Dave Chappelle e l’elettrizzante spettacolo condotto con Jon Stewart all’Apollo Theater

Due dei più grossi nomi della comicità si sono uniti sabato scorso per una serata di assoluto divertimento a New York

I pesi massimi della commedia Jon Stewart e Dave Chappelle si sono uniti per uno spettacolo unico al leggendario Apollo Theater di Harlem. L’obiettivo: prendere in giro il presidente Joe Biden, Donald Trump, Israele e una buona parte del pubblico in una serata di pura comicità che è sembrata ancor più elettrizzante perché avvenuta in un momento così particolare per il paese.

La serata all’Apollo Theater è iniziata però in salita. Il famoso teatro di Harlem, situato nel cuore della 125esima Strada, è da quasi un secolo un centro di creatività e cultura afroamericana a New York. Tuttavia, sabato scorso la direzione e lo staff hanno dovuto affrontare il compito poco invidiabile di assicurarsi che nessuno potesse accedere al proprio cellulare durante lo spettacolo.

Stewart, recentemente tornato alla conduzione del Daily Show (anche se solo il lunedì), ha preso di mira gli eventi attuali. Ha criticato la performance e la candidatura di Biden nel dibattito (con grande tempismo, visto che il giorno dopo Biden si sarebbe ritirato), passando poi alla sua vittima preferita, Donald Trump con il suo… Trumpismo.

C’è qualcosa di speciale nel momento in cui Dave Chappelle afferra il microfono, si posiziona (o si siede) sul palco di fronte a un pubblico dal vivo e inizia semplicemente a improvvisare. Alcune delle gag migliori della serata sono arrivate all’inizio del suo set, quando ha spiegato che la fama è come correre su una collina con proiettili che sibilano costantemente vicino all’orecchio, un riferimento al racconto di Trump sul tentato omicidio dello scorso fine settimana. Ha anche preso di mira Sean Combs – “Oh, cavolo! Hanno incastrato Puff Daddy!” – in riferimento ai problemi legali del rapper che includono accuse di aggressione e traffico sessuale.

Alcuni degli argomenti affrontati da Chappelle hanno incluso Trump, Biden, la fama, gli uomini dell’Ohio e Gaza. In ambito politico, ha sottolineato come l’intero processo sia un uroboro, ovvero un serpente che si mangia la coda. Ha anche ironizzato sul fatto che il 2024 sia il primo anno in cui gli elettori bianchi si sentono scoraggiati da candidati inaffidabili, proprio come i neri ogni anno. Il suo set è stato imprevedibile, con Chappelle che spesso ha alzato la voce contro i contestatori che ce l’avevano con lui. 

Lo spettacolo si è chiuso con Stewart che ha raggiunto Chappelle sul palco per una performance che ha regalato al pubblico alcune delle loro gag migliori. I due comici sono vecchi amici e si vede. È stato anche rivelato che Chappelle aveva precedentemente provato (senza successo) a convincere Stewart a candidarsi alla presidenza nel 2020. Dato il clima politico attuale, forse ci riproverà…