Mondo Cannes: Lily-Rose Depp, la predestinata (ad essere una tigre bionda con gli occhiali da sole)

Figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, alla ricerca di ruoli sempre più audaci: dopo la discussa performance in The Idol, l'attrice reciterà nel sequel di Nosferatu a firma Eggers e in un film ad alto tasso erotico (The Governesses)

Uno scricciolo dalle ossa sottili, un passato da ballerina classica, un nome da principessa delle favole, Lily-Rose, cuore di mamma Vanessa Paradis e di papà Johnny Depp. Solo che lo scricciolo, a Cannes, è diventato una tigre. Un animale da palcoscenico, disinibito e coraggioso, capace di riattizzare lo scandalo in un festival che di sesso ha pontificato volentieri (vedi alla voce Le retour) senza poi combinare un granché sullo schermo. 

Eccola allora mangiarsi il palco nella serie The Idol, 23 anni in tutto il loro potente erotismo, svestitissima e impegnata in articolate performance erotiche con il ghiaccio, con le uova e soprattutto con The Weeknd, stella della musica nel ruolo di un sordido corruttore della giovane e incasinata pop star. “Penso sia una storia che parla dell’importanza di tenerti accanto le persone giuste, dentro e fuori dalla famiglia – dice lei, che la sa lunga: il suo padrino è Marilyn Manson – il problema è capire chi sia sincero e chi invece ti stia accanto per un doppio fine”.

Al festival intanto piovono critiche e anatemi su The Idol, in Italia su Sky dal 5 giugno: “un soft porno”, “una fantasia maschilista”, “pura pornografia”. Depp, in conferenza stampa, si limita a smentire le voci circolate sull’ambiente “tossico e fuori controllo” che avrebbe fatto da sfondo alle riprese: “Mi deprime sentire che circolano voci false e maligne su persone a cui tengo – ha detto, ogni riferimento al processo del padre contro la compagna Amber Heard non è casuale – mi limito a dire che tutto ciò che ho sentito non corrisponde minimamente a ciò che ho provato lavorando insieme alla troupe e sul set”. 

Lily-Rose Depp in una scena di The Idol

Lily-Rose Depp in una scena di The Idol

Occhiali da sole indossati anche di notte, ieri all’uscita dalla proiezione a Cannes fumava svelta una sigaretta prima di infilarsi nella macchina che l’avrebbe portata a cena, vestita da capo a piedi Chanel: un marchio con cui lavora da quando ha 15 anni, scelta da Karl Lagerfeld in persona come volto del mitico Chanel No.5.

A Cannes c’era già stata, nel 2016, per il suo debutto con il film Io danzerò di Stéphanie Di Giusto, in cui interpretava la ballerina Isadora Duncan, oggetto del desiderio della danzatrice Loie Fuller. Anche lì fu scandaletto, ma nulla di più: papà Johnny era ancora sulla cresta dell’onda con il quinto capitolo de I Pirati dei Caraibi, Lily Rose non aveva ancora lasciato la scuola (lo avrebbe fatto nel corso dell’anno, per dedicarsi alla recitazione) e le cronache rosa l’avrebbero data di lì a poco per fidanzata con il collega della porta accanto Timothée Chalamet.

Qualche anno dopo lo scenario è cambiato. Testimone della parabola professionale e personale di suo padre, protagonista di un processo spettacolo cui nessun figlio dovrebbe per alcuna ragione assistere, Depp ha difeso il genitore (“La persona più dolce e amorevole che conosca, e lo sanno tutti”), rifiutato l’etichetta del nepo-baby (“Se avessi avuto dei genitori medici, e avessi deciso di fare il dottore, nessuno si sarebbe lamentato” ), affermato la propria bisessualità (la sua compagna ora è la rapper Danielle Balbuena).

E adesso la tigre uscita dalla gabbia con The Idol è pronta a ruggire di nuovo: tra i protagonisti del remake di Nosferatu di Robert Eggers, Depp sarà anche una delle attrici di The Governesses di Joe Talbot, altra pellicola dall’alto tasso erotico – pronta allo scandalo, senza paura.