamente". Il 29 maggio avrebbe compiuto 79 anni

Di THR ROMA

E’ morto Helmut Berger.  L’attore austriaco – che raggiunse la fama mondiale a cavallo tra gli anni sessanta e i settanta, con film come Ludwig e Il giardino dei Finzi Contini – se n’è andato “serenamente ma comunque inaspettatamente” a Salisburgo, come riferito all’agenzia Apa dal suo agente. Il 29 maggio Berger avrebbe compiuto 79 anni.

Con le sue interpretazioni in film come  La caduta degli dei e Ludwig di Luchino Visconti, Berger è diventato un volto simbolo del cinema internazionale in un momento di grande innovazione dell’immaginario cinematografico. Negli anni ha recitato al fianco di giganti dello schermo come Romy Schneider, Elizabeth Taylor, Henry Fonda, Burt Lancaster e Silvana Mangano. A partire dalla sua sua collaborazione con Visconti, la star austriaca ha finito per rappresentare la rottura dei tabù sessuali nel cinema europeo. Divenne particolarmente famoso per la rappresentazione di personaggi narcisisti e bisessuali.

Fonte di ispirazione, nel corso dei decenni, per diverse generazioni di attori, la sua vita è stata segnata anche da cadute e scandali. Ma, come ebbe a dire lui stesso in una recente trasmissione televisiva: “Ho vissuto tre vite e parlo quattro lingue. Je ne regrette rien”.