SAG-AFTRA è al fianco dello Stato della California per aver approvato una legge che limita l’uso di repliche digitali di artisti defunti, create tramite intelligenza artificiale. Il sindacato ha condiviso una dichiarazione poco dopo l’approvazione dell’AB 1836 di sabato: “Per coloro che vorrebbero utilizzare le repliche digitali di artisti deceduti in film, programmi TV, videogiochi, audiolibri, registrazioni audio e altro, senza prima ottenere il consenso delle proprietà di quegli artisti, il Senato della California ha appena detto NO. L’AB 1836 è un’altra vittoria nella strategia in corso del SAG-AFTRA al fine di migliorare le protezioni degli artisti e frenare l’intelligenza artificiale generativa. L’approvazione di questo disegno di legge, insieme all’AB 2602 all’inizio di questa settimana, si basa sul nostro progetto cautelativo in tema di contratti”.
“Entrambe queste proposte di legge sono state una priorità legislativa per il sindacato a nome dei nostri iscritti e non solo, rendendo obbligatorio il consenso esplicito in California“, continua la dichiarazione, “Ora aspettiamo ansiosi la firma del Governatore, Gavin Newsom“.
Il disegno di legge ora passa alla scrivania del governatore Gavin Newsom che, nel rispetto delle regole del suo Stato, avrà tempo fino alla fine di settembre per decidere se firmarlo e trasformarlo in legge, porre il veto, o consentirne la trasformazione in legge senza la sua firma. All’inizio di questa settimana, il Senato dello Stato ha anche approvato l’AB 2602 che, nel solco dell’AB 1836, inasprisce i requisiti di consenso per le repliche digitali di artisti viventi.
Da tempo il SAG-AFTRA si batte per la tutela dell’uso dell’intelligenza artificiale a livello legislativo, in particolare dopo lo sciopero di 118 giorni del sindacato dell’anno scorso che si basava, in gran parte, sulle disposizioni relative all’intelligenza artificiale nei suoi contratti con gli studi di Hollywood e gli streamer.
A livello federale, i legislatori bipartisan hanno anche lavorato su progetti di legge riguardanti le protezioni dell’IA, tra cui il NO FAKSE act, che mira a proteggere attori, cantanti e altri da programmi di IA che generano le loro sembianze e voci senza il loro consenso informato scritto. È stato anche introdotto il No AI Fraud Act, che proibisce la pubblicazione e la distribuzione di repliche digitali non autorizzate, tra cui deepfake e cloni vocali.
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