Russell Crowe: “Ho sessant’anni e una montagna di rimpianti. L’importante è metterli in prospettiva”

L'attore entrerà prossimamente nell'universo Sony-Marvel dell'Uomo Ragno con Kraven - Il cacciatore. Una nuova avventura nel mondo dei cinecomic dopo la Dc di Zack Snyder e la Marvel di Taika Waititi

In un’intervista per GQ Russell Crowe ha deciso di aprirsi al pubblico, riconoscendo alcuni dei suoi passi falsi. L’attore sessantenne, che apparirà prossimamente nel film dell’universo Sony di Spider-Man, Kraven – Il cacciatore, ha affermato: “Mi mettono in soggezione le persone che dicono di non avere rimpianti. Non ci credo che siano così perfette, che abbiano fatto tutto bene. Io ho tantissimi rimpianti. Una parola detta con rabbia, una reazione eccessiva, un’occasione persa in un’amicizia: molte cose del genere. Riesco però a metterle in prospettiva e capire, con l’introspezione, che se ieri sono stato uno stronzo, oggi posso fare del mio meglio per non esserlo”.

Poiché apparirà presto in un film Sony-Marvel,  nel corso dell’intervista a Crowe è stato anche chiesto un commento sul recente flop di Madame Web e sulle dichiarazioni della protagonista Dakota Johnson, non particolarmente soddisfatta della resa del film.

“Non voglio parlare dell’esperienza altrui, però se posso dire una cosa anche un po’ sarcastica: Che pathos ti aspetti da film del genere? L’ho sperimentato dal lato DC e Marvel: questi sono solo lavori. Si deve interpretare un ruolo. Se ti aspetti che il film sia una sorta di evento che cambia la tua vita, penso solo che tu sia qui per le ragioni sbagliate”.

Alla domanda se si fosse pentito di aver rinunciato a un film, Crowe ha risposto: “Solo uno” e ha rifiutato di svelare il titolo. Ha aggiunto soltanto: “Era il film biografico di un musicista che amo. In un certo senso sentivo di barare. Mi avrebbe messo in una certa posizione, dal punto di vista della carriera musicale, che non mi sarei guadagnato” (Russell Crowe infatti ha anche una sua band, ndr).