Eredità Gucci, la figlia Allegra: “Con mia madre interrotto ogni rapporto, è stato devastante”

La figlia di Patrizia Reggiani, condannata per l’omicidio dell’ex marito Maurizio Gucci: “Io e mia sorella abbiamo interrotto ogni rapporto con lei”. Il motivo in un messaggio in segreteria

Sembra un cupo spinoff di House of Gucci, con un pizzico di Perfetti sconosciuti a rendere tutto più amaro. E invece è tutto vero. È una questione di soldi, come quasi sempre. Di eredità contese, di raggiri, di inganni, di fiducia tradita. E di affetti, quelli di una figlia per una madre. Affetti cancellati, o ricacciati giù in fondo all’anima. 

“Con mia madre, Patrizia Reggiani, io e mia sorella abbiamo interrotto ogni rapporto”. Così ha detto oggi Allegra Gucci, figlia secondogenita di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci. Lui ucciso sotto casa, il 27 marzo 1995. Lei condannata come mandante di quell’omicidio. Ma proprio Allegra era stata fra le persone che con più intensità e tenacia avevano sostenuto l’innocenza della madre. 

Non le perdona, invece, una telefonata. O meglio ancora, una frase pronunciata dalla madre, a telefonata conclusa, ma a microfoni ancora aperti. Un “fuori onda” della telefonata. 

Oggi, rispondendo in aula a Milano alle domande del pm Michela Bordieri e dell’aggiunto Tiziana Siciliano, Allegra Gucci – che adesso ha 43 anni, e vive in Svizzera a Saint Moritz – ha ricordato quel “fuori onda” che ha cambiato i suoi rapporti con la madre. Un episodio accaduto nel 2015. 

“La mamma lasciò un messaggio sulla segreteria telefonica di mia sorella: ‘Ciao Alessandra, ti ho chiamato per sentirti…’. Ma non riuscì ad agganciare bene la cornetta e la registrazione andò avanti. Si poteva sentire la voce della sua ex compagna di cella, la Canò, che le diceva: ‘Adesso tu devi fare la guerra alle tue figlie’, e lei, mia madre, rispondeva: sì, sì, sì…”.

“Dopo tutto quello che avevamo passato, sentire la sua ex compagna di cella spronare mia madre a fare guerra alle figlie è stato devastante. Mi ha distrutta psicologicamente. Con mia madre io e mia sorella abbiamo interrotto ogni rapporto”.

Il processo in corso riguarda l’eredità di Patrizia Reggiani. Si tratta di denaro, gioielli, decine di appartamenti. Secondo la procura Loredana Canò, ex compagna di cella di Patrizia Reggiani, divenuta sua amica, assistente personale e confidente, avrebbe approfittato dello stato di fragilità psichica della Reggiani per mettere le mani sul suo ingente patrimonio. Insieme a lei avrebbero agito altre persone, sotto accusa per circonvenzione di incapace, peculato, furto e corruzione. 

Patrizia Reggiani era stata condannata a 26 anni di reclusione, come mandante dell’uccisione dell’ex marito Maurizio Gucci. È tornata in libertà nell’ottobre 2016, rilasciata per buona condotta dopo aver scontato 18 anni. 

Dopo l’episodio-choc del 2015, le due figlie di Patrizia Reggiani sono tornate a parlare alla madre nel 2021. Si sono riviste nella villa dove avevano vissuto da ragazze, una villa – ora venduta – nel cuore di Milano. “C’è stato un abbraccio molto intenso, ma subito dopo il suo sguardo si è rabbuiato”, ha ricordato oggi Allegra. “È come se fossi stata il suo peggior nemico. È stata una cosa triste, perché non era in sé”.

Sempre secondo Allegra Gucci, Loredana Canò avrebbe fatto in modo che Patrizia si allontanasse dalle figlie, installandosi a casa della vedova Gucci, facendole sostituire il personale di servizio di casa, disseminando la villa di cimici, per controllare ogni conversazione. La conversazione maggiormente rivelatrice, però, l’ha ascoltata Allegra, e senza bisogno di complicate tecnologie. Dopo House of Gucci, ecco The Gucci Heritage. Ridley Scott è avvertito. 

This content was entirely crafted  by Human Nature THR-Roma