“Kamala Harris sarebbe un eccellente presidente. Sono convinto che vincerà il voto popolare, che supererà il suo avversario di molti milioni di voti, proprio come Biden e Clinton prima di lei. Purtroppo però il nostro sistema, con il collegio elettorali, non privilegia il popolo, e può annullare i risultati della scelta popolare. Non so, quindi, se Kamala vincerà la presidenza, ma lo spero davvero”.
Così si è espresso venerdi a Roma Viggo Mortensen, regista e protagonista del film The Dead Don’t Hurt, presentato alla Festa del cinema di Roma, rispondendo a una domanda di The Hollywood Reporter Roma.
Sessantasei anni, protagonista di quattro film di David Cronenberg e del film premiato con l’Oscar Green Book, Viggo Mortensen ha ricevuto il Premio alla carriera del Roma film festival. E sabato sarà protagonista di una Masterclass.
Alla Roma Film Fest ha presentato, in anteprima italiana, The Dead Don’t Hurt, che uscirà nelle sale italiane il 24 ottobre. È un “western femminista” ambientato durante la Guerra di secessione americana, con un personaggio femminile forte, coraggioso, vulnerabile ma capace di tener testa alla prepotenza e alla violenza degli uomini. È la protagonista si chiama Vivienne, interpretata da una intensa Vicky Krieps, l’attrice lussemburghese già protagonista de Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson.
“Vivienne for president!”, scherza Mortensen. “Mi piacerebbe, un personaggio come Vivienne, presidente. Ma io col mio film volevo solo raccontare una storia. La storia di una donna che non spara col fucile e non si comporta come un uomo violento, che non è fisicamente forte come gli uomini, ma è psicologicamente altrettanto forte”.
Mortensen racconta la genesi del film. “Ho cominciato a scriverlo nel 2020, in pandemia, senza sapere ancora che sarebbe stato un western. Ero in Spagna, chiuso nel lockdown. Potevo uscire di casa solo perché avevo un cane. Quando non portavo fuori il cane, costretto in casa, scrivevo”.
“L’ispirazione per questa storia – prosegue Mortensen – è venuta quando mi sono imbattuto in uno dei libri che mia madre leggeva da piccola. Mia madre era una donna psicologicamente forte, coraggiosa, curiosa. Ho cominciato a immaginarla da giovane e ho ragionato su dove inserire il personaggio di una donna così indipendente e libera. Ho optato per il Diciannovesimo secolo, nella frontiera del West americano, perché era il posto dove avrebbe avuto più difficoltà. Così, ho capito che il film che volevo fare sarebbe stato un western”.
Siamo intorno al 1860: Vivienne è una donna fieramente indipendente, che vive una relazione con un immigrato danese, Olsen, interpretato da Viggo Mortensen. Si stabiliscono in Nevada, iniziano una vita insieme. Lo scoppio della Guerra di secessione li separa, quando Olsen decide di andare a combattere con i nordisti. Vivienne si trova ad affrontare le avances violente e non gradite di un uomo prepotente e aggressivo, interpretato da Solly McLeod. The Dead Don’t Hurt è il ritratto di una donna appassionata, decisa a mantenere la schiena dritta in un mondo impietoso, maschilista e violento.
This content was entirely crafted by Human Nature THR-Roma
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma