
Karla Sofía Gascón, attrice spagnola protagonista di Emilia Pérez, ha ricevuto giovedì mattina la sua prima nomination agli Oscar 2025 come miglior attrice, diventando la prima performer apertamente transgender ad ottenere questo riconoscimento. (L’unico altro caso noto di nomination per un attore trans è quello di Elliot Page, candidato nel 2008 per Juno, 12 anni prima di rivelare la sua identità di genere).
La Gascón è stata premiata per la sua interpretazione, nel musical drammatico diretto da Jacques Audiard, dove veste i panni di una leader di un cartello messicano che, dopo la transizione, si dedica ad aiutare le vittime della violenza delle gang. Nel film recita al fianco di altre candidate all’Oscar come Zoe Saldaña, Selena Gomez e Adriana Paz; tutte e quattro si sono divise il premio come miglior attrice al Festival di Cannes dello scorso anno.
L’attrice ha raccontato a The Hollywood Reporter di aver seguito l’annuncio delle nomination da una sala d’attesa di un aeroporto in Brasile. “È stata una follia totale, non ho dormito tutta la notte”, ha detto. “Che emozione, che onore, che amore. Mi sento realizzata, è il culmine di nove mesi di promozione e due anni di lavoro”.
Ha poi esortato i membri dell’Academy a valutare la sua nomination in base al merito, piuttosto che al potenziale di entrare nella storia: “Ora è il momento di concentrarsi sulla mia performance e mettere da parte la mia etnia, la mia sessualità o il colore dei miei capelli, per andare avanti nell’integrazione”.
“Oggi si è dimostrato che l’arte non conosce l’odio. Nessuno può mettere in discussione il mio lavoro, tanto meno il fatto che io sia un’attrice”, ha affermato. “Un’attrice che merita di essere riconosciuta solo ed esclusivamente per la sua sublime interpretazione in Emilia Pérez“.
Gli elogi della critica e l’attenzione per i premi, hanno reso la Gascón un bersaglio per gli ambienti anti-trans, facendole guadagnare insulti online e persino minacce di morte. Ma lei ha affrontato gli attacchi a testa alta. Quando la pasionaria dell’estrema destra francese Marion Maréchal si è lamentata su X che “un uomo ha vinto il premio come miglior attrice”, la Gascón ha querelato la politica per “insulto sessista”.
La sua nomination arriva in un momento delicato per i diritti dei trans, pochi giorni dopo che il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che stabilisce che il governo riconoscerà solo i generi biologici.
“Si deve vergognare”, ha detto la Gascón a THR questa settimana, denunciando il discorso velenoso che circonda le questioni trans in generale. “Spero che accada quello che dovrà accadere per far tacere tutti, da entrambe le parti”.
Fervente sostenitrice dei diritti dei trans in Spagna e all’estero, la Gascón è salita sul palco dei Golden Globe al Beverly Hilton all’inizio di questo mese, dopo che Emilia Pérez ha vinto l’ultimo premio della serata, quello per il miglior film – musical o commedia. “La luce vince sempre sull’oscurità”, ha detto, indossando un abito color zafferano per simboleggiare la sua fede buddista. “Potete venire e magari metterci in prigione, potete picchiarci, ma non potrete mai portarci via la nostra anima, la nostra esistenza, la nostra identità”.
Il mese scorso, l’attrice madrilena ha dichiarato a THR di sentire che la causa trans stava combattendo contro forti correnti socio-culturali completamente opposte.
“Stiamo andando indietro”, ha detto. “Le nuove generazioni non hanno vissuto quello che hanno vissuto le precedenti, quindi sono destinate a ripetere gli stessi errori. Bisogna fare attenzione a dare potere agli intolleranti, perché questo metterà fine alla poca tolleranza che abbiamo”.
La Gascón inquadra la sua corsa agli Oscar sullo sfondo del bigottismo. “Vorrei anche mandare un messaggio di speranza a tutte quelle persone che subiscono l’odio: non potranno mai portarci via l’orgoglio della nostra esistenza, non potranno mai abbattermi, continuerò a lottare per un’umanità più giusta”.
Agli Oscar di quest’anno, Emilia Pérez ha ottenuto 13 nomination, stabilendo un record e diventando il film non in lingua inglese più nominato nella storia degli Academy Awards.
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