
Nel 2024 in Italia, secondo i dati Cinetel si sono incassati 493 milioni di euro, con quasi 70 milioni di biglietti venduti. Incassi sostanzialmente identici a quelli del 2023, ma con un 1,3 per cento in meno di presenze. La produzione italiana ha registrato il 25 per cento del totale, nonostante l’assenza di un titolo italiano come C’è ancora domani a trascinare gli incassi. Sono 121 i milioni di euro incassati dai film italiani, per 17,8 milioni di presenze. “Questi dati certificano che la produzione italiana ha superato il periodo di crisi”, dice Alessandro Usai, presidente Anica. “Questo dato è stato raggiunto grazie a tanti film che hanno performato molto bene, soprattutto nel periodo natalizio”. Ma anche l’estate ha mostrato incrementi positivi: è stato il miglior trimestre giugno/agosto di sempre al botteghino.
“Nonostante un anno cinematografico molto complicato a livello internazionale, con gli Usa che hanno chiuso con un forte segno negativo rispetto al 2023, siamo riusciti a pareggiare sostanzialmente la stagione passata, grazie a una straordinaria estate e alla forza del prodotto nazionale”. Ha detto Luigi Lonigro, presidente dell’Unione editori e distributori cinematografici.
Il film più visto è Inside Out 2 con 46,5 milioni di incasso e 6,4 milioni di presenze, seguito da Oceania con 19,4 milioni. Il primo incasso italiano è Il ragazzo dai pantaloni rosa, che ha superato i 9 milioni di euro e si attesta come il decimo incasso complessivo del 2024, seguito da Parthenope con 7,5 milioni, Un mondo a parte con 7,3 milioni e Diamanti, 6,5 milioni di euro nel 2024: ma negli incassi complessivi, il film di Ozpetek sta già sfiorando gli 11 milioni di euro.
Mario Lorini, presidente dell’Anec, l’associazione che riunisce gli esercenti di cinema, sottolinea: “Uno degli aspetti positivi è anche quello che riguarda il parco sale, rimasto costante nel 2024. Si tratta di 1.300 cinema, per 3.500 schermi, con una crescita del 10 per cento delle monosale e indici di crescita anche per le arene estive”.
Ancor più interessanti le analisi statistiche della composizione del pubblico: nel 2024, al cinema sono aumentati del 31 per cento i biglietti staccati nella fascia 3-14 anni, e del 13 per cento nella fascia 15-24 anni. Ma ci sono anche fasce di spettatori fra i 25 e i 35 anni che hanno sancito il successo di alcuni film della scorsa stagione, film d’autore italiani, come Parthenope di Paolo Sorrentino e Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre.
Il pubblico di Povere creature!, il film di Yorgos Lanthimos premiato a Venezia col Leone d’oro, è stato visto per la maggior parte, il 51%, da spettatori sotto i 34 anni. Giovani che hanno decretato il successo italiano anche di Perfect Days, il film di Wenders con Kôji Yakusho, premiato come miglior attore a Cannes, che pulisce i bagni pubblici di Tokio.
È una tendenza che si è fatta notare negli ultimi due anni. I giovani stanno sostituendo, come target primario dei film d’autore, gli over 60, da almeno vent’anni tradizionale pubblico di riferimento del cinema d’autore italiano.
Per sintetizzare in modo estremo: nel 2023 sono tornati al cinema i “grandi”, gli spettatori over 50, trascinati in sala da C’è ancora domani. Ma nel 2024 sono tornati in sala i giovani.
“Si contraddice una visione che vede la sala cinematografica abbandonata dalle nuove generazioni: è vero esattamente il contrario”, dice Alessandro Usai,
“Nel 2024 celebrammo il ritorno del pubblico femminile al cinema: quest’anno, i dati ci suggeriscono che i ragazzi dominano con il 43 per cento degli ingressi”, concorda Davide Novelli, amministratore delegato Cinetel. “Abbiamo notato uno spostamento della frequentazione verso la linea dei 25 anni, non soltanto per i blockbuster americani, ma anche per film autoriali quali Povere creature!, Past Lives, Perfect Days o Parthenope”.
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