Berlinguer, ti voglio bene

La Festa di Roma parte con il film di Andrea Segre sul leader del più grande partito comunista del mondo occidentale, interpretato da Elio Germano

Si è inaugurata ieri la diciannovesima edizione della Festa del cinema di Roma. Si svolgerà nella capitale fino a domenica 27 ottobre, con la direzione artistica di Paola Malanga, e proiezioni all’Auditorium Parco della Musica e in altre sale della città.

La Festa si è aperta ufficialmente giovedi con la proiezione di Berlinguer, la grande ambizione di Andrea Segre. Segre ripercorre gli anni dal 1973 al 1978 della storia di Enrico Berlinguer, il leader del Partito comunista italiano negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, che nel film è interpretato da Elio Germano. 

La cerimonia di apertura è stata condotta dall’attore Lino Guanciale. Sul red carpet il regista e il cast di Berlinguer, la grande ambizione e anche la giornalista Bianca Berlinguer, figlia del segretario del Pci. Con loro, attrici, attori, registi. Da Laetitia Casta a Carlo Verdone, da Vittoria Puccini ad Anna Foglietta, coppie consolidate come Luca Zingaretti e Luisa Ranieri, Tiziana Rocca e Giulio Base, e protagonisti della scena musicale italiana come il cantautore Diodato, Giuliano Sangiorgi e Manuel Agnelli. 

Tappeto rosso e bandiere rosse: quelle che sventolano nel film di Andrea Segre, le bandiere rosse dei militanti del Pci alla Festa dell’Unità del 1976, nel momento apicale della storia del partito. E va in scena il grande sogno di quell’uomo magro e modesto, Enrico Berlinguer: far fiorire il socialismo nella democrazia italiana. E farlo prendendo le distanze da Mosca, dal cupo, tetro, totalitario socialismo reale di Breznev e del Pcus. 

Materiali di repertorio si mescolano alle immagini di fiction, e ci riportano a quella storia che i più grandi hanno tatuata nei propri ricordi, dalle immagini dei telegiornali: gli anni di piombo, le bombe nelle piazze, il rapimento di Aldo Moro. Intorno, si costruisce il film, che ripercorre la battaglia interiore di Enrico Berlinguer. Un Berlinguer che deve trovare la gista distanza, la giusta misura fra i movimenti extraparlamentari dei giovani radicali, rivoluzionari, e la pesante macchina del partito, con i “compagni” a cui rendere conto. 

“Abbiamo cercato di fare una profonda ricostruzione non esteriore, ma con rispetto”, ha detto Elio Germano presentando il film. “Spero che questo film possa portare qualche spunto di discussione e critica nel nostro Paese”. E ha proseguito: “Oggi si parla molto di leader, di leaderismo. Ma siamo sicuri che la risposta sia nel leader? Berlinguer era una persona che faceva parlare molto gli altri, che ascoltava molto”, ha detto Gemano. 

“Grazie a tutte le persone che, in questi lunghi e intensi tre anni di lavoro, mi hanno permesso di entrare con rispetto nella vita di un uomo e di un popolo che hanno segnato un passaggio importante della storia d’Italia, e che il cinema di finzione italiano ancora non aveva raccontato”, ha detto il regista Andrea Segre. 

“Il popolo, quel popolo, erano un terzo degli italiani”, prosegue Segre. “E ho scoperto che la sua memoria sa avere un dialogo con le domande aperte del nostro presente e del nostro futuro”.

La segretaria del Pd Elly Schlein non era presente alla proiezione, perché in viaggio per Bruxelles in vista del Consiglio europeo. Ha però mandato un saluto al regista: “Conosco e stimo da tanti anni il lavoro di Andrea Segre, e voglio esprimere i miei complimenti a lui, al cast e a tutta la produzione per aver dedicato quest’opera a una figura straordinaria alla quale siamo molto legati”. Il film uscirà nelle sale italiane il 31 ottobre, distribuito da Lucky Red. 

Giovedi è stato presentato anche U.S. Palmese dei Manetti Bros., ovvero dei fratelli Marco e Antonio Manetti, talenti che da anni sfuggono a qualsiasi tentativo di categorizzazione. Il film, interpretato da Rocco Papaleo e Claudia Gerini, raccontano il sogno a occhi aperti di una squadra di dilettanti, l’Unione sportiva Palmese, negli anni del Napoli di Maradona. Tutta la popolazione della cittadina calabrese si impegna per ingaggiare un fuoriclasse da far giocare in squadra, fra sogni di gloria e di riscatto meridionale. 

This content was entirely crafted  by Human Nature THR-Roma