Signs of Love, Hopper Jack Penn e Zoë Bleu: “ Il nostro racconto di speranza nell’America delle dipendenze”

I due attori raccontano il debutto al lungometraggio di Clarence Fuller. Una storia di amore e sacrificio ambientata in un difficile quartiere di Philadelphia

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Hopper Jack Penn e Zoë Bleu – rispettivamente figli di Sean Penn e Robin Wright e Rosanna Arquette – sono i protagonisti di Signs of Love, esordio al lungometraggio di Clarence Fuller, vincitore della prima edizione del Premio Corbucci assegnato ad Alice della città 2022. Una storia ambientata a Port Richmond, Philadelphia, un sobborgo difficile dove le culture si mescolano e a regnare è la legge della strada.

Penn interpreta Frankie, un ragazzo che sogna una vita migliore mentre cerca di prendersi cura del nipote adolescente in un quartiere – realmente – assediato dalla microcriminalità. “Ci sono spacciatori e membri di gang”, ci racconta l’attore, “È uno stile di vita intenso ma sono stati anche molto d’aiuto durante le riprese”.

Quando incontra Jane (Zoë Bleu), una ragazza sorda di una famiglia benestante, sente improvvisamente di poter credere nell’amore e sperare in una vita migliore, ma solo a patto di riuscire a sfuggire alla difficile situazione sociale e familiare in cui si trova.

“La gente in America è vittima delle dipendenze, dell’alcolismo e degli stupefacenti”, racconta Zoë Bleu a The Hollywood Reporter, “La maggior parte delle persone sanno cosa vuol dire vedere un proprio caro lottare contro la dipendenza. Il personaggio di Frankie ha visto suo padre e la sorella lottarci. Io lo vedo nella mia vita e in quasi tutte quelle di chi conosco che sono dipendenti da qualcosa o lo è un loro caro. Ma penso anche che il film promuova un senso di speranza”.

Signs of Love, inoltre, mette anche al centro la prova attoriale di Zoë Bleu alle prese con l’interpretazione di un personaggio sordo. Una sfida complessa – l’attrice si è preparata con un coach su zoom durante il lockdown – quanto riuscita. “Amo aver avuto quest’opportunità di coreografare mani, viso e linguaggio del corpo per esprimere come Jane si sente e come anche io mi sento in quel momento”.