Tim Burton Con “Beetlejuice Beetlejuice” Si É Semplicemente Divertito

Il leggendario regista di culto era di buon umore all'81ª Mostra del Cinema di Venezia per l'anteprima mondiale di Beetlejuice Beetlejuice. L'attesissimo sequel della commedia fantasy-horror di Burton del 1988 aprirà mercoledì sera la Mostra del Cinema di Venezia del 2024. Secondo Burton si tratta di un ritorno alle origini, al caos improvvisato e allo spirito libero dell'originale.

Negli ultimi anni sono stato un po’ disilluso dall’industria cinematografica, mi sono un po’ perso”, ha detto Burton, ”Ho capito che l’unico modo per avere successo è amare il proprio lavoro. Per questo film, mi sono semplicemente divertito e ho amato realizzarlo”. Burton ha confessato di aver impiegato così tanto tempo per ripensare Beetlejuice, nonostante la costante richiesta di un sequel da parte dei fan, perché “non ha mai capito bene perché fosse stato un successo”. Per Beetlejuice Beetlejuice ha deciso di tornare allo “spirito del film originale” abbandonando il tipico lungo processo di produzione e di ripresa dei suoi film più recenti a favore di un approccio veloce e improvvisato.

Abbiamo fatto tutto velocemente. Le cose che di solito richiedono mesi le abbiamo fatte in pochi giorni”, ha affermato Burton, “Andavamo a comprare una bambola di Toy Story, la facevamo a pezzi e ci mettevamo delle bacchette sopra. Questo era lo spirito, una cosa che non sempre accade nei film. Questo film gode di un’energia e di una personalità a cui tutti hanno contribuito”.

Burton ha inoltre incoraggiato l’improvvisazione durante le riprese “Abbiamo giocato con tutto, incluso il finale che non era neanche scritto”. Riguardo gli effetti speciale Burton ha detto “Sono stati realizzati in fretta, non vinceremo nessun Oscar per gli effetti speciali, ma non importa”. Parlando di numeri, secondo fonti che hanno accesso ai dati della società di ricerca NRG, il titolo della Warner Bros. dovrebbe raggiungere gli 80 milioni di dollari al botteghino nordamericano appena uscirà nelle sale il 6 settembre. 

La Warner Bros, al contrario, è stata più prudente nelle stime, suggerendo un’apertura settimanale tra i 65 e i 75 milioni di dollari. In ogni caso, il film dovrebbe rappresentare un buon ritorno per lo studio e per Burton, che non esce con un film da Dumbo del 2019. Burton ha partecipato alla conferenza stampa di Venezia con quasi tutto il cast di Beetlejuice Beetlejuice, tra cui Winona Ryder, Michael Keaton e Catherine O’Hara, che hanno ripreso i loro ruoli dal primo capitolo. Erano poi ovviamente presenti anche le new entry del franchise,  Jenna Ortega, Justin Theroux, Willem Dafoe e la compagna Monica Bellucci.

Beetlejuice Beetlejuice è incentrato sul personaggio interpretato dalla Ryder, Lydia Deetz, ora sensitiva televisiva, che torna con la famiglia nella casa del primo capitolo, dopo la morte del padre. La Ortega, ormai stranota per il ruolo di Mercoledì e nuovo feticcio di Burton, interpreta la figlia di Lydia, Astrid, che non crede nei fantasmi e nell’aldilà.  A proposito della Ortega, sebbene abbia dichiarato di aver pensato al sequel di Beetlejuice già anni fa, Burton ha detto che è stata proprio la realizzazione di Wednesday che lo ha “ri-energizzato” per tornare alla regia.

“L’incontro con Jenna Ortega è stato molto importante per me”, ha dichiarato Burton, “Lavorare con lei e pensare al personaggio di Lydia e a ciò che le è successo 35 anni dopo, pensare alla mia vita, a ciò che è successo ai miei figli o alle mie relazioni. È diventato un film molto semplice ed emozionante. Lo vedo come uno strano film di famiglia, sapete? Non si è mai trattato di fare un grande sequel per soldi o cose del genere. Volevo realizzarlo per motivi molto personali”. Qualunque sarà l’accoglienza di Beetlejuice Beetlejuice a Venezia e al botteghino, Burton ha anticipato che sarà difficile vedere un Beetlejuice 3. 

Faremo i conti”, ha detto, notando che ci sono voluti 35 anni tra il primo e il secondo film, “Di questo passo, potrei pensare al terzo capitolo dopo avere superato i 100 anni. Credo che sia possibile, considerando i progressi della scienza, ma non ci scommetterei troppo”.

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