Scena 42 A, esterno piazza periferia, tramonto. Nella sceneggiatura de Il sol dell’avvenire sono appena tre righe: “Fine giornata. La troupe sta andando via dal set. Sulla piazza davanti al circo c’è Giovanni con un pallone. Sta palleggiando da solo”.
Sul set, però, la suggestione della sceneggiatura – scritta con Valia Santella, Federica Pontremoli e Francesca Marciano – si è trasformata in qualcos’altro: uno dei momenti più intimi del film, una sequenza che il regista ha immaginato “fuori” dalla pagina scritta.
Come racconta a The Hollywood Reporter Roma nella clip sulla sceneggiatura, Nanni Moretti ha lavorato sul suo nuovo film integrando nel copione – rispettato minuziosamente, come è possibile verificare dalla prima delle due scene pubblicate in esclusiva – anche intuizioni arrivate lungo il percorso.
Il sol dell’avvenire, scena 42
Il sol dell’avvenire, scena 42 A
Alcune delle modifiche subite dalla sceneggiatura durante la lavorazione del film sono arrivate in fase di casting: Moretti aveva immaginato il giovane regista del film d’azione prodotto dai coreani, interpretato da Giuseppe Scoditti, con un carattere diverso, più introverso. Il personaggio è stato riscritto completamente dopo l’incontro con l’attore (“Una forza della natura”, lo descrive il regista).
Dalla sceneggiatura al set e ritorno
Anche il monologo di Moretti su Breve film sull’uccidere – nel quale Giovanni si scaglia contro la rappresentazione gratuita della violenza al cinema, bloccando per una notte il set – non era in sceneggiatura, ma è stato girato dopo che il regista, suggestionato dalla visione del film di Krzysztof Kieslowski la sera precedente alle riprese, ha deciso di integrare le sue riflessioni nella scena.
Nella clip di The Hollywood Reporter Roma Nanni Moretti racconta la genesi della scena in cui l’attrice Blu Yoshimi – la protagonista del film nel film immaginario – lascia il fidanzato, ripetendo le battute suggerite dallo stesso Giovanni. Anche quella un’intuizione del regista, diventata una delle scene cult de Il sol dell’avvenire.
