A Roma, ogni pietra narra una storia. Ogni palazzo, ogni angolo della città sembra essere intriso di un passato che non si limita a giacere immobile, ma che pulsa ancora, rievocando secoli di grandezza. Cosi l’inaugurazione della nuova sede dell’Accademia Costume & Moda all’Esquilino è stato un momento di celebrazione. È stato anche un atto che racchiude un significato profondo: il recupero di un luogo simbolico e il rilancio di un dialogo tra tradizione e innovazione.
Negli ex Magazzini allo Statuto, un edificio che nel tempo aveva accumulato la polvere del degrado, ora sorge un Campus che si propone non solo come spazio formativo, ma come emblema di rigenerazione culturale. La città eterna, con il suo patrimonio inestimabile, accoglie in questa nuova struttura il racconto di una storia che si rinnova. Non si tratta semplicemente di restaurare un edificio, ma di ridare voce a una memoria materiale, permettendo a una nuova generazione di scrivere la propria narrazione, intrecciandola a quella del passato.
Il progetto, reso possibile dal Fondo IPC del Gruppo Azimut, ha richiesto ventiquattro mesi di lavori per trasformare un luogo dimenticato in un tempio del sapere. La scelta di preservare l’identità architettonica dell’edificio è stata guidata da un rispetto quasi filologico per il suo genius loci. Il restauro conservativo, curato dallo Studio Kami Architecture & Engineering con il supporto dello Studio DDArch, si è rivelato un’opera di archeologia architettonica. Attraverso un intervento iniziale di strip out, si è eliminata ogni superfetazione, riportando alla luce l’ossatura originaria, quasi fosse uno scheletro che racconta, nei suoi dettagli, una storia dimenticata.
Il risultato è un luogo che respira, un ecosistema dove la storia dialoga con la contemporaneità. Le pareti, lasciate a vista, non sono solo elementi decorativi, ma diventano custodi silenziose di una memoria che si sposa con l’innovazione tecnologica: spazi digitalizzati, pareti verdi e design biofilico creano un equilibrio armonioso tra passato e futuro. Il nuovo Campus, distribuito su sei piani e una superficie di 6.000 metri quadrati, è un esempio tangibile di come la moda, e l’educazione che la alimenta, possa essere anche un potente strumento di rigenerazione urbana.
Questo traguardo segna un ulteriore capitolo nella storia di un’istituzione che da sessant’anni è sinonimo di eccellenza. Fondata nel 1964 da Rosana Pistolese, l’Accademia Costume & Moda ha sempre avuto l’ambizione di intrecciare arte, costume e moda, formare menti capaci di guardare oltre il presente, immaginando nuovi futuri. È una storia che non si è mai fermata, portata avanti con dedizione dalla figlia Fiamma Lanzara e oggi dai nipoti Furio Francini e Lupo Lanzara. Questa genealogia di passione e impegno conferisce all’Accademia una dimensione quasi mitologica: non solo un luogo fisico, ma una comunità vivente, una costellazione di visioni che si propagano nel mondo.
Da questo crocevia creativo, in cui la fucina di Roma si distingue come culla di sartoria e artigianalità, si sono levate voci capaci di ridefinire il concetto di moda come linguaggio culturale. Un’estetica audace ha trasformato il lusso in sperimentazione, intrecciando passato e futuro. Una visione illuminata ha posto l’emancipazione al centro, fondendo moda e politica. L’etica, intesa come gesto poetico, ha elevato materiali residuali a forme di bellezza sublime. Infine, la maestria artigianale ha trasfigurato l’accessorio in opera d’arte, unendo memoria e modernità in una continuità simbolica.
Ma non si può parlare dell’Accademia senza menzionare il suo rapporto con Roma. La scelta dell’Esquilino come nuova casa per l’istituzione non è casuale. Questo quartiere, con il suo crogiolo di culture e storie, incarna perfettamente l’essenza dell’Accademia: un luogo dove la diversità è un valore, un punto di forza che alimenta la creatività. Come sottolinea il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il nuovo Campus è un simbolo di rigenerazione non solo urbana, ma anche sociale, un faro che illumina un percorso di rinascita per il quartiere.
La moda, spesso considerata un regno frivolo, qui si svela per ciò che realmente è: un linguaggio complesso, un sistema di segni che racconta identità, storie, aspirazioni. Ed è proprio in questa dimensione che l’Accademia Costume & Moda si inserisce, non solo come scuola, ma come custode e promotrice di un sapere che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.
In questo dialogo costante tra ieri e domani, Roma continua a essere il palcoscenico ideale, una città che non è solo scenario, ma protagonista attiva, musa e materia viva. L’inaugurazione del nuovo Campus non è solo un traguardo per l’Accademia, ma un evento che risuona nell’intero ecosistema della moda e della cultura. Perché, come ci insegna la storia, ogni rinascita comincia con un gesto: il recupero di un edificio, la formazione di una mente, la creazione di un abito. E a Roma, questi gesti si trasformano sempre in eternità.
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