In tal senso, non possiamo non condividere con voi l’ultima iniziativa di Gilead che ha avviato un’azione globale in tutto il mondo, potenziando le organizzazioni non profit e collaborando con tutte le star internazionali che vorranno aderire per la lotta contro l’HIV, un esempio che anche noi in Italia dovremmo seguire.
Nel 1990 veniva lanciata in Italia la prima campagna televisiva in italia Pubblicità e Progresso “Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide”. La ampagna di comunicazione sull’HIV/AIDS ha scosso l’opinione pubblica italiana, portando alla ribalta un tema fino ad allora poco conosciuto. Lo spot televisivo, seppur efficace nel sensibilizzare la popolazione, ha suscitato anche un diffuso senso di timore nei confronti di questo “virus intruso”.
Tutto è iniziato lo scorso anno quando Jennifer Hudson ha dedicato un episodio speciale del suo talk show “The Jennifer Hudson Show” alla Giornata Mondiale contro l’AIDS. Il suo ospite era Ian Haddock, fondatore e direttore esecutivo di The Normal Anomaly Initiative, un’organizzazione no-profit di Houston che offre servizi di supporto e assistenza tecnica alla comunità nera e queer. Indossando un abito viola con un fiocco rosso sul bavero, Haddock ha spiegato perché ha deciso di dedicarsi a questa causa: “Come uomo nero e gay che ha vissuto l’esperienza della senzatetto, avevo due scelte: diventare un’attivista o morire. La mia comunità, le persone che mi assomigliano e che mi amano, le persone che affrontano ogni giorno le disparità, mi hanno dato speranza. Questo è il mio regalo per loro e per la mia infanzia“.
Alla termine della prima interruzione pubblicitaria, la Hudson ha sorpreso l’ospite con una donazione di $10.000 da parte della Gilead, l’azienda biofarmaceutica, come iniziativa della COMPASS (Comitato in Partnership per Affrontare l’HIV/AIDS negli Stati del Sud). Haddock ha mostrato l’assegno al pubblico in studio, per poi riprendere posto visibilmente commosso.
“L’iniziativa COMPASS significa tutto per me” – ha dichiarato – “Non saremmo qui senza di essa.”
Nel 2017, la Gilead ha verificato che i tassi di HIV nel sud degli Stati Uniti erano elevati, molto più che in qualsiasi altra area del paese. L’azienda voleva capire il perché, e ha scoperto tre fattori chiave: 1) lo stigma ancora persistente nei confronti delle persone affette da HIV; 2) le barriere all’accesso a test, consulenza e cure; 3) le leggi in quasi tutti gli stati del Sud che criminalizzano comportamenti basati sullo stato sierologico.
Fornendo finanziamenti a centinaia di organizzazioni, collaborando con GLAAD (Alleanza Gay & Lesbiche contro la Diffamazione) e reclutando ambasciatori di alto profilo come Jennifer Hudson. Gilead ha portato avanti una battaglia per compiere progressi significativi nella lotta a tutti e tre questi problemi.
L’ignoranza è spesso la radice dello stigma e, nonostante decenni di campagne di sensibilizzazione, gli americani sono ancora tragicamente disinformati sull’HIV, e il problema sta peggiorando. Circa il 41% degli americani ha dichiarato di sentirsi a disagio nell’interagire con un barbiere o parrucchiere affetto da HIV. Questa percentuale è superiore del 4% rispetto al 2022. Nel frattempo, il 33% si sentirebbe a disagio se quella persona fosse un insegnante, e il 32% se fosse un collega di lavoro.
Ancora più allarmante è il fatto che solo il 34% dei giovani adulti della Generazione Z si dichiara informato sull’HIV, e non necessariamente attraverso i canali mediatici tradizionali.
“Stiamo assistendo a una rappresentazione di storie positive sull’HIV in TV, ma sappiamo che le giovani generazioni guardano più Instagram, TikTok e YouTube” – affermano da Gilead – “Quindi, come colmare questa lacuna? È importante avere un filo diretto con Hollywood su questo argomento“.
A tal fine, le celebrità possono trasmettere un messaggio che altrimenti potrebbe essere ignorato. Ad esempio, durante la sua esibizione agli MTV Music Video Awards del 2021, il rapper Lil Nas X, allora ventiduenne, è stato raggiunto sul palco da Mardrequs Harris della Southern AIDS Coalition, un benefattore di COMPASS. Mardrequs indossava una maglietta nera con il numero 433.816 in rosso, a rappresentare il numero di persone che vivono con l’HIV nel Sud.
Infine, Gilead sta sostenendo gli sforzi per depenalizzare la convivenza con l’HIV. Oggi, 35 Stati hanno leggi o aggravanti di pena che criminalizzano i comportamenti basati sullo stato sierologico, il che ha catalizzato la creazione della campagna HIV Is Not A Crime, iniziativa patrocinata dalla Elizabeth Taylor AIDS Foundation. Nel frattempo, Gilead sta anche finanziando un evento che riunisce alcuni dei più grandi nomi dell’industria cinematografica per discutere di come Hollywood possa fare la differenza a livello locale, nazionale e globale.
Carmen Villar, Vice Presidente della Gilead ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di sostenere il Social Impact Summit inaugurale di The Hollywood Reporter perché mette in contatto leader dei settori pubblico, privato e sociale per discutere del futuro della filantropia e della responsabilità aziendale. È attraverso questo tipo di collaborazioni che possiamo contribuire a porre fine all’epidemia dell’HIV a livello globale”.
This content was entirely crafted by “Human Nature” THR-Roma
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