“Deadpool & Wolverine” può essere la soluzione ai problemi Marvel

Dopo anni di attese, speculazioni e continui rumors, il 24 luglio uscirà nelle sale italiane Deadpool & Wolverine. Il film riunisce due delle figure più amate dell'intero universo Marvel. Da un lato l’irriverente mercenario con l’attitudine a infrangere la quarta parete e dall’altro il tormentato X-Men dagli artigli d’adamantio.

Di THR ROMA

Non è certo la prima volta che i due antieroi s’incontrano. Nel 1994 il loro primo scontro ufficiale sulle pagine di Wolverine 88. Da allora numerose battaglie e improbabili team-up hanno sconvolto la vita fumettistica di questi personaggi. I fan ricorderanno la loro prima apparizione insieme sul grande schermo nel flop X-Men Origins: Wolverine, pellicola del 2009 fortemente criticata per aver snaturato Deadpool, allontanandosi troppo dalla sua controparte cartacea.

Se tra una settimana potremo però tornare a vederli combattere al cinema, il merito va proprio a quel film e in particolare alla star Ryan Reynolds (interprete di Deadpool sin dal 2009), che da quella prima sfortunata apparizione cinematografica ha sempre cercato di rendere giustizia a quel personaggio a lui caro. Nonostante il successo di Deadpool (2016) e del seguito Deadpool 2 (2018), in molti temevano che l’acquisizione di 20th Century Fox da parte di Disney potesse decretare la fine del fortunato franchise. La natura iperviolenta, scorretta e super sboccata del personaggio non sembrava infatti allinearsi alle politiche di casa Disney, eppure con grande sorpresa dello stesso Reynolds eccoci nuovamente al cinema per il terzo capitolo di Deadpool.

Sarebbe lecito domandarsi il perché dell’uscita di Deadpool & Wolverine, un film R-rated (in America sconsigliato ai minori di 17 anni) venduto però come Blockbuster estivo.

Le risposte sono probabilmente da ricercarsi nelle condizione in cui versa il Marvel Cinematic Universe (MCU) e nelle ultime difficoltà affrontate al box office da Disney: il miliardo di dollari incassato da Inside Out 2 ha aiutato, ma le vendite dei biglietti sono diminuite del 17% rispetto allo scorso anno e i ricavi sono del 36% rispetto ai livelli pre-pandemia.

È innegabile che dopo un decennio dominato da film Marvel, qualcosa si sia rotto. Forse il pubblico è stanco di supereroi, forse alla Disney pensavano che ogni personaggio toccato potesse ripetere il successo di Iron Man, Capitan America e compagnia varia, fatto sta che da Avengers: Endgame (2019), l’MCU ha iniziato a zoppicare.

Lo dimostrano i continui ritardi di pellicole come Blade, la cancellazione di film annunciati in precedenza (Eternals 2) e il continuo cambio di titolo per alcune serie tv (Agatha All Along). Un’incertezza figlia di risultati al di sotto di ogni aspettativa.

Ecco allora che Deadpool & Wolverine diventa l’asso nella manica per riportare equilibrio in casa Marvel. Deadpool è passato dall’essere un antieroe di nicchia a una star globale, mentre Wolverine è sempre stato il punto di forza dell’universo X-Men. Impossibile a tal proposito rinunciare a Hugh Jackman, che dopo 17 anni torna a vestire per l’amico Reynolds i panni del supereroe.

Per rendere possibile tutto questo, Disney è dovuta scendere a importanti compromessi, su tutti la tanto odiata etichetta R-rated. Come dichiarato in un’intervista per Deadline da Kevin Feige:

“Penso che la gente possa capire dal trailer e dal press tour che sì, è un film R-rated, sì ci sono parolacce e sangue, ma il film è incredibilmente emozionante. Continuo a definirlo il film R-rated più sano che chiunque possa vedere. È una celebrazione dell’amicizia e della famiglia”.

Diretto da Shawn Levy, già regista di successi come Una notte al museo, Real Steel (interpretato da Hugh Jackman) e Free Guy (interpretato da Ryan Reynolds), Deadpool & Wolverine non è una semplice scommessa, ma l’ultimo tentativo di riparare le sorti cinematografiche della Disney e ancor più dell’universo Marvel.

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