
Immaginatevi questo: avete recensito i vostri album preferiti tutto l’anno e siete pronti a scrivere la vostra Top 10 poi, quell’artista che non fa mai cattiva musica decide di regalarci un’uscita a sorpresa nel quarto trimestre.
Nel 2022 è stato S.o.s di SZA, ed è bastato ascoltare poche volte quell’album meraviglioso per farlo salire al numero 2 della mia lista, obbligandomi a riscriverla. Quest’anno GNX di Kendrick Lamar, un’uscita dell’ultimo minuto che è arrivata nella lista di quest’anno, insieme a vari altri progetti stupendi che ho ascoltato a ripetizione e sono comparsi nel mio Spotify Wrapped.
1. Beyoncé, Cowboy Carter
Con 27 brani, Cowboy Carter è più che un album. È arte somma e anche una lezione di storia. Riprendendo un genere creato dai neri, Beyoncé affronta la musica country a modo suo, con risultati stupefacenti. Fa squadra con Miley Cyrus e Post Malone, invita artisti emergenti neri in canzoni che hanno cambiato la loro vita, prende classici dai Beatles e da Dolly Parton e vi aggiunge il suo tocco mantenendo, fondamentalmente, ciò che li ha resi superlativi. In “Daughter” ci regala anche un pezzo d’opera Non c’è nulla che Queen Bey non possa fare.
2. Billie Eilish, Hit Me Hard and Soft
È strabiliante che Eilish sia riuscita a lanciare un primo album straordinario come When We All Fall Asleep, Where Do We Go? e a proseguire con canzoni stupende come “Therefore I Am,” “Happier e “What Was I Made For.” Ma poi fa l’inimmaginabile e crea l’album fin qui migliore della sua carriera. Le 10 canzoni di Hit Me Hard and Soft colpiscono in profondità. Alcune sono divertenti e disinvolte, come “Birds of a Feather”. “The Greatest” e “Wildflower” raggiungono un livello diverso. “L’Amour de Ma Vie” parte jazzy e morbido, ma entra in modalità Super Saiyan nel migliore dei modi. Il brano finale di quasi sei minuti, “Blue,” finisce così: “But when can I hear the next one?” [ma quando posso ascoltare la prossima?] Speriamo che significhi che c’è altra musica in arrivo.
3. Usher, Coming Home
Questo è l’album migliore di Usher dopo Confessions del 2024, e sono deluso che più persone non l’abbiano ascoltato. È un R&B di alto livello che dimostra, come quella performance nell’intervallo del Super Bowl, perché è uno dei più grandi di sempre. È dura non premere il tasto Repeat su pezzi come “Please U,” “Kissing Strangers,” “I Am the Party” e “Bop.” Fatevi un regalo, ascoltateli.
4. Sabrina Carpenter, Short n’ Sweet
Carpenter sa come fare un grande pop, ma brilla anche quando passa al country in “Slim Pickins” e al R&B con “Don’t Smile” e “Bed Chem,”, quest’ultimo prende chiaramente in prestito dal classico di Tamia “So Into You” degli ultimi anni Novanta. La mia preferita? Il pezzo forte “Good Graces”. Al minuto 36, Short n’ Sweet è breve e dolce, ma è anche appagante, irresistibile, orecchiabile, adorabile e complessivamente meravigliosa. Questo album è ricco di buona alchimia.
5. Ariana Grande, Eternal Sunshine
Grande non riuscirebbe a fare un progetto brutto, se ci provasse. Dopo sei album quasi perfetti, Eternal Sunshine è un lavoro a molteplici livelli con al centro i magnifici vocalizzi della star. Nelle 13 tracce diventa personale e vulnerabile, con brani eccellenti, tra cui “Bye”, “Supernatural”, “Don’t Want to Break Up Again”, “I Wish I Hated You” e il brano del titolo.
6. Tems, Born in the Wild
La musica di Tems è stata ascoltata a ripetizione per anni e ora, finalmente, lei ha lanciato il suo primo album. Non delude: il brano del titolo, che apre l’album, è riflessivo e magnifico, mentre altre canzoni come “Wickedest” e “Love Me JeJe,” sono innegabilmente inni Afrobeat che fanno venir voglia di ballare.
7. Kendrick Lamar, GNX
Un album a sorpresa di cui avevamo bisogno tutti, GNX trova il Lamar, cresciuto a Compton, al top e dimostra che non può sbagliare. “Luther”, uno dei due brani con SZA, è espressivo e causa dipendenza , mentre “Squabble Up” e “TV Off” sono inni a sorpresa, garantiti. “Not Like Us” non è nell’album e va bene, GNX è talmente bello che non ha bisogno del brano con il dissing contro Drake.
8. Tyla, Tyla +
“Water” era l’antipasto e questo album di debutto è il pasto completo, a dimostrazione del fatto che Tyla non è solo un’artista di singoli. La cantante pionieristica colpisce nel segno con il suo primo album che porta il suo nome, grazie a brani appaganti e magnifici come “Push 2 Start”, “Safer”, “On and On”, “Breathe Me”, “Shake Ah” e “Back to You.” E non comprende neanche singoli deliziosi come “Truth or Dare”, “Art” e “Jump.”
9. Kacey Musgraves, Deeper Well
Come con l’innovativo Golden Hour del 2018, Musgraves tocca le corde del cuore in Deeper Well. Si tratta di narrativa al suo meglio. Il brano che apre l’album, “Cardinal” imposta l’atmosfera nel modo migliore: è sognante, fantastico, emozionale e spirituale. Il resto dell’album lo è altrettanto ed è difficile scegliere brani favoriti. Consiglierei caldamente “Jade Green,” “Giver/Taker,” “Nothing to Be Scared Of” e il brano del titolo.
10. Shaboozey, Where I’ve Been, Isn’t Where I’m Going
Il fatto che Beyoncé abbia inserito Shaboozey in due brani di Cowboy Carter è stato il passaggio di palla che la star nascente ha usato per fare canestro con il suo terzo album. “A Bar Song (Tipsy)” è un grande successo che ha mantenuto il disco per moltissime settimane al No.1 nella storia della Billboard ‒ è imperdibile. Ma Where I’ve Been, Isn’t Where I’m Going conferma che Shaboozey è più che una meteora. Ascoltate “Drink Don’t Need No Mix” poi ringraziatemi.
Menzioni d’onore (in ordine alfabetico per artista): Andra Day, CASSANDRA (cherith); Doechii, Alligator Bites Never Heal; Kali Uchis, Orquídeas; Muni Long, Revenge; Taylor Swift, The Tortured Poets Department
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