È stato Wayne Garvie ad aprire la giornata dell’AVP Summit 2024 con una citazione da Il Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è bisogna che tutto cambi”, sottolineando così la necessità di accogliere oggi nuove co-produzioni. Un momento in cui l’audiovisivo italiano si deve riappropriare di storie riconducibili alla propria cultura per realizzare delle partnership efficaci e virtuose a livello internazionale.
Garvie ha citato come esempio la serie Doc – Nelle tue mani, una produzione Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei, in collaborazione con Rai Fiction, premiata al Audio-Visual Producers Summit con il Maximo Awards, come esempio di un eccellente prodotto squisitamente italiano ma trasversale e capace di parlare a un pubblico globale.
Sul tema dell’intelligenza artificiale si sono poi confrontati John August, regista, produttore e soprattutto sceneggiatore WGI di alcuni dei film di Tim Burton come La sposa cadavere e La fabbrica del cioccolato, Damien Viel, chief digital & marketing officer Banijay Group e Stefano Salvati (Daimon Film) produttore dei film del regista Francesco Siro Brigiano, che con il suo corto Treta, realizzato con l’intelligenza artificiale, ha vinto un premio all’AIFF di Dubai all’Artificial Intelligence Film Festival, organizzato da Expo City Dubai, considerato l’Oscar del settore.
Stefano Salvati, insieme a Maurizio Colombi, ha realizzato uno spettacolo teatrale – per la prima volta con l’IA – sugli 883: in scena Mauro Repetto racconta la storia della celebre band. Con Francesco Siro Brigiano ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale come futuro dell’audiovisivo e opportunità, se normata. “L’IA – ha ribadito Siro Brigiano – ha la capacità di scrivere le immagini, una magia alchemica che permette di creare dalla propria mente una visione che diventa prima immagine e poi video”.
Lo sceneggiatore John August ha invece espresso così la sua preoccupazione: “Non è facile essere tutelati, la prima ad essere colpita dall’IA è la scrittura, e per questo siamo stati i primi a scioperare e a portare avanti la nostra battaglia”. E Damien Viel ha concluso: “Ci lavoriamo ogni giorno perché le regole cambiano rapidamente, ma dobbiamo costruire tutto dal nulla per tutelarci e tutelare tutte le figure coinvolte, affinché quello in cui lavoriamo con l’intelligenza artificiale sia un ambiente sicuro. Bisogna fare partnership con tutte le migliori aziende del settore ed essere estremamente onesti su come useremo l’IA”.
Il panel successivo ha esplorato la rivoluzione nella produzione virtuale e nei contenuti digitali e le loro possibilità nell’audiovisivo, ha visto sul palco tre donne: Morgan Brun, Production manager La Planète Rouge, Manuela Cacciamani Fondatrice One More Pictures e
(effetti visivi di Dragon Trainer 3 – Il mondo nascosto, Chronicle, Biancaneve e il cacciatore), Fondatrice e CEO Asher XR.
Lee Storm ha sottolineato l’uso dei game enging che consente di visionare il rendering delle scene in tempo reale con un’ottimizzazione di tempi e costi ed enfatizzato la necessità di monitorare le diverse modalità di fruizione dei pubblici, soprattutto giovani, che sono in continuo cambiamento. Il virtuale è solo uno strumento che consente una velocità competitiva in un mercato in cui la domanda è in grande crescita, anche nell’animazione. E sull’ottimizzazione di tempi e costi ha insistito Morgan Brun che ha evidenziato anche la sostenibilità della produzione virtuale – non solo appannaggio delle major ma anche di piccole produzioni indipendenti.
“Abbiamo aiutato a produrre dei progetti che era impensabile girare in luoghi inaccessibili sia per ragioni politiche che sanitarie, come nel periodo del Covid”. Manuela Cacciamani, ribadendo la necessità di uno studio costante in un settore che cambia ogni giorno – in ogni azienda bisognerebbe prevedere la figura dell’innovation manager – ha enfatizzato il valore e le opportunità offerti dalla tecnologia virtuale. Cacciamani ha invitato i colleghi produttori a intercettare una risorsa come i content creators, gli editori digitali, capaci di raggiungere un pubblico più ampio e più giovane, un’opportunità che potrebbe creare nuovi posti di lavoro: la sfida da superare ancor oggi è la scarsa conoscenza di questo settore in cui è necessaria formazione, ma anche controllo etico, regolamentazione e protezione dei minori.
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