Da Burroughs a Guadagnino: La Trasformazione di ‘Queer’ da Pagina a Schermo

Dall'inchiostro alla pellicola: il regista Luca Guadagnino trae ispirazione dal controverso romanzo 'Queer' di William S. Burroughs per il suo ultimo film in concorso al Festival di Venezia.

“Queer” di William S. Burroughs è una delle opere più enigmatiche e significative nel canone della letteratura queer, che non solo rivela una storia intensa intrinseca, ma svela anche la complessa genesi del libro stesso. Scritto originariamente nel 1952 a Città del Messico—a seguito di un trasferimento dovuto a complicazioni giudiziarie in Texas—il romanzo riflette la turbolenza nella vita di Burroughs, un periodo segnato dall’uso di stupefacenti, quasi una costante per un autore della Beat Generation.

William Seward Burroughs. Foto @Friends of kerouac

Durante gli anni ’50, il contesto sociale per gli omosessuali era estremamente oppressivo. L’omosessualità era considerata una patologia psichiatrica e un crimine in molti stati degli USA. Le redazioni erano spesso raidate e le persone arrestate per il solo sospetto di omosessualità. In questo clima di paura e discriminazione, la letteratura che esplorava temi queer era spesso soggetta a censura o completamente ignorata, rendendo il manoscritto di “Queer” troppo provocatorio per essere pubblicato.

Queer” fu originariamente concepito come un’estensione di “Junky“, il primo romanzo di Burroughs, che era stato considerato troppo breve e di scarso interesse editoriale. Tuttavia, Burroughs perse interesse per “Queer” e non lo rivisitò neanche dopo che “Junky” fu pubblicato, preoccupato che il contenuto esplicitamente omosessuale potesse essere giudicato osceno negli Stati Uniti di quel periodo. Jack Kerouac, ammiratore dell’opera, riteneva che avrebbe suscitato l’interesse dei “critici letterari omosessuali della costa orientale“. Nonostante queste preoccupazioni, il manoscritto di “Queer” rimase non pubblicato fino al 1985, quando l’agente letterario di Burroughs, Andrew Wylie, riuscì a garantirgli un contratto editoriale vantaggioso con Viking, spingendo alla pubblicazione del testo che Burroughs non aveva letto per trent’anni a causa del trauma emotivo legato agli eventi descritti.

Gli anni ’80 videro un aumento della visibilità degli omosessuali, in parte grazie all’attivismo crescente contro l’epidemia di AIDS, che, pur essendo un periodo di grande sofferenza, stimolò una solidarietà e un’organizzazione senza precedenti nella comunità LGBT. Questa decade fu anche testimone del progresso verso il riconoscimento dei diritti omosessuali, con la lenta erosione di leggi discriminatorie e l’aumento della rappresentazione positiva nei media e nella cultura. In questo contesto rinnovato, “Queer” fu finalmente pubblicato, permettendo a Burroughs di esplorare apertamente la sua sessualità attraverso la letteratura.

William Seward Burroughs II nacque il 5 febbraio 1914 a St. Louis, Missouri, in una famiglia benestante. La sua gioventù fu segnata da una certa inquietudine e da un senso di alienazione che lo avrebbe accompagnato per gran parte della sua vita. Burroughs frequentò l’Harvard University, ma la sua vita cambiò drasticamente dopo aver incontrato figure chiave della Beat Generation come Jack Kerouac e Allen Ginsberg, che avrebbero avuto un ruolo fondamentale nel suo sviluppo letterario e personale.

La trama di “Queer” si concentra su William Lee, l’alter ego di Burroughs, e le sue avventure disperate e disilluse a Città del Messico negli anni ’40. Lee è un uomo che lotta con la propria dipendenza da droghe e con una profonda sensazione di alienazione dal mondo che lo circonda. Durante la sua permanenza in Messico, Lee incontra Eugene Allerton, un giovane americano enigmatico e distante. Il desiderio di Lee per Allerton diventa l’asse portante della narrazione, una relazione complicata che si muove tra l’attrazione, la manipolazione e l’ossessione.

Inizialmente, Allerton è riluttante e distaccato, ma Lee lo corteggia persistentemente, usando una miscela di persuasione e manipolazione. Lee invita Allerton a bere, a frequentare bar e altri luoghi di ritrovo omosessuali della città, tentando di costruire un rapporto che va oltre la semplice amicizia. La loro relazione è segnata da una dinamica di potere sbilanciata, dove Lee spesso si assume il ruolo dominante, mentre Allerton rimane un personaggio più passivo e misterioso.

Mentre Lee cerca di avvicinarsi emotivamente ad Allerton, la narrazione rivela anche il suo desiderio di fuggire da una realtà che trova opprimente e alienante. Il romanzo esplora temi di identità, desiderio, e la ricerca di connessione in un mondo che sembra ostile e indifferente. Attraverso la sua relazione con Allerton, Lee esprime la sua lotta interiore e la sua insoddisfazione nei confronti della vita che conduce.

L’ambientazione del romanzo in Città del Messico degli anni ’40 aggiunge un ulteriore strato di isolamento e straniamento, enfatizzando la marginalità sociale e culturale che Lee e Allerton vivono. Il contesto urbano, con i suoi bar e le sue strade ombrose, diventa un personaggio a sé stante, riflettendo la sordida bellezza e la decadente atmosfera che permea la storia.

Il film “Queer” di Luca Guadagnino, basato sul romanzo di William S. Burroughs e presentato al Festival di Venezia 2024, rappresenta una degli adattamenti cinematografici più diretti del lavoro di Burroughs.

Oltre a questo adattamento cinematografico, la vita e l’opera di Burroughs hanno ispirato diversi documentari significativi. “William S. Burroughs: A Man Within” del 2010 è un documentario indipendente che offre una visione approfondita della vita di Burroughs, esplorando il suo impatto sulla cultura beat e queer attraverso interviste con amici e colleghi .

Un altro documentario, “Burroughs: The Movie” del 1983, diretto da Howard Brookner, è stato uno dei primi a esplorare la vita e il lavoro di Burroughs, rilasciato con recensioni generalmente positive e noto per il suo approccio intimo e rivelatore.

“Queer” rimane un’opera fondamentale per comprendere non solo la vita e l’arte di Burroughs ma anche il più ampio movimento culturale della Beat Generation e le trasformazioni sociali che hanno influenzato la percezione e l’accettazione dell’omosessualità nel corso del tempo. Attraverso le sue ristampe e la continua esplorazione critica, il romanzo continua a influenzare e ispirare dialoghi sulla identità, la marginalità e il desiderio, offrendo una voce a esperienze spesso marginalizzate e catturando l’essenza di un’epoca in continua evoluzione.

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