Carlo Verdone, Lino Banfi, l’omaggio a Proietti e il premio Villaggio: tutte le emozioni di Comicittà

Parata di stelle per la kermesse che celebra il cinema comico: tra gli ospiti anche Edwige Fenech e la nipote del “Principe” Totò

“Celebrare la comicità e la leggerezza è importante, perché oggi tutti quanti viviamo in maniera un po’ triste. La comicità è un antidepressivo senza effetti collaterali. Nel mondo come nelle nostre famiglie, i rapporti sono diventati complicati. Il momento storico in cui viviamo non è allegro: trovare un film o uno sketch che sia divertente ma che faccia anche riflettere – come è stato Viaggi di nozze trent’anni fa – può aiutare a trovare le chiavi di lettura giuste”. È un fiume in piena Carlo Verdone, ospite della rassegna Comicittà al Palazzo dei Congressi di Roma. A margine del talk che celebra lo storico film Viaggi di nozze – moderato da Ezio Greggio e Mario Sesti – Verdone ha voluto sottolineare “la lungimiranza” di quella pellicola, che “introdusse temi e riflessioni ancora attuali”, nonostante “le persone e le coppie siano cambiate molto rispetto ad allora”. Oggi il compito più importante di chi fa cinema è quello di “osservare e comprendere le nuove fragilità, le mitomanie, che sono diverse da quelle del 1995, ma con una base di disagio comune”.

Nel salone dell’Eur che ha accolto Comicittà è stata esposta la BMW M3 Cabrio, guidata proprio da Verdone nel film, con Claudia Gerini al proprio fianco. Una vettura “di cui conosco ogni dettaglio” ha scherzato l’attore romano, facendo riferimento alle tante avventure e disavventure vissute a bordo: “Con Claudia ci siamo divertiti tantissimo a girare Viaggi di nozze e questa macchina ha avuto un ruolo molto importante, sia ai fini della trama, sia durante le riprese. Voglio ringraziare il legittimo proprietario, venuto a Roma addirittura da Como, per averla conservata così bene nel corso degli anni”. Verdone ha chiuso il proprio evento incoraggiando le giovani promesse che oggi vogliono lavorare facendo comicità: “La gente non vuole ridere e basta. Oltre alla risata, il pubblico si aspetta di ricevere un messaggio, vuole riflettere. La comicità deve diventare poesia, altrimenti rimane solo un ammasso di battute fini a sè stesse. Mi sembra che i giovani lo abbiano capito e questo mi rincuora molto”.

La giornata di Comicittà si era aperta poche ore prima con un altro ospite d’onore, Lino Banfi, che ha commentato le scene più belle della sua strepitosa carriera cinematografica, intervallando riflessioni, ricordi e aneddoti: “Non potevo perdermi questa giornata dedicata alla comicità, che io reputo una missione, un’alchimia, ma anche un grande impegno. Non è facile fare il comico di professione: anche nelle giornate in cui sei incazzeto (pronunciato con il suo inconfondibile accento pugliese), devi ricordarti che le persone ti guardano per ridere. Tutti noi abbiamo diritto a ridere e divertirci, non dimentichiamolo mai”. Nel panel che lo ha visto protagonista è salita sul palco anche Elena De Curtis, la nipote del grande Totò, da tutti definito il “Principe” della comicità. “Sapeva suscitare ilarità in modo naturale – ha ricordato Banfi – infondendo nelle persone un senso di benessere. Per me è sempre stato un punto di riferimento, un esempio”.

Altro momento di grande emotività si è avuto durante l’omaggio a Gigi Proietti, in cui Greggio e Sesti hanno dialogato con la figlia Carlotta Proietti, attrice e cantautrice, ricordando il contributo straordinario di suo padre nel formare intere generazioni di comici e artisti. In tanti hanno voluto essere presenti in questa giornata dedicata al cinema e alle risate: da Enrico Beruschi ad Edwige Fenech, da Milena Vukotic a Elena Tricoli, passando per Andrea Roncato, Paola Minaccioni e Francesca Reggiani, oltre a Elisabetta e Pierfrancesco Villaggio, che hanno premiato l’attrice comica Laura Formenti con il riconoscimento intitolato a loro padre, l’indimenticato Paolo Villaggio.

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