Disponibile nei negozi e online dal 3 ottobre, l’attesissima collezione Stefano Pilati x Zara (con prezzi da 17,90 a 699 dollari) include abbigliamento femminile, maschile e accessori, con prezzi che vanno da 17,90 dollari per i calzini a righe a 699 dollari per una giacca nera in pelle impreziosita da grandi occhielli metallici. Altri pezzi di spicco includono un abito trasparente a pois con scollo all’americana pensato per essere abbinato a pantaloni e altri capi sotto, una tuta con scollo a V profondo, blazer e pantaloni da smoking dalle linee morbide, top di seta a righe con scollo all’americana, pantaloni e gonne in pelle, stivali sopra il ginocchio con lacci e cappotti in eco-pelliccia.
Non è tutto lavoro e serietà: la nuova collaborazione di Zara ha anche un tocco giocoso, con bluse e pantaloni in seta con stampe di fragole e banane, camicie con volant, top in rete e camicie a maniche lunghe, giacche rifinite con occhielli oversize, pantaloni a righe arcobaleno e un peacoat con orlo sfrangiato e colletto drammatico.
Riguardo alla sua filosofia di design, Pilati ha recentemente spiegato su Instagram: “Ho sempre considerato la moda come un mezzo che può essere espresso, utilizzato e parte di questioni sociologiche, a volte politiche e sicuramente filosofiche. Non c’è bisogno di dire nulla in sé: simbolizzare attraverso il design e i ‘gesti’ può essere potente. Aggiungere l’anti-conformismo alle mie creazioni mi ha permesso di evitare i cliché del lusso borghese”.
Questi codici stilistici si riflettono nella sua collezione per Zara, attraverso blazer e pantaloni in silhouette voluminose, camicie button-down tradizionali a righe con colli arrotondati e capi con dettagli a scacchi o pied de poule (o entrambi); e nel lookbook, dove i capi in rete sono sovrapposti sotto cardigan classici e grandi occhiali da sole e orecchini ispirati agli anni ’60 e ’80 sono abbinati insieme.
I pezzi di Pilati per Zara prendono vita in bianco e nero attraverso una campagna fotografica scattata dall’iconico fotografo Steven Meisel, con Gisele Bündchen e lo stesso designer.
Dopo essersi fatto un nome presso Armani, Prada e Miu Miu, il designer italiano ha guidato YSL dal 2004 al 2012 prima di passare a Ermenegildo Zegna per dirigere le collezioni couture e la linea femminile Agnona del marchio. Ha lanciato il suo marchio unisex, Random Identities, nel 2017 e più recentemente ha disegnato una capsule collection per Fendi nel 2023.
This content was entirely crafted by Human Nature THR-Roma
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma