Il Giubileo LGBTQIA+ sparito nel fumo: il Vaticano e il suo “Young Pope” reale

La notizia si è diffusa in un lampo: dal sito ufficiale del Giubileo è scomparso l’evento dedicato alla comunità LGBTQIA+, previsto per il 6 settembre 2025.

Come la nuvola di fumo della scandalosa sigaretta di Lenny Belardo, il giovane Papa magistralmente interpretato da Jude Law in The Young Pope, l’evento è svanito nel nulla. Sparito.

Ma c’è o non c’è questo evento? L’apertura al mondo LGBTQUIA+ del pontificato di Papa Francesco, tanto celebrata, è reale o solo un’illusione? La strategia del “possumus” – quel continuo aprire senza mai spalancare, dire “sì ma anche no” – sarà il marchio di fabbrica di questo Pontificato? L’idea di permettere alle persone LGBTQIA+ di partecipare al Giubileo ufficialmente, pur senza riflettori o clamore, è reale o è già svanita nel nulla?

“Sono una contraddizione, come lo è Dio”, risponderebbe Lenny Belardo. E mai citazione fu più azzeccata: il Vaticano, elefante antico e ponderato, si muove con cautela estrema, consapevole che ogni gesto può frantumare cristallerie. Apre, socchiude, riapre, richiude, per cercare di accontentare tutti senza scontentare nessuno. È un gioco di pazienza, e solo un fervente cattolico può sopportarlo. Ma chi resta a questo gioco lo conosce bene: da secoli funziona così.

“La dinamica che Papa Francesco sta portando avanti è quella di favorire un cambiamento nella Chiesa senza strappi, tenendo a bordo tutte le sensibilità”, spiega Andrea Rubera, portavoce di Cammini di Speranza, associazione delle persone LGBTQIA+ cristiane. “Il mondo cattolico è estremamente variegato. Ci sono i vescovi tedeschi e belgi, che spingono per benedire le coppie LGBTQIA+, e ci sono i vescovi africani, che solo a sentir parlare di queste tematiche minacciano lo scisma. Alla luce di questo, si capisce il comportamento della Congregazione per la Dottrina della Fede: un passo avanti con le benedizioni, e poi mille distinguo per evitare di far infuriare i fondamentalisti”.

Lo stesso vale per il Giubileo LGBTQIA+: prima inserito nel sito, poi rimosso, infine le rassicurazioni del Vaticano. L’evento tornerà online, spiegano dal Dicastero per l’Evangelizzazione, quando saranno completati i dettagli del modulo richiesti a tutti gli organizzatori. “Abbiamo constatato che mancavano informazioni importanti, come il numero dei partecipanti e i dettagli sull’evento in sé”, ha chiarito Agnese Palmucci. Dettagli del modulo mancanti, una mera questione burocratica, almeno così pare.

Foto dal Sito Ufficiale Giubileo Calendario Generale Settembre 2025

Ma ironie a parte, la questione è seria. Tocca milioni di credenti LGBTQIA+ nel mondo, molti giovani e giovanissimi, persone che cercano di conciliare fede e identità, spesso in mezzo a profonde contraddizioni personali. Da parte del Vaticano, servirebbe un po’ più di fermezza. I passi piccoli e ponderati sono comprensibili, ma non devono essere seguiti da ripensamenti o passi indietro. In attesa di quelle aperture e di quell’evento del Giubileo – con la pazienza di Giobbe, ma pur sempre meritando rispetto – ci sono milioni di persone che attendono risposte.

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