Variety e Leone Film Group al Festival di Venezia: le 15 portate della cena luculliana all’Hotel Danieli

Lusso e alta gastronomia sulle note del Dj Joe T Vannelli.

All’Hotel Danieli, l’ospitalità è un’arte raffinata. Da 15 anni, in occasione dell’apertura della Mostra del Cinema, si tiene un evento spettacolare in collaborazione con Variety e Leone Film Group. L’atmosfera elegante, arricchita da argenterie e camerieri in livrea, offre delizie per palati sopraffini. Le più grandi star hanno ammirato la vista mozzafiato sulla terrazza panoramica con vista a 180° sull’Isola di San Giorgio e sulla Laguna di Venezia. Quest’anno, tra gli ospiti, ci saranno James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore e Julia von Heinz.

Il tema di questa edizione è ispirato alla Fantaisie in Fa# Minore op. 49 di Chopin. Il menù, creato dagli chef dell’Hotel Danieli, riflette questa composizione musicale con piatti che evocano improvvisazione e libertà compositiva. L’idea è di offrire un’esperienza sinestetica, che unisce arte e cucina sofisticata.

E allora ecco sulle tavole imbandite, nella migliore tradizione dell’hotelleria di lusso, le proposte gourmet della casa: spettacolo per gli occhi e irresistibile tentazione. Il primo a intervenire sarà l’eclettico gazpacho con gamberi in tempura cocco e tandoori, seguirà il fusillone brandade di pesce bianco al lime e nero di seppia piccante con mollica di pane soutè, mentre la tartelletta one bite creme fraiche, caviale Calvisius ed erba cipollina promette un’esplosione di gusto e croccantezza. 

Cena sulla Terrazza dell’Hotel Danieli di Venezia (2023). Foto @La Biennale

Per i tradizionalisti non mancheranno wiener schnitzel, lattuga e insalata di patate. Ma subito dopo interverrà la capasanta marinata, accompagnata da anguria e coulis di pomodoro verde, per un accostamento inatteso, visionario e sensuale. Sarà dunque il momento di riprendere fiato per una spumosa polpetta di pesce spada, menta e mandorle con salsa di datterino infornato, che diventerà protagonista del banchetto. Il flan di broccoli, cozze al timo, fonduta di robiola di Roccaverano sorprenderà i commensali, prima di essere dimenticato per colpa dell’impegnativo bigos, il cinematografico stufato polacco di carne speziata e crauti. 

Come, poi, potrebbe mai mancare a una tavola che si rispetti il foie gras, qui in una versione rivisitata con fichi di stagione e mosto cotto. Ormai in estasi percettiva gli avventori potranno abbandonarsi alla classica burrosa consistenza del salmone in Bellavista con salsa al dragoncello, pronta ad essere seguita da una tartare floreale di tonno allo zenzero, limone e senape. L’opulenza perversa di un mini croque-monsieur-pass-around annuncerà la chiusura del banchetto, dove i singhiozzi allegri della zuppetta esotica con sorbetto di mango e l’afflato creativo del croquembouche, verranno affogati nella magia della pasticceria mignon. 

Ingresso Hotel Danieli Venezia (2023). Foto @La Biennale

L’Hotel Danieli non è semplicemente un albergo, ma un luogo che custodisce 202 anni di storia italiana. Le sue sale quattrocentesche hanno fatto da scenario a film indimenticabili, come Moonraker – Operazione Spazio (1979) con Roger Moore, The Tourist (2010) di Florian Henckel von Donnersmarck, Una breve vacanza (1973) di Vittorio De Sica e Mancia competente (1931) di Ernst Lubitsch. Celebrità di calibro internazionale hanno legato il prestigio dei loro nomi ai sontuosi soggiorni e alle feste mondane ospitate qui. Da Charles Dickens a Elsa Maxwell, da Honoré de Balzac a Maria Callas, da Re Guglielmo di Prussia ad Aristotele Onassis, da Richard Wagner a Marcel Proust, fino a Greta Garbo e Charlie Chaplin, il Danieli ha accolto i più grandi. Partecipare a un evento in questo storico hotel è un’esperienza di pura estasi voluttuosa, un’occasione unica di immergersi nella grandezza del passato e nel lusso senza tempo.

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