Close Up: la creatività come linguaggio contro la violenza sulle donne

Dal 24 ottobre al 22 dicembre, la fornace del Canova diventa teatro di video danza, installazioni, performance e workshop, con coreografi di fama internazionale e giovani promesse del ballo

Di THR ROMA

Incontrarsi, partecipare a un laboratorio di danza, assaporare un video d’arte o vivere una performance: tante opportunità che Close Up offre ai cittadini, agli studenti, ai turisti, con appuntamenti diffusi fra alcuni municipi di Roma. È un opificio di sperimentazione e confluenza di linguaggi in una interazione fra varie discipline, fino ad un video racconto che segue tutto il percorso artistico.

Organizzato dall’associazione Canova22, che a Roma da due anni mette in scena il festival Dancescreen in the Land, Close Up è un progetto nato dalla volontà di partecipare all’attuale dibattito sulla condizione femminile. Il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, infatti, nell’evento Cinedans program saranno proiettati alla fornace del Canova dei video realizzati da registe internazionali, in una maratona di videodanza che durerà tutta la giornata, in collaborazione con la piattaforma olandese Cinedans Festival di Amsterdam.

Lo spirito di Close Up mira a favorire il coinvolgimento degli studenti e degli abitanti sul territorio, sperimentando nuove metodologie inclusive e aggregative in quattro laboratori nei quali può partecipare attivamente il pubblico, dialogando con le coreografe di fama internazionale come Simona Ficosecco (Luna dance theater), Maria Borgese, Francesca La Cava, Sofia Andretto (gruppo E-Motion), Paola Sorressa (Mandala dance company) e le giovani interpreti dell’accademia nazionale di danza e dell’accademia europea di danza.

Gli spettatori diventano protagonisti, indicando il proprio punto di vista rispetto all’azione o alla reazione dei movimenti. Durante queste esperienze tutto sarà raccontato attraverso la telecamera di un video-maker che, come un occhio narrante, raccoglierà testimonianze, esiti dei laboratori, riprese delle performances e interventi del pubblico.

Gli appuntamenti di Close Up

Close Up parte dalla fornace del Canova dove, fino al 2 dicembre, è aperta la mostra Ceramica & Suono con la sound-sculpture installation Linea d’Orizzonte di Pierluigi Pompei, artista italiano che insegna e lavora in Olanda: sculture sonore che offrono a chi guarda un’esperienza sensoriale.

Il 9 e il 10 dicembre, sempre alla fornace del Canova, si terranno due giornate organizzate con l’associazione Casa Kim, impegnata da anni per le attività salute e benessere. Due pomeriggi di danza e di incontro culturale donati alle mamme di bambini che si trovano in degenza presso gli ospedali romani o ospitati in case famiglia. Due giorni di serenità e di bellezza nel luogo in cui lo scultore Antonio Canova cuoceva i suoi bozzetti in terracotta, insieme alle performer del Mandala dance company con White integrale e dell’accademia nazionale di danza con III times – Aglaia Eufrosine e Talia.

Il 15 dicembre, nella sala teatro World Alliance Europe in via della Magliana 63/E, si svolgerà una maratona di danza con performance dedicate alla donna: Notte nera, A-Solo 1 – A-Solo2 = In-contro e Insieme e Donne di Joseph Fontano.

Si torna alla fornace del Canova il 17 dicembre dove sarà presentato il libro Ritratto in movimento. Conversazione con Franz Prati, con l’architetto e l’autrice Lucia Re. Uno scambio di idee per capire quanto il corpo sia importante nel rapporto con l’architettura e le opere d’arte. A conclusione di Close Up, il 21 e 22 dicembre, una grande attenzione alla sostenibilità con l’artista Nora Lux che si esibirà in Sigillum Acqua e Fuoco. Elementi che, per l’artista, costituiscono l’alchimia vitale per il femminile e che lei stessa esprime nella sua performance. Una interazione dal vivo fra suono, autoscatto e visione artistica del suo essere nella natura.