Una pubblicazione focalizzata sul mondo del cinema non può esimersi dal rendere omaggio a un nome come quello di Joseph Conrad, che vanta decine di adattamenti cinematografici dagli albori del cinema muto fino ai giorni nostri. Il suo racconto più famoso, ‘Cuore Di Tenebra’ (Heart of Darkness) fu la fonte d’ispirazione per il capolavoro di Francis Ford Coppola, Apocalypse Now, con il cameo di un inarrivabile Marlon Brando. Cose che ormai tutto il mondo sa ma che è giusto ricordare per comprendere la portata dell’opera.
Esiste poi, anche una specie di “maledizione” Conrad, un romanzo che ha affascinato generazioni di cineasti ma la cui trasposizione raramente è andata a buon fine. Stiamo parlando di Nostromo, libro del 1904 ambientato in un’immaginaria repubblica sudamericana, che vanta la presenza del maggior numero di personaggi caratterizzati di tutta la produzione letteraria di Conrad (14 romanzi, 8 raccolte di racconti). Il primo adattamento cinematografico di Nostromo è datato 1926, in piena epoca d’oro del cinema muto a Hollywood. Dal titolo The Silver Treasure (Il Tesoro D’Argento) la pellicola non esiste più, è andata perduta. Un vero tesoro di celluloide argentea di cui ci rimane solo la locandina. Nel 1991, il maestro David Lean (Lawrence D’Arabia, Dottor Zhivago) muore poco prima delle riprese del suo Nostromo.
Non sono in pochi ad essere convinti che l’adattamento del leggendario regista del Ponte Sul Fiume Kwai sarebbe stato un grande film, grazie anche alla presenza di un certo Steven Spielberg in veste di produttore e di un cast straordinario tra cui Marlon Brando, questa volta in un ruolo principale, Paul Scofield, Isabella Rossellini e Christopher Lambert. Nel 2017 esce il documentario spagnolo Nostromo: il Sogno Impossibile di David Lean, prodotto da Turner Media che racconta le annose peripezie del regista Inglese nel cercare di realizzare un’opera che avrebbe rappresentato il suo ritorno dietro la macchina da presa, a ben sette anni dal suo ultimo film, Passaggio In India.
Un adattamento di Nostromo portato felicemente a termine fu invece la realizzazione di una miniserie televisiva andata in onda nel 1996, finanziata dalla BBC in collaborazione con Rai e Televisiòn Espanola, prodotta nientemeno che dal produttore romano Fernando Ghia (già nominato all’Oscar per The Mission nel 1986) e diretta da Alastair Reid, con musiche di Ennio Morricone. Anche per Ghia si trattò di una lunga gestazione, piena di tentativi quasi riusciti di realizzare un adattamento cinematografico. La vera curiosità è che un’altro romano, Claudio Amendola, fu scelto come protagonista della serie nei panni di Nostromo, insieme a Colin Firth nel ruolo del “Señor” Gould, attorniati da un cast stellare che includeva Albert Finney, Joaquim De Almeida, Brian Dennehy, Arnoldo Foà e Claudia Cardinale.
Sempre riguardo le trasposizioni cinematografiche di Conrad, in ordine sparso meritano una menzione speciale The Duellists, il primo lungometraggio di Ridley Scott, tratto dal romanzo The Duel; Sabotage, titolo Italiano L’Agente Segreto, girato da Alfred Hitchcock nel 1936, e Lord Jim del 1965, diretto da Richard Brooks con Peter O’ Toole nei panni del protagonista. (per una lista completa dei film vi rimandiamo a fine articolo).
Chiusi questi preamboli, chi era Conrad? Partendo da qualche dato biografico, erroneamente dato per polacco, è nato in quella che oggi sarebbe la moderna Ucraina. Cagionevole di salute e di nobili origini, a soli 11 anni restò orfano e fu affidato alle cure dello zio, Tadeusz Bobrowski. Costretto a fuggire per evitare l’arruolamento nell’esercito zarista, intraprese una vita rocambolesca come marinaio e commerciante di armi, per poi fermarsi un lungo periodo a Parigi e lasciarsi andare al gioco e non solo, tentando in questo periodo il suicidio. Fu l’arruolamento in un mercantile britannico che lo salvò dalla bohème parigina e segnò la svolta della sua vita, non solo per la serie di posti meravigliosi che ebbe la possibilità di vedere, ma per la possibilità che quelle lunghe traversate gli offrirono facendogli scoprire Shakespeare e la grande letteratura inglese.
Ciò che però mutò inesorabilmente la sua natura, sia come artista, sia come uomo, fu l’esperienza africana. Il Congo, con tutte le sue storture dovute alle atrocità dell’imperialismo, lo sconvolse a tal punto da far crescere in lui una nuova e perversa idea di male, inteso come tetra e solitaria visione di un mondo arido e senza speranza. Fu proprio dall’esperienza in Africa che nacque il sopracitato capolavoro, ‘Cuore Di Tenebra’.
Detto ciò, sarebbe ingiusto fermarsi solo a questo titolo, pur essendo considerato il suo apice, perché di romanzi straordinari Conrad ne ha firmati veramente tanti.
Scrittore prolifico oltremisura, non possiamo non citare l’epico ‘Tifone“, opera che ricorda le maestosità del miglior Coleridge e che riprende a piena mani dalla sua esperienza come primo ufficiale del Highland Forest, così come non possiamo non menzionare “Freccia D’Oro“, romanzo di appendice del 1919, inizialmente uscito a puntate, che anticipò la scrittura immersiva de ‘L’Ulisse’ di Joyce.
Filo conduttore di tutta la bibliografia di Conrad furono tre elementi. Primo fra tutti, l’amore. Un amore, quello espresso dal nostro Joseph, sempre straziante, dai toni drammatici, frustrato, incapace di guardare al domani con gli occhi della speranza, se non intendendo il concetto di speranza come un’attesa senza fine e per questo dolorosa. Secondo elemento, in un ipotetico parallelo con Gauguin, le ambientazioni esotiche, con tutti i loro colori e paesaggi descritti talmente bene in ogni singolo dettaglio, che il lettore li può vivere e vedere con gli stessi occhi dell’autore. Terzo e ultimo elemento, il già citato male. Conrad vedeva il male ovunque, specialmente nella seconda parte della sua carriera, di pari passo con le psicosi che lo accompagneranno fino al fatale arresto cardiaco. Il male per Conrad era qualcosa di ossessivo, profondo, intrinseco non solo nell’uomo, ma nella natura. La speranza, o la divina provvidenza manzoniana, erano per lui concetti sconosciuti, barlumi di un’illusione provvisoria che, se non prima comunque dopo, avrebbero dovuto cedere il passo alla tragedia propria del male in quanto elemento onnipresente del tutto.
In chiusura, per comprendere in pieno quale fosse il suo approccio con la vita, basta ricordare alcune sue parole: “Si diventa utili solo quando ci si rende conto di quanto sia insignificante l’individuo nello schema generale dell’universo”.
JOSEPH CONRAD NELL’AUDIOVISIVO: UNA LISTA COMPLETA DEGLI ADATTAMENTI
Considerato uno dei quattro maggiori romanzieri inglesi insieme a Jane Austen, George Eliot e Henry James, Conrad è stato e continua ad essere uno degli autori più adattati per il cinema e la televisione. Ecco una lista cronologica delle trasposizioni cinematografiche e televisive.
Adattamenti cinematografici:
- Victory (1919) – Regia di Maurice Tourneur, basato sul romanzo Victory.
- Lord Jim (1925) – Regia di Victor Fleming, basato sul romanzo Lord Jim.
- The Silver Treasure (1926) Regia di Rowland Lee, prodotto da “William Fox” prima che diventasse 20th Century Fox, basato sul romanzo Nostromo.
- The Informer (1929) – Regia di Arthur Robison, basato sul romanzo The Secret Agent.
- Victory (1930) – Regia di William A. Wellman, basato sul romanzo Victory.
- Sabotage (1936) – Regia di Alfred Hitchcock, basato sul romanzo The Secret Agent ma con una trama che differisce significativamente dal romanzo originale.
- Victory, An Island Tale (1940) Regia di John Cromwell con Fredric March, Betty Field e Cedric Hardwicke, basato sul romanzo Victory.
- Outcast of the Islands (L’esiliato dei mari) Questo romanzo è stato adattato in un film del 1951 diretto da Carol Reed e interpretato da Ralph Richardson, Trevor Howard e Wendy Hiller.
- Lord Jim (1965) – Regia di Richard Brooks, basato sul romanzo Lord Jim, con Peter O’Toole nel ruolo principale.
- The Rover (1967) – Regia di Terence Young, basato sul romanzo The Rover.
- Apocalypse Now (1979) – Regia di Francis Ford Coppola, ispirato liberamente al racconto Heart of Darkness (Cuore di Tenebra) Forse la più famosa delle opere di Conrad, adattata in diverse forme. La versione di Coppola trasferisce la storia dal Congo belga al Vietnam durante la guerra, pur mantenendo molti dei temi centrali del racconto.
- The Secret Agent (1996) – Regia di Christopher Hampton, con Bob Hoskins e Patricia Arquette, basato sul romanzo The Secret Agent.
- Victory (1996) – Regia di Mark Peploe, basato sul romanzo Victory.
- Amy Foster – Questo racconto di Conrad è stato adattato in un film del 1997 intitolato “Swept from the Sea” (titolo italiano: La Straniera), diretto da Beeban Kidron e interpretato da Rachel Weisz e Vincent Perez.
- Gabrielle (2005) – Regia di Patrice Chéreau, basato sulla novella The Return.
- Heart of Darkness (2019) – Opera teatrale trasformata in un film animato, diretta da Gerald Conn.
Adattamenti televisivi:
- The Secret Sharer (Il compagno segreto) – Il romanzo breve di Conrad è stato adattato in vari film e produzioni televisive, tra cui un episodio della BBC nel 1950 e Suspense (1960) altro episodio di una serie antologica basato su The Secret Sharer.
- Lord Jim (1965) – Episodio della serie televisiva antologica “Play of the Month”.
- The Shadow Line (1976) – Miniserie britannica, basata sul romanzo The Shadow-Line. Diretta da Luigi Di Gianni, titolo Italiano: La Linea D’ombra.
- The Duellists (1977) – Film televisivo ispirato al breve romanzo “The Duel,” è il primo lungometraggio diretto da Ridley Scott, con Keith Carradine e Harvey Keitel. Questo film racconta la storia di due ufficiali napoleonici la cui rivalità dura molti anni.
- The Secret Agent (1979) – Film televisivo britannico, basato sul romanzo The Secret Agent.
- Heart of Darkness (1993) – Film televisivo con Tim Roth e John Malkovich, regia di Nicolas Roeg, basato sul romanzo Heart of Darkness.
- Victory (1996) – Film televisivo diretto da Mark Peploe, basato sul romanzo Victory.
- Nostromo (1997) – Miniserie televisiva britannica, basata sul romanzo Nostromo. Regia di Alastair Reid, musiche di Ennio Morricone, con Claudio Amendola, Colin Firth, Albert Finney, Brian Dennehy, Joaquin De Almeida.
- An Outpost of Progress (Un avamposto del progresso) – Questo racconto è stato adattato in un cortometraggio del 1996 diretto da Hugo Vieira da Silva, e più recentemente in un film portoghese del 2016.
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