Milano Fashion Week 2025: La moda italiana sfila tra creatività, sfide e visione globale

Dal cuore pulsante del Made in Italy, Carlo Capasa naviga attraverso un futuro audace, tra debutti rivoluzionari, celebrazioni storiche e una diplomazia culturale che ridefinisce il panorama della moda mondiale

Milano si prepara a risplendere sotto i riflettori internazionali con la Milano Fashion Week Men’s Collection Fall/Winter 2025-2026, in programma dal 17 al 21 gennaio 2025. Un evento che non è solo un appuntamento con il lusso e l’eleganza, ma un’ode alla creatività, alla resilienza e alla capacità dell’Italia di reinventarsi, affermandosi come protagonista assoluta nel panorama mondiale della moda. Realizzata con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Agenzia ICE e del Comune di Milano, questa edizione conferma la città come epicentro di uno stile che non smette mai di stupire.

Il calendario, strutturato con precisione quasi ingegneristica, riflette la portata dell’evento: 68 appuntamenti, tra cui 20 sfilate (16 fisiche e 4 digitali), 38 presentazioni, 3 presentazioni su appuntamento e 7 eventi collaterali. Un mosaico articolato, in cui si intrecciano debutti promettenti e ritorni attesi, sguardi rivolti al futuro e celebrazioni di una storia radicata.

Milano Fashion Week 2025. Photocredit @ Camera Nazionale della Moda Italiana

Tra le novità, il palcoscenico accoglierà il debutto di PIERRE-LOUIS MASCIA, che inaugurerà la settimana passando dalle presentazioni femminili alle sfilate maschili, PDF, brand emergente di Domenico Formichetti, e il britannico SAUL NASH, talento capace di fondere sartorialità e dinamismo urbano. Accanto a questi esordi, ritornano PHILIPP PLEIN, maestro di un’estetica audace, e PRONOUNCE, ponte ideale tra Milano e Shanghai, grazie alla visione dei suoi creatori Yushan Li e Jun Zhou.

Non meno rilevante è l’ingresso di nuovi protagonisti nel calendario delle presentazioni, come BLAUER X PIRELLI, FEDERICO CINA, HEVO e il genderless MARAGNO, quest’ultimo già parte del progetto Designer for the Planet. Sul fronte digitale, spiccano nomi internazionali come il saudita KML, l’indiano RKIVE CITY, votato all’upcycling, e il ghanese VICTOR HART, un talento supportato dal Camera Moda Fashion Trust Grant 2024.

In questa cornice di innovazione, trovano spazio due celebrazioni che aggiungono profondità storica all’evento: il decimo anniversario del brand DHRUV KAPOOR e i 60 anni di attività di LATORRE, autentica icona del Made in Italy.

E poi c’è la città di Milano, protagonista di una campagna di comunicazione che ne celebra l’essenza iconica. Gli scatti realizzati nei locali di Da Giacomo, firmati dal fotografo Marcello Junior Dino e curati da Stephanie Kherlakian, raccontano una storia di eleganza senza tempo, con modelli che indossano capi firmati da brand come ASCEND BEYOND, FEDERICO CINA, MAGLIANO e GR10K. A completare il quadro, calzature di SCAROSSO, SANTONI e SEBAGO, e un team di oltre 50 professionisti di Wella Professionals, che garantiscono la perfezione nei backstage.

Ma dietro il glamour si nascondono sfide economiche significative. Come sottolineato nel rapporto Fashion Economic Trends di CNMI, il 2024 è stato un anno complesso per l’industria della moda italiana. Il fatturato ha registrato un calo del -6,5% nei primi nove mesi dell’anno rispetto al 2023, con una contrazione particolarmente marcata nei settori “core” (-8%). Anche le esportazioni hanno rallentato, crescendo solo del +1,9% nei primi otto mesi dell’anno. Tuttavia, il saldo commerciale rimane positivo, con un surplus di 26,6 miliardi di euro, segno della capacità del sistema moda di mantenere un ruolo centrale nel panorama globale.

E qui emerge con forza la visione di Carlo Capasa, Presidente di CNMI, figura che incarna la determinazione e la capacità strategica necessarie per guidare il settore attraverso tempi difficili. Con la sua leadership, Capasa ha trasformato la Milano Fashion Week® in un laboratorio di innovazione e diplomazia culturale, capace di coniugare creatività, pragmatismo e sostenibilità.

“La Milano Fashion Week® di gennaio segnerà l’inizio di un anno particolarmente sfidante,” ha dichiarato Capasa. “Un momento di transizione in cui saranno vincenti la creatività dei nostri brand, la duttilità e il pragmatismo che fanno del Made in Italy un sistema unico al mondo. Abbiamo però bisogno come non mai delle opportune politiche di sostegno del Governo alla nostra industria, asset strategico del Paese, affinché possano contribuire a preservare l’eccellenza e l’efficienza rappresentata dalle migliaia di aziende distribuite sul territorio, nel segno della transizione ecologica e della digitalizzazione.”

Le parole di Capasa non sono solo un appello, ma un manifesto di intenti, una dichiarazione che eleva la Milano Fashion Week® oltre il suo ruolo di vetrina per il lusso, trasformandola in un’occasione per definire le traiettorie future di un settore cruciale per l’economia e l’identità culturale del Paese.

Anche Matteo Zoppas, Presidente di Agenzia ICE, sottolinea l’importanza strategica del comparto: “Il settore del Fashion, nonostante una fase di rallentamento, continua ad essere trainante per l’export italiano. Nel 2023 le esportazioni del settore hanno chiuso a oltre 88 miliardi e da gennaio ad agosto 2024 si attestano intorno ai 55 miliardi. Grazie al contributo dell’Agenzia, partecipano solo nel 2024 oltre 1800 tra buyer e giornalisti accreditati e 103 mila persone alle sfilate femminili.”

Allo stesso modo, Alessia Cappello, Assessora al Lavoro e Sviluppo Economico del Comune di Milano, ha evidenziato la necessità di investire sulle nuove generazioni: “L’industria della moda è una risorsa strategica per Milano e per l’intero Paese. Invito i grandi brand a impegnarsi attivamente per valorizzare le nuove generazioni: sostenere i giovani significa non solo arricchire il panorama creativo, ma garantire la competitività e il dinamismo futuro di tutto il settore.”

La Milano Fashion Week Men’s Collection Fall/Winter 2025-2026 si configura, quindi, non solo come un evento di moda, ma come un simbolo di un sistema che non si arrende. In un contesto globale incerto, Milano risponde con la sua visione, celebrando il passato e costruendo un futuro che, sotto la guida di personalità come Carlo Capasa, si prospetta audace, innovativo e all’altezza delle sfide.

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