L’attesa si fa palpabile tra i canali di Venezia, dove il Lido si trasforma in un palcoscenico globale. Stasera, sotto le luci scintillanti e gli sguardi del mondo intero, il Festival del Cinema svelerà i suoi trionfatori, culminando in una serata di celebrazioni, riconoscimenti e rivelazioni cinematografiche.
Sotto il sole radioso che illumina la Laguna di Venezia, le acque brillano riflettendo le storiche facciate e i dettagli architettonici di una città sospesa tra arte e acqua. Il Lido si anima in un turbine di attività frenetiche. In questo scenario, le maestranze lavorano senza sosta; i loro suoni di fondo si fondono in una melodia quasi musicale, miscelati con il battito ritmico delle onde e il chiacchiericcio eccitato dei passanti.
Durante il Festival di Venezia, sembra che il mondo esterno svanisca, lasciandoci in una bolla di irrealtà. Gli echi di guerre, scandali nazionali e tragedie rimangono in ombra, oscurati dal clamore di ciò che accade sul Lido. La città si trasforma in un palcoscenico vivente; ogni angolo e vicolo diventa il set di un film in attesa di essere scoperto, isolato dal trambusto quotidiano.
Intorno al Palazzo del Cinema, si radunano non solo cinefili, ma anche un vivace assortimento di turisti e fan in cerca di un selfie con le stelle. Questi visitatori, armati di smartphone e fotocamere, si mescolano con gli appassionati di cinema, infondendo ancora più energia e aspettativa nell’aria. Molti di loro non sono guidati tanto dalla passione per il cinema quanto dal desiderio di rubare un momento di vicinanza con celebrità di fama mondiale.
In attesa dei premi ufficiali della 81ª Mostra Internazionale di Cinema di Venezia e di conoscere il titolo vincitore del Leone d’Oro 2024, iniziano a essere annunciati i cosiddetti Premi Collaterali di questa edizione.
Dopo la consegna dei Ciak d’Oro ospitata dalla splendida location dell’Hotel Gritti e del Premio Francesco Pasinetti, va a “Jouer avec le feu” di Delphine e Muriel Coulin il Leoncino d’Oro. Il Leoncino d’Oro, non confondetelo con il suo fratello maggiore, il Leone! Questo premio speciale è istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano. È un riconoscimento che mira a premiare i film che toccano temi significativi per il pubblico giovane, facendo leva sulla loro sensibilità e consapevolezza sociale, una specie di pat on the back dalla nuova generazione di cinefili!
La giuria ha assegnato inoltre la Segnalazione Cinema For UNICEF al film “Familia” di Francesco Costabile, mentre i giurati del Network Europa Cinemas hanno scelto “Alpha.” di Jan-Willem van Ewijk come miglior film europeo nella sezione Giornate degli Autori, quindi come vincitore dell’Europa Cinemas Label. Il FRED AWARD è andato a Luca Marinelli per la sua interpretazione in “M – Il figlio del secolo“, la serie diretta da Joe Wright tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, presentata Fuori Concorso.
Stasera, il Festival di Venezia 2024 culmina con una cerimonia di chiusura che promette scintille di eleganza e un’eco culturale profonda. L’atmosfera sull’isola è carica di elettricità, spinta dall’emozione e dall’attesa degli ultimi grandi momenti di un festival che ha affascinato e ispirato. Al centro di questo gran finale c’è Isabelle Huppert, la carismatica presidente della giuria, la cui presenza ha già arricchito l’evento, portando un tocco di classe e un’influenza artistica senza pari.
La scelta di Isabelle Huppert come presidente della giuria non è casuale ma testimonia una volontà di collegare l’arte cinematografica ad un livello di introspezione e complessità che pochi artisti possono eguagliare. Attrice di fama mondiale, Huppert è celebre per le sue interpretazioni sfumate e intensamente emotive, caratteristiche che si riflettono nella sua visione critica come presidente. La sua carriera, costellata da ruoli in film che hanno sfidato e spostato i confini del racconto visivo, la rende particolarmente adatta a guidare una giuria in un festival noto per la sua celebrazione dell’innovazione e del coraggio creativo.
L’evento di stasera, che si svolgerà nell’elegante Palazzo del Cinema, vedrà la partecipazione di star internazionali, cineasti, critici e appassionati di cinema da tutto il mondo. La cerimonia di premiazione non è solo un momento per onorare i vincitori ma anche un’occasione per riflettere sullo stato dell’arte cinematografica globale. Il festival ha sempre avuto un ruolo pivotale nel segnalare le tendenze emergenti e le nuove voci del cinema, e la serata di oggi continuerà questa tradizione.
Durante la settimana, Venezia è stata testimone di anteprime mondiali e di dibattiti vivaci. Film come “The Room Next Door” di Pedro Almodóvar e “The Brutalist” di Brady Corbet hanno suscitato ammirazione e discussione, evidenziando la capacità del festival di fungere da catalizzatore per il dialogo culturale. Il discorso del Lido è saturato di speculazioni e attese: «The Room Next Door di Pedro Almodóvar, The Brutalist di Brady Corbet, I’m Still Here di Walter Salles, Queer di Luca Guadagnino, oppure Maria di Pablo Larraín?». Questi nomi echeggiano tra i vicoli e le sale, mentre critici, esperti e cinefili partecipano al rituale annuale del toto-Leone, scommettendo sui possibili vincitori.
Nonostante Joker Folie à Deux di Todd Phillips abbia lasciato alcuni spettatori delusi, rimane nella lista dei contendenti per riconoscimenti alternativi, avendo già lasciato un segno indelebile con il suo predecessore nel 2019.
Secondo le anticipazioni dei giornalisti e le nostre prime impressioni, i possibili vincitori del Festival di Venezia sono pronti a essere smentiti da eventuali colpi di scena, mantenendo alta l’attesa per la cerimonia di premiazione. Tra i candidati al Leone d’Oro spiccano “Ainda estou aqui – I’m Still Here” di Walter Salles, seguito da “The Room Next Door” di Pedro Almodóvar e “The Brutalist” di Brady Corbet, ognuno con le proprie peculiarità narrative e stilistiche che hanno acceso dibattiti tra gli esperti. Nella categoria Migliore Regia emergono nomi illustri quali Brady Corbet per “The Brutalist”, Luca Guadagnino per “Queer” e Pedro Almodóvar per “The Room Next Door”, ciascuno con un’impronta regista distinta e innovativa.
Per quanto riguarda la Coppa Volpi per il Miglior Attore, la competizione vede Daniel Craig in “Queer” e Adrien Brody in “The Brutalist” come principali contendenti, mentre la Coppa Volpi per la Miglior Attrice si annuncia altrettanto combattuta tra Julianne Moore e Tilda Swinton in “The Room Next Door“, Fernanda Torres in “Ainda estou aqui – I’m Still Here” e Angelina Jolie in “Maria“. Il Premio Speciale della Giuria potrebbe andare a opere come “Vermiglio” di Maura Delpero, “The Brutalist” o “Queer“, tutti film che hanno saputo distinguersi per originalità e impatto emotivo.
La lotta per la Migliore Sceneggiatura promette scintille, con “The Room Next Door“, “Queer” e “Joker Folie à Deux” in una sfida serrata che mette in luce la maestria narrativa dei loro sceneggiatori. Infine, il Premio Marcello Mastroianni per il Giovane Emergente si concentra sui giovani talenti di “Ainda estou aqui – I’m Still Here”, riconoscendo le nuove voci emergenti nel panorama cinematografico internazionale
Con la chiusura di questa edizione, il Festival di Venezia si proietterà verso il futuro, lasciando un’eredità di dialoghi significativi e di cinema di qualità che influenzerà senza dubbio l’industria per l’anno a venire. Gli organizzatori si aspettano che il festival del 2025 continui a esplorare nuove frontiere artistiche e a promuovere un cinema che non solo intrattiene ma anche provoca e ispira. Mentre si alzano i riflettori su Venezia, gli occhi del mondo restano puntati su questo palcoscenico globale, anticipando già le sorprese e le innovazioni che il prossimo anno porterà.
Abbiamo ancora poche ore per godere di tanta bellezza, perché da domani verremo catapultati nella realtà e dovremo affrontare tutte quelle cose che il festival, con la sua bellezza, ci aveva aiutato a non vedere. Che la magia inizi!
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