Oriana Fallaci in otto puntate

La miniserie Miss Fallaci racconta le prime sfide della giornalista italiana

Una serie dedicata a Oriana Fallaci la giornalista italiana. Quella che ha intervistato i potenti della terra e i divi di Hollywood, da Henry Kissinger a Orson Welles. Oriana Fallaci – comunque la si pensi sulle sue controverse prese di posizione politiche – è stata una donna non disposta a nascondersi dietro giri di parole. La sua prosa diretta e fiammeggiante, è stata originale, inusuale.  

Miss Fallaci, miniserie in otto puntate prodotta da Minerva Pictures e Paramount Television con Red Strings, racconta i prmi anni della vicenda giornalistica della Fallaci, quelli dal 1955 al 1959. Presentata alla Festa del cinema di Roma, approderà sugli schermi di Raiuno nel 2025. Diretta da Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella, vede Miriam Leone (Diabolik, I leoni di Sicilia) nel ruolo della giornalista, sigaretta sempre fra le dita, Olivetti Lettera 22 sempre vicina. 

L’attrice italiana Miriam Leone arriva per la proiezione del film ‘Miss Fallaci’ alla 19a edizione annuale della Festa Internazionale del Cinema di Roma a Roma, Italia, 21 ottobre 2024. La Festa del Cinema di Roma si svolge dal 16 al 27 ottobre 2024. Foto @ANSA/ETTORE FERRARI

Miriam Leone aveva già interpretato Oriana Fallaci nel cortometraggio A Cup of Coffee With Marilyn diretto da Alessandra Gonnella, coregista della serie, premiato col Corto d’argento come miglior cortometraggio del 2019. E nel corto c’è proprio la ricerca spasmodica di un incontro con Marilyn, il punto di partenza della serie Miss Fallaci. 

“Tutto è nato da quel corto”, dice il produttore della serie, Gianluca Curti di Minerva Pictures. “Dopo averlo visto abbiamo avuto la sensazione che fosse necessario scrivere una serie su una delle più grandi giornaliste del Novecento. Poi l’impresa produttiva è stata molto complessa, una piccola grande Odissea. Sono felice che siamo arrivati a realizzarla, con una Miriam in stato di grazia, che sembrava trasfigurata in Oriana”. 

È una Fallaci che lotta per emergere, per farsi strada in un giornalismo ancora tutto al maschile, quello che la serie racconta. Una Fallaci che vediamo, nella prima puntata, tuffarsi a capofitto nella missione impossibile di intervistare Marilyn Monroe, armata solo di un biglietto aereo per gli Stati Uniti e di una confezione di camicie di sartoria, per entrare nelle grazie del regista Jean Negulesco, che con Marilyn aveva lavorato in Come sposare un milionario.

È quel “fallimento epico” che la stessa Fallaci racconta nel libro I sette peccati di Hollywood, da cui è tratta la sceneggiatura, che attinge anche a Penelope alla guerra, il terzo libro della giornalista. 

La storia della Fallaci, che emerge chiaramente nella serie, è la storia di una donna che sceglie di sottrarsi a un destino che pare scritto, quello di moglie e di madre, che sceglie di affrontare le sfide di un mestiere difficile, senza scoraggiarsi di fronte agli insuccessi. Non riuscirà a incontrare Marilyn Monroe, ma riuscirà incontrerà mezza Hollywood. E costruirà il proprio destino, a colpi di tasti battuti su quella macchina da scrivere. 

“Miss Fallaci mi ha rubato l’anima”, racconta in conferenza stampa Miriam Leone. “Era una femminista solitaria, un’eroina romantica. Per ritrovare il suo aspetto, da giovane, abbiamo fatto un lavoro quasi da archeologi, perché non ci sono video, ci sono solo un po’ di fotografie. Spero di aver riconsegnato al pubblico la sua freschezza, e magari di riuscire a ispirare nuove generazioni a realizzare i propri sogni. Ma nella serie parliamo anche di timori, ansie, paure: indaghiamo dolori privati molto forti, ingiustizie subite, conquiste realizzate”. 

Miriam Leone. Foto @Francesco Marino

Prosegue Miriam Leone: “La rabbia e l’orgoglio, ovvero la raccolta dei suoi scritti seguiti all’attentato delle Torri Gemelle del 2001, ha creato una sorta di ‘damnatio memoriae’ su una grande intellettuale del Novecento, che ha molto da dire anche oggi”. Infine, c’è il lato privato, intimo, che la serie esplora. “Nessuno si poteva aspettare che una persona così forte, così grintosa, questa tigre sempre contro qualcosa e qualcuno, fosse così fragile in amore. È un paradosso di molte grandi donne”. 

Accanto alla interpretazione di Miriam Leone, quelle di Maurizio Lastrico – il collega giornalista con cui inizia una relazione –, Francesca Agostini, Johannes Johannesson, Ken Duken, Rosanna Gentili, Giordano De Plano e Francesco Colella. Sullo sfondo, una Hollywood patinata e affascinante, in gran parte ricostruita in Italia, fra Cinecittà, Anzio, Milano e Firenze. Il ritmo della serie rimane sempre vivo, capace di catturare l’attenzione dello spettatore. I produttori non escludono altre stagioni della serie. 

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