“Sergio Rubini? Uno Jago!”. Carlo Verdone ha raccontato Vita da Carlo 4 che sta girando al Centro Sperimentale e dove lui e Rubini, insegnanti, finiranno ai ferri corti

La popolare serie con la quale Verdone, l’attore mimetico di infiniti personaggi ha per la prima volta interpretato un personaggio che ha il suo nome, lo ha riportato al Centro Sperimentale dove è stato bambino, con il padre Mario, e dove ha studiato. E se questo gli avesse fatto venir voglia di diventare insegnante di cinema sul serio?

“La prima volta che ho messo piede qui avrò avuto 5 anni – ha detto Carlo Verdone ad un incontro con la stampa nell’aula Pietro Germi del Centro Sperimentale di Cinematografia dove da qualche giorno sono iniziare le riprese della quarta stagione di Vita da Carlo – Mio padre, Mario, che era Presidente, mi disse di raccogliere delle margherite, per mia madre, dal prato vicino alla fontana al centro del chiostro” che si trova tra il bar, la cineteca e le aule della presidenza. 

La serie, come ha illustrato il capo ufficio stampa Paramount, Luca Dellisanti, uscirà nel 2025 su Paramount+ dove è attualmente disponibile la terza stagione. 

Insieme a Carlo Verdone c’erano Luigi De Laurentiis per Filmauro, Monica Guerritore (definita da Verdone un “pilastro” dell’intera serie), Valerio Vestoso (“bravissimo giovane co-regista”) e il nuovo, grande personaggio della quarta stagione, Sergio Rubini.

Sergio Rubini: “E’ molto divertente per me il lavoro in Vita da Carlo 4; la serie non racconta realmente la vita di Carlo ma contiene senz’altro molte verità sul suo conto, e lui è presente in ogni momento con la sua umanità ed il suo sguardo leggero ma al contempo sempre profondo. Stare sui suoi set (avevamo già lavorato in Al lupo al lupo) significa stare come a casa sua. E Carlo è un padrone di casa molto accogliente”.

Il suo personaggio nella quarta stagione, ha rivelato Verdone, accetterà di venire a lavorare al CSC in qualità di Responsabile del corso di Regia del CSC – Scuola Nazionale di Cinema. Rubini, coinvolto nella serie come Responsabile del corso di Recitazione, gli darà del filo da torcere e il suo personaggio si rivelerà un “persecutore segreto” di Carlo.

“Un vero Jago!”, racconta Verdone che ha illustrato in dettaglio a tutti i giornalisti, proprio nel teatrino della sala di recitazione, come i due entrino in competizione nel momento in cui ci sarà da dirigere due studenti del corso che devono interpretare la scena del dialogo di una coppia che va in crisi: “Ognuno di noi due darà ai due allievi sul palco indicazioni esattamente opposte, mettendo i due aspiranti attori di fronte ad una scena imbarazzante”

“In questo nuovo capitolo della serie sarò “rapito” dai ragazzi e mi metterò al loro servizio per esaltarne il talento. Forse il personaggio di Carlo, dopo le vicissitudini delle precedenti stagioni, realizza che il rapporto con i giovani rappresenta per lui la dimensione più giusta”.

Ma sarà possibile che prima o poi Verdone insegni davvero al Centro Sperimentale, dove è stato allievo quando era Presidente Rossellini?

CV: Mi piace molto stare con i ragazzi e insegnerei volentieri al CSC. Questa generazione di ventenni è costituita da allievi preparati e ben disposti, che conoscono il passato del cinema, che vogliono raggiungere gli obiettivi professionali in maniera onesta e con tanta passione.

Che tipo di insegnate sarebbe Carlo Verdone

Sarei un professore molto elastico ma allo stesso tempo severo dal punto di vista della memoria storica. Credo che tutto parta dalla conoscenza del passato: se non si conosce il passato non si può capire cosa si sta vivendo né prepararsi per affrontare il domani. Ho scoperto che è qualcosa che poter amare ed è anche la ragione per la quale nella serie non ho voluto interpretare un ruolo istituzionale, come ad esempio quello del Presidente della Fondazione CSC, perché ciò non mi avrebbe consentito l’interazione e il rapporto con gli allievi.