
Dai film e gli attori “snobbati” alla conversazione sempre più rozza e imbarazzante su Barry Keoghan e il suo nudo in Saltburn, fino all’acqua della vasca di Jacob Elordi che diventa profumo per la casa. The Hollywood Reporter ha ripercorso le narrazioni degli annunci For Your Consideration (FYC) 2024. FYC è il nome con cui ci si riferisce alle campagne pubblicitarie organizzate dalle compagnie cinematografiche per promuovere un loro prodotto esaltandone le qualità, specie film in uscita o, appunto, titoli o attori in concorrenza ai premi Oscar.
Maggior capitale sociale perso in 10 minuti: Jo Koy
Con la proverbiale pistola puntata alla tempia, pochi aficionados delle premiazioni potrebbero citare un monologo più imbarazzante di quello di Jo Koy ai Golden Globes del 2024: un incidente al rallentatore che vivrà nell’infamia per i fischi e le smorfie dal suo pubblico. I colleghi comici hanno sottolineato l’assenza di un rapporto consolidato con il pubblico come motivo della sua sconfitta, ma resta il fatto che il suo grande momento di gloria è stato così brutto da infrangere persino la cortina di ferro della compostezza di Taylor Swift.

Jo Koy ai Golden Globes
Categorie più confuse: sceneggiatura originale e non
La Film Academy ha lasciato molti a bocca aperta quando Barbie, una sceneggiatura basata su una bambola senza storia, è stata considerata un adattamento nella corsa agli Oscar, mentre Maestro, un biopic basato sulla vita ben documentata di Leonard Bernstein, ha potuto concorrere come opera originale. Judd Apatow ha definito la decisione su Barbie “offensiva”. Ancora peggio, è incoerente.

Una scena di Barbie di Greta Gerwig
Miglior scusa per attenersi al copione: le carte di Da’Vine Joy Randolph
Memorizzare un discorso preparato? Un po’ presuntuoso. Consultare l’app Notes in diretta TV? Molto gauche. Leggere da diversi fogli di carta, ognuno con un discorso divertente, toccante e sincero, durante il percorso verso la presunta vittoria dell’Oscar? Uno dei temi più affascinanti emersi quest’anno.

Da’Vine Joy Randolph (al centro) in una scena di The Holdovers – Lezioni di vita
Conversazione più insopportabile: “gli snobbati”
Certo, sarebbe stato bello vedere qualche Greta in più tra gli Oscar – Gerwig per la regia di Barbie o Lee per la sua interpretazione in Past Lives – ma il dibattito sugli snobbati è sfuggito di mano. Non tutti i grandi lavori ottengono una nomination perché i riconoscimenti cinematografici, come tutti i premi, sopravvivono in base alla loro scarsità. Quindi, se preferite una gara in cui ci sono anche i trofei di partecipazione, potete seguire i campionati di calcio delle scuole elementari del Westside.

Greta Gerwig
Maggior clamore finito nel tubo di scarico: il dibattito su Saltburn
Il discorso troppo sessualizzato intorno a Saltburn è passato in poco tempo da divertente a pacchiano a triste, con le scene più scioccanti del film di Emerald Fennell (I sorsi d’acqua dalla vasca da bagno! La nuda danza della vittoria! Quella cosa troppo oscena per poterla citare qui!) che si sono trasformate in interminabili conversazioni imbarazzanti sui red carpet e durante panel e incontri. Niente è stato così irritante come il momento in cui il giornalista della BBC ha chiesto ad Andrew Scott, che non faceva parte del film, di speculare sulla possibilità che Barry Keoghan avesse indossato una protesi. Alla fine, tutto inutile. Saltburn ha concluso il ciclo di premi 2024 con una sola vittoria degna di nota, paradossalmente quella della Costume Designers Guild.

Un frame dalla scena finale di Saltburn
Il meno atteso colpo di stato in streaming: Peacock
Amazon, Apple e Netflix sono ancora impegnate in una battaglia selvaggiamente costosa per sovvertire gli studios e i distributori tradizionali nella ricerca degli Oscar, eppure l’unica piattaforma a mandare in onda due film nominati durante la finestra di voto è stata… Peacock. Questa piattaforma non ha appoggiato nessuno dei due film, ma ha ottenuto dagli studios consociati la messa in onda di The Holdovers e Oppenheimer, quest’ultimo con record di ascolti in casa per una piattaforma dal portafoglio ridotto che tecnicamente non ha alcun diritto di partecipare a questa corsa.
Miglior ragazzo: il cane Messi
Il border collie di Anatomia di una caduta ha preso un volo di 12 ore per Los Angeles (presumibilmente senza medicine) solo per sopportare una maratona per promuovere le nomination degli altri? Messi merita un premio tutto suo. E l’incontro con Ryan Gosling al pranzo dei candidati non conta.
Premio Bradley Cooper per l’impegno: Bradley Cooper
Cooper ha ricevuto nove nomination agli Oscar, prima di questa terna per il suo Maestro. La mancanza di vittorie potrebbe iniziare a pesargli. L’uomo ha letteralmente passato sei anni a imparare a dirigere un’orchestra per sei minuti di schermo. Nemmeno Daniel Day-Lewis si è mai scomodato tanto.
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