Robin Williams, 10 anni senza

"Carpe Diem".

Quando un film non resta più un semplice film? Quando entra nella tua vita e i protagonisti iniziano quasi ad avere un ruolo preciso nella tua esistenza. Questo è accaduto la prima volta che ho sentito “Carpe Diem” cogli l’attimo, quel professore ne “L’attimo fuggente” è diventato un personaggio che negli anni mi ha accompagnata, coccolata, ispirata. Non scopri solo un personaggio ma anche l’attore che lo interpreta e quando il talento è così palese, vedere un film diventa un momento di crescita. Robin Williams manca, questi dieci anni senza di lui si sono fatti sentire in un’industria come quella cinematografica che quando sa riconoscere la grandezza, sa valorizzarla. Chissà cosa ci avrebbe potuto regalare, chissà se avrebbe avuto altri ruoli del calibro di John Keating o di Sean McGuire in “Genio Ribelle” film che lo ha incoronato con l’Oscar nel 1998. Come non ricordarlo in Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre pellicola del 1993, altro film che ha fatto parte della mia adolescenza e che guardo e riguardo senza smettere di emozionarmi. Come in ogni carriera anche per Robin Williams ci sono stati gli alti e i bassi e quella maledetta paura di non piacere più, di essere dimenticati è stato uno spettro anche per lui .

Se fosse ancora qui Robin mi piacerebbe sedermi accanto e chiedergli come è possibile dimenticare un attore che ha segnato le vite di molti, un attore con quella capacità di passare da ruoli più leggeri a ruoli drammatici con una credibilità imparagonabile. Forse parlerei con il linguaggio della fan, forse non gli piacerebbe, o forse accetterebbe il fatto che alle volte un “quanto cavolo sei immenso” può rincuorare. Non lo so, so solo che manca, manca così tanto che oltre vedere le sue pellicole ho la fortuna di averlo vissuto con la voce di Carlo Valli, il doppiatore italiano che lo ha portato nella mia vita. Così alle volte accedo alle piattaforme e ascolto le interviste di Carlo perché la sua voce è fedelissima all’ interpretazione di Robin e mi sembra di sentire parlare uno di famiglia.

Oggi 11 agosto 2024 sono dieci anni senza di te Robin. Chissà se collezioneresti ancora le biciclette (con una passione sfegatata per quelle Made in Italy), chissà se ci avresti fatto innamorare di altrettante pellicole come quelle dove sei protagonista, chissà, chissà. Intanto grazie, grazie per tutto perché grazie a te ho scoperto che un film non è un film se l’attore sa arrivare al cuore della gente. Tu non solo sapevi arrivarci, ma ci resti.

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