Farwest di Salvo Sottile, tra inchieste e approfondimenti vince la mancanza di ritmo

Su Rai3 fatica a decollare il nuovo programma dell’ex conduttore de I Fatti Vostri, con storie e  approfondimenti in stile Le Iene e Quarto Grado. Ma in studio domina la noia

Dover “sostituire” un punto fermo del servizio pubblico come Report, anticipato alla domenica sera per provare a contrastare Che Tempo che Fa. Farwest vede da poco più di un mese Salvo Sottile riempire il lunedì sera di Rai3, con risultati deludenti sul piano degli ascolti e un impianto giornalistico che fatica a carburare, pur provando ad inseguire l’attualità.

Un mese di programma

Il nuovo programma di colui che fu inviato del Tg5 si presenta come un viaggio attraverso i Far West d’Italia, “le terre di confine in cui le regole sono saltate e a pagare sono sempre i più deboli”. Inchieste, storie, approfondimenti, interviste accompagnano il racconto dell’ex conduttore di I Fatti Vostri attraverso un’interazione continua tra collegamenti, reportage e testimonianze in studio.

Realizzato insieme agli inviati Carlo Marsilli, Silvio Schembri, Rebecca Pecori, Giulia Torlone, Francesca Carrarini, Andrea Sceresini e Carmine Gazzanni, FarWest è una sorta di punto d’incontro tra Quarto Grado, Quinta Colonna, Linea Nera e Mi Manda Rai3, storici programmi in passato condotti dal 50enne giornalista,  che al debutto il 27 novembre scorso è voluto partire da un argomento da lui più volte affrontato: la strage di via d’Amelio e la morte del magistrato Paolo Borsellino, con un’inchiesta ripresa anche durante la 3a puntata dell’11 dicembre. D’altronde il primo storico servizio di Sottile come inviato del Tg5 dalla regione Sicilia fu proprio dedicato alla notizia dell’attentato terroristico-mafioso del 19 luglio 1992. Aveva appena 19 anni.

Con la puntata numero due del 4 dicembre spazio alla celebre inchiesta sul Mostro di Firenze, mentre lunedì 18 dicembre Farwest ha abbracciato il tema della violenza sulle donne tornando all’omicidio Melania Rea per la recente libertà riconquistata grazie ad un permesso da Salvatore Parolisi e all’assassinio di Concetta Titti Marruocco, per poi virare verso le pratiche di licenziamento di uno dei principali sindacati italiani, sull’inchiesta della Procura di Roma su una truffa milionaria all’Inps (il servizio più interessante) e una sullo sfavillante mondo degli italiani che da Dubai vendono corsi per diventare ricchi.

Rappresentazione plastica della lentezza tv

Perché Farwest prova ad essere più cose insieme senza però avere il ritmo incalzante del racconto, con il volto accigliato di Salvo Sottile sempre protagonista, braccia a mulinare come un qualsiasi meme social sulla tendenza tutta italiana a gesticolare, voce profonda e impostata a lanciare servizi per poi discuterne in studio con gli assai poco ficcanti ospiti di turno.

Il 18 dicembre la criminologa forense  Margherita Carlini e la magistrata Paola Di Nicola Travaglini prima, l’ex senatore Carlo Cottarelli e il giuslavorista Giuliano Cazzola poi, seduti distanti e attorno ad un freddo tavolo in un freddo e silenzioso studio interamente circondato da videowall, senza pubblico, applausi, intermezzi musicali. La rappresentazione plastica della lentezza televisiva, che mai dovrebbe prendere il sopravvento anche quando si affrontano temi tanto delicati. Se i servizi sono ben costruiti, quando si torna in studio per dibatterne precipita l’interesse, appesantendo argomenti già di suo particolarmente impegnativi.

Tutto già visto?

Farwest, che ha sicuramente il merito di non scemare mai verso lo scontro urlato, il pollaio catodico altrove quasi ricercato, va in onda ogni lunedì attraverso una prima inchiesta che si muove tra i fili dell’approfondimento, una seconda tendente più al sociale e una terza che è puro racconto, con inviati sul posto che non sono solo voci ma anche corpi in primo piano che inevitabilmente fanno pensare a decine di altri programmi più o meno simili, da Chi l’ha visto a La Vita in diretta, passando per Pomeriggio 5 e Le Iene.

L’idea di base di “voler dar voce al disagio, all’impotenza e all’indignazione di quanti subiscono prepotenze e ingiustizie, cercando di gettare una luce sulla realtà e indicando possibili soluzioni”, tende al populismo televisivo,  punto d’incontro tra Striscia la Notizia e L’Indignato Speciale del Tg5 firmato Andrea Pamparana.

Il tono utilizzato da Sottile è spesso afflitto, con lo sguardo severo, mentre le inchieste si sommano provando faticosamente a conquistare l’attenzione dello spettatore medio, solitamente puntualmente e precedentemente già ampiamente informato altrove. Un programma di inchieste, quello confezionato da Sottile, che paga probabilmente non solo la vicinanza in palinsesto con Report, nonché la sua riconosciuta forza e credibilità guadagnata sul campo dopo 30 anni di messa in onda, ma anche la perenne sensazione di non avere nulla di realmente inedito da presentare al proprio pubblico.  Va da sé che riuscire a resistere per due ore e mezza, ogni lunedì, diventa impresa complicata. La scelta degli ospiti, in tal senso, dovrebbe essere più ricercata, incisiva, banalmente televisiva.  Non a caso gli ascolti sono un campanello d’allarme.

L’Auditel di Farwest

Il 27 novembre Sottile debutta con 805.000 spettatori, pari al 4.7% di share, superando la concorrenza diretta di Rete 4 con Quarta Repubblica, fermo ai 790.000 spettatori (share al 5.3%).  Ma già sette giorni dopo la musica cambia. Farwest cala immediatamente ai 755.000 telespettatori, pari al 4.5%, mentre Quarta Repubblica vince la sfida con 773.000 spettatori (5.3% di share).

L’11 dicembre si bissa con 628.000 telespettatori per Sottile, che precipita al 3.8% di share, contro i 634.000 telespettatori di Nicola Porro su Rete 4 (share al 4.4%).  Lunedì 18 dicembre Rai3 rialza la testa con 689.000 telespettatori pari al 4.2% di share, mentre Rete4 si ferma ai 652.000 telespettatori (share al 4.6%). In un mese Rai3 ha perso per strada oltre il 10% del proprio pubblico e mezzo punto di share.

Una sfida tra poveri,  costretti a raccogliere le briciole e a farsi concorrenza sgomitando tra prime serate in chiara difficoltà. Mangiato il panettone, chi resisterà più a lungo tra Sottile e Porro?  Nel dubbio Farwest è andato in vacanza per 3 settimane dopo solo 4 puntate, con ritorno previsto per lunedì 8 gennaio 2024.

Il programma della settimana è stato L’Eredità su Rai1