La collezione Prada uomo primavera/estate 2025 di Miuccia Prada e Raf Simons propone una conversazione in merito ai concetti contemporanei di verità e finzione, di realtà e irrealtà. Invita a mettere in discussione la contingenza delle percezioni, a riesaminare, a osservare le cose più da vicino. Il potere della realtà, in un mondo dell’immaginario.
“Questa collezione è nata da una suggestione istintiva, da un dialogo spontaneo tra idee che ci passavano per la testa in un determinato momento, idee concretizzate in modi inaspettati. Abbiamo voluto creare capi di ieri da indossare oggi. L’essenza, la verità, è semplicemente questa. A volte si prendono decisioni senza necessariamente capirne il motivo. Questa è una collezione istintiva, si basa su idee affiorate alla mente in un preciso momento, concretizzate con cura e in maniera inattesa”, spiegano i due direttori creativi che hanno fatto costruire una suggestiva casetta bianca con tanto di passerella nel Deposito di Fondazione Prada.
Gli indumenti, volutamente stropicciati, patinati e invecchiati, portano i segni del tempo: l’imperfezione è un altro segno di vita, di realtà. I capi rubati dall’armadio del padre o della madre si adattano in modo diverso al corpo. Le proporzioni esagerate, volutamente lunghe o tagliate di un maglione da supereroe vengono combinate e inserite in un nuovo contesto in modo istintivo. I dipinti del pittore francese Bernard Buffet sono riproposti stampati come su una maglietta da concerto. Oggetti di diversa provenienza vengono ponderatamente accostati attraverso contrasti imprevisti, ma con una spontaneità ricercata e attenta.
Accorciare le distanze riflette l’emozione istintiva dell’individuo alla prossimità, alla condivisione dello spazio e allo stare insieme. La vicinanza modifica anche la percezione. Visti da lontano, i capi possono apparire in modo diverso, i dettagli possono sembrare semplicistici, ingenui, ma da vicino le percezioni si trasformano. Dettagli in fil di ferro animano i colletti e gli orli degli indumenti con un dinamismo irreale, come se vivessero di vita propria.
Ed è proprio Closer il titolo della sfilata, un invito a guardare le cose da vicino: a tornare alla realtà, per scoprire magari che è un
po’ diversa da come la si vede da lontano. “Ciò che appare in un modo – sottolinea Simons – da vicino può sorprendere e rivelarsi
diverso, come spesso accade anche nella vita”. “Non voglio scappare dalla realtà e da ciò che succede, ma – aggiunge Miuccia Prada – proporre qualcosa di positivo. Questa è una collezione più vicina ai giovani, perché nel futuro c’è speranza”.
Numerosi gli ospiti seduti in prima fila alla sfilata di Prada uomo durante la Milano Fashion Week tra cui Venus Williams, Matt Bomer, Mahmood, Evan Peters e Jonah Hauer-King.
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