Colman Domingo usa le arti performative per entrare in contatto con i compagni di detenzione nel primo trailer di Sing Sing, il film drammatico targato A24.
Il film del regista Greg Kwedar arriverà nelle sale statunitensi a luglio, dopo essere stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival dello scorso anno. Sing Sing è incentrato sul programma Rehabilitation Through the Arts (RTA), un’iniziativa realmente esistente che permette ai detenuti del Sing Sing Correctional Facility di New York di produrre e recitare nei propri progetti teatrali. Il film è interpretato da Domingo e Paul Raci, insieme a un cast composto per lo più da attori ex-detenuti, molti dei quali hanno già partecipato al programma RTA.
Sing Sing parla dell’amicizia reale tra i detenuti John “Divine G” Whitfield (Domingo) e Clarence “Divine Eye” Maclin, che interpreta sé stesso, mentre il gruppo lavora per mettere insieme una produzione originale intitolata Breakin’ the Mummy’s Code. Il film è basato sull’articolo del 2005 di John H. Richardson su Esquire, The Sing Sing Follies, e sulla produzione teatrale di Breakin’ the Mummy’s Code, scritta dal direttore del programma teatrale Brent Buell e rappresentata a Sing Sing nel 2005.
“È un programma nato per aiutare le persone a entrare in contatto con i propri sentimenti e a riabilitarsi davvero”, afferma Colman Domingo a proposito del programma RTA nel trailer. “E si è trasformato in qualcosa di meraviglioso”.
Kwedar ha diretto il film basandosi su una sceneggiatura che ha scritto insieme a Clint Bentley, e anche Whitfield e Maclin sono stati accreditati per il loro lavoro sulla storia. Kwedar, Bentley e Monique Walton sono i produttori.
Nella sua recensione per The Hollywood Reporter, la critica Lovia Gyarkye aveva scritto che “l’approccio sensibile del film nel ritrarre le vite dei suoi personaggi lo rende una testimonianza urgente del nostro tempo”.
In un’intervista rilasciata a THR prima del TIFF, Domingo – attualmente candidato all’Oscar per Rustin di Netflix e già scritturato per interpretare il patriarca Joe Jackson nel film biografico su Michael Jackson della Lionsgate del 2025 – ha riconosciuto ai suoi co-protagonisti di Sing Sing di aver contribuito a rendere la sua performance “la più aperta e cruda che abbia mai fatto. Non si può mentire. Non si può mentire con questi ragazzi”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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