Vent’anni di Giornate degli Autori: trionfo del cinema indipendente e paradiso dei cinefili

L’evento ha lanciato registi come Denis Villeneuve, Jean-Marc Vallée e Ava DuVernay.

Le Giornate degli Autori – che quest’anno avranno luogo dal 28 agosto all’8 settembre – compiono vent’anni.  Sezione indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 2004 sono la fucina del cinema di qualità, attente all’innovazione, orientate alla ricerca, propense all’originalità espressiva. Tutte aspirazioni che si esprimono oltre che nella selezione dei 10 film che ogni anno compongono il concorso, con gli eventi speciali (5 titoli fuori concorso e 9 film italiani nello spazio off delle Notti Veneziane)  nonché con gli incontri che si tengono durante gli undici giorni della kermesse.

La Casa degli Autori, una villa in riva al mare a pochi metri dal Palazzo del Cinema e dall’Excelsior, si distingue dal resto del Festival per l’accoglienza, il calore e la convivialità con cui riceve artisti, giornalisti, appassionati, pubblico e studenti. Uno spazio aperto al confronto e alle idee divergenti, dove confluiscono, si scontrano ed emergono nuove ipotesi per la diffusione e la resistenza dell’intrattenimento cinematografico di fronte a sfide che di anno in anno diventano più complesse, soprattutto per il cinema indipendente.

Fondate dai registi italiani Emidio Greco e Francesco Maselli, ispirandosi alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, le Giornate sono promosse dalle principali associazioni italiane di registi e autori cinematografici, ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici e 100autori. Con il sostegno di Roberto Barzanti, ex presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, e sotto la guida di Giorgio Gosetti come Delegato Generale, le Giornate hanno costruito una storia di successi, sia in termini di numeri che di impatto sul comparto industriale.

Giorgio Gosetti. Foto @Giornate degli Autori 2023.

In vent’anni di attività, grazie all’accordo ufficiale con la Fondazione La Biennale di Venezia, le Giornate degli Autori hanno presentato al pubblico 264 titoli nella selezione ufficiale, e circa 40 film nell’ambito delle “Notti Veneziane”, una sezione che arricchisce ulteriormente il programma della rassegna. I film selezionati, proiettati inizialmente nella Sala Darsena (1500 posti) e ora nella Sala Perla (560 posti), entrambe al Lido di Venezia, hanno registrato una media di occupazione del 75%, dato che certifica l’interesse e la partecipazione del pubblico e degli addetti ai lavori. Oggi le Giornate degli Autori sono presiedute da un regista, Francesco Ranieri Martinotti, da un vicepresidente, Giacomo Durzi, cui si affianca il consiglio direttivo di sette autori. Il delegato generale e managing director è Giorgio Gosetti, giornalista, saggista e direttore di numerosi festival. Gosetti è stato vice-direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Direttore di Italia Cinema per la promozione del cinema italiano all’estero, ha fondato la Festa del Cinema di Roma, diretto la Casa del Cinema a Roma e insegna “Organizzazione di eventi cinematografici e audiovisivi” all’università IULM – Milano, oltre ad essere membro fondatore dell’Afic (associazione italiana dei festival di cinema) e socio EFA.

Gaia Furrer. Foto @Giornate degli Autori 2023.

La direttrice artistica è Gaia Furrer con cui collabora il Comitato di Selezione (i programmers Cedric Succivalli, Mazzino Montinari, Renata Santoro e Andei Tănăsescu), l’ufficio cinema (tre professioniste di valore internazionale), una serie di consulenti (10) e un gruppo di giovani pre-viewers selezionati ogni anno tra i 27 filmgoers europei. La lunga lista degli autori rivelati o messi in luce dalle GdA comprende Xavier Beauvois, Emmanuel Mouret, Andrea Segre, Jean-Marc Vallée, Rahmin Bahrani, Uberto Pasolini, Denis Villeneuve, Edoardo De Angelis, Hiam Abbass, Ava DuVernay, Leyla Bouzid, Celia Rowlson-Hall, Dag Johan Haugerud, Josh e Benny Safdie. Senza contare i sei vincitori dell’ambito premio Leone del Futuro – Premio Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima assegnato dalla Mostra di Venezia agli autori esordienti e consistente in 100.000 dollari. Tra questi figurano 13 Tzameti (2005), La zona (2007) e You Will Die at 20 (2019).

Maggie Gyllenhaal. Foto @Giornate degli Autori 2023.

A livello nazionale, molti dei film italiani presentati alle Giornate hanno conquistato poi nomination e premi prestigiosi come i David di Donatello, i Nastri d’Argento e i Ciak d’oro, tra questi “Bentu” di Salvatore Mereu, “La timidezza delle chiome” di Valentina Bertani, “Spaccaossa” di Vincenza Pirrotta. Ogni anno il team di lavoro delle GdA si compone di figure professionali stabili (delegato generale, direttrice artistica, segretaria generale, ufficio cinema, comitato di selezione, consulenti, responsabile comunicazione, ufficio stampa, responsabile catalogo e sito) cui si aggiungono  – nella fase finale della preparazione – altre figure professionali specifiche (amministrazione, ospitalità, social media managers, operatori e fotografi, traduttori, responsabili eventi, addetti stampa, etc…).  Il team al completo durante la Mostra è composto di circa 35 professionisti con un ricambio generazionale costante che ogni due anni immette almeno due “juniors” per i vari settori. In tutti i settori delle Giornate (consiglio direttivo, team permanente, team temporaneo, volontari, giurati) viene ricercata la parità di genere e si può sottolineare che nel team artistico le figure femminili già oggi sono prevalenti, a cominciare dalla Direttrice artistica.

Staff. Foto @Giornate degli Autori 2023.

Il contributo dei volontari selezionati, sia per stage che per richieste volontarie, è fondamentale per garantire un costante ricambio all’interno del team. Oltre ai 15 volontari con una formazione universitaria specifica, provenienti da corsi di organizzazione di festival ed eventi, si aggiungono i giovani membri dell’unica giuria ufficiale delle Giornate. Negli scorsi 9 anni erano 27 giovani europei selezionati in accordo con Europa Cinemas (la rete delle sale di qualità di tutta Europa – Progetto Media di Europa Creativa) e il Parlamento Europeo; quest’anno sono 10 ex giurati, nel frattempo entrati nei settori professionali dell’industria cinematografica e sono stati scelti per festeggiare i 10 anni del concorso GdA Director’s Award. Da sempre a guidare la giuria è una figura di rilievo internazionale nel mondo degli autori, quest’anno toccherà alla regista inglese Joanna Hogg, affiancata dal direttore del festival di Karlovy Vary come coordinatore della giuria, Karel Och.

Joanna Hogg presidente di giuria delle Giornate degli Autori. Foto @Giornate degli Autori 2023.

Le Giornate hanno svolto un ruolo di complemento e stimolo per la selezione generale della Mostra e della Settimana Internazionale della Critica offrendo spazio a cineasti diversi, ad autori coraggiosi, a voci nuove del cinema italiano, a talenti affermati o emergenti. I film delle Giornate, proposti in anteprima mondiale a Venezia, hanno sempre larghissima diffusione nei festival successivi. In media i film di un’edizione si ritrovano in almeno altre 40 manifestazioni successive a partire da Toronto, Tokyo, Rio de Janeiro. Non è poi trascurabile l’impatto commerciale nel circuito art house internazionale dei film delle Giornate e il valore promozionale per autori come Jean-Marc Vallée, diventato successivamente premio Oscar, o Denis Villeneuve, il regista di Dune.

 

Le Giornate sono una sorta di “festival nel festival” per l’unicità della formula che mette sullo stesso piano la presentazione e promozione dei film e i momenti d’incontro, dialogo, ricerca, dibattito che rappresentano oggi una peculiarità nel panorama festivaliero. I film sono selezionati per la loro capacità di aprire nuove strade creative, sfidare le consuetudini narrative, trovare un equilibrio tra la libertà creativa e il rapporto col pubblico. La scelta dei temi approfonditi nei momenti di incontro coincide con le grandi urgenze del cinema e dell’attualità. E se lo spirito informale, conviviale, amichevole e rilassato che le Giornate propongono agli autori, ai produttori, ai professionals, al pubblico, è in netta controtendenza rispetto alla macchina divistica tipica dei festival, non manca neppure il glamour.

La collaborazione con Miu Miu, creative partner delle Giornate, ne è la prova. Nata nel 2011 con un’idea in anticipo sui tempi, ha orientato l’interesse sullo sguardo e sulla valorizzazione del talento femminile nel campo del cinema, della cultura, dell’impresa. Ad oggi i film-brevi firmati da artiste spesso molto note, tra cui Agnès Varda, altre volte diventate celebri come Ava du Vernay, formano una prestigiosa collezione di 28 racconti realizzati in assoluta libertà dalle registe, senza finalità commerciale e destinati alla presentazione nel quadro delle Giornate. Ma l’intuizione originaria di Miuccia Prada insieme alle Giornate è stata quella di proporre – a fianco della presentazione delle opere – una serie di conversazioni, condotte dalla giornalista Penny Martin, con artiste, attrici, produttrici, registe, capaci di aprire un orizzonte nuovo sul mondo della creazione.

Céline Sciamma. Foto @Giornate degli Autori 2023.

La collaborazione con Miu Miu conferma una caratteristica di progetti mirati costruiti insieme dalle Giornate e da partner privati. Allo stesso modo si è sviluppata la collaborazione – in settori diversi – con Siae (main sponsor), Europa Cinemas (per il progetto 27 Times Cinema), Cineuropa e Cinecittà News (media partners), I Wonderfull e QMI (partners). Va infine ricordato che fin dalla fondazione le Giornate degli Autori sono riconosciute e sostenute dalla Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura italiano. Ulteriore spazio nella cornice delle Giornate è rappresentato dalle Notti Veneziane. Queste nascono con la volontà di offrire una piattaforma di confronto tra le voci diverse del cinema italiano, sperimentale, di ricerca, documentario, nonché il lancio di nuovi talenti. La collaborazione con una giovane e dinamica realtà veneziana come “Isola Edipo”  ha permesso di restaurare e riaprire una sala cinematografica d’essai al Lido di Venezia, la Sala Laguna, dove trovano posto le voci inattese del nuovo cinema italiano senza la pressione del concorso e con modalità originali, pur nel rispetto della “prima” mondiale per tutti e 9 i film selezionati ogni anno.

Le Giornate degli Autori sono nate in accordo con la Fondazione La Biennale di Venezia a cui sono legate da una convenzione triennale sempre rinnovata. I rapporti con la Mostra, pur nello spirito di una assoluta indipendenza artistica e gestionale, sono improntati alla leale convivenza e apertura a iniziative congiunte come, nel caso nel 2024, l’omaggio di tutta la Mostra a Massimo Troisi a 30 anni dalla sua scomparsa e dalla “prima” del suo ultimo film, “Il postino”, alla Mostra del 1994. Intanto si scaldano i motori per l’inizio della festa. Il direttore artistico Gaia Furrer ha detto che i film scelti per questa edizione delle Giornate degli Autori “esplorano la resilienza di creature sospese in un equilibrio precario”. Tra i titoli in concorso “Taxi Monamour” di Ciro De Caro, unico italiano, racconta le vicissitudini di due donne alle prese con le difficoltà della vita, Peaches Goes Bananas di Marie Losier, documenta una lunga amicizia con la performer Peaches, mentre il fantasmagorico “Sanatorium under the Sign of the Hourglass” dei Quay Brothers è una singolare riflessione sulla morte e sulla memoria. Il debutto alla regia di Shahab Fotouhi, “Boomerang”, offre uno sguardo sociologico sulle relazioni nella Tehran contemporanea,  “Alpha” di Jan-Willem Van Ewijk, indaga una complessa relazione padre-figlio nelle Alpi svizzere, mentre il film di chiusura, “Basileia” di Isabella Torre, racconta di cacciatori di tesori e delle loro avventure con l’aiuto di ninfe eteree.

Shirin Neshat. Foto @Giornate degli Autori 2023.

Le Giornate degli Autori, giunte al loro ventesimo anniversario, si confermano come un punto di riferimento imprescindibile per il cinema d’autore e indipendente all’interno della Mostra del Cinema di Venezia. In un ambiente caratterizzato da una calorosa accoglienza e uno spirito di confronto e dialogo, questa sezione parallela offre un’opportunità unica per esplorare nuove strade creative e valorizzare voci emergenti e consolidate del panorama cinematografico internazionale. La loro capacità di combinare l’innovazione artistica con il coinvolgimento di partner prestigiosi e il sostegno a giovani talenti sottolinea il loro ruolo vitale nella scena festivaliera globale e per tutto il comparto indipendente. Con uno sguardo sempre rivolto al futuro del cinema, le Giornate degli Autori continuano a rappresentare una piattaforma dinamica e influente, capace di lanciare e promuovere nuovi autori e di arricchire il dibattito culturale contemporaneo.

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