Un caleidoscopio di iniziative, mostre internazionali e una rinnovata apertura al mondo accademico e al grande pubblico: la Fondazione Torlonia si accinge a inaugurare un 2025 che si preannuncia come un crocevia fondamentale nel suo lungo e affascinante percorso di valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e culturale custodito. Un anno destinato a coniugare tradizione e innovazione, confermando il ruolo centrale della Fondazione come baluardo della cultura classica nel panorama contemporaneo.
L’anno si apre con l’eco del successo straordinario della mostra al Museo del Louvre di Parigi, prorogata fino al 6 gennaio 2025 per accogliere oltre 613.000 visitatori al 30 novembre. Questo trionfo rappresenta solo il preludio di un programma che si annuncia ambizioso: il tour internazionale della Collezione Torlonia debutterà per la prima volta in Nord America, segnando una pietra miliare nella storia della fruizione globale dell’arte classica. Tale iniziativa si inserisce nell’ampio progetto promosso dal Principe Alessandro Torlonia, il cui obiettivo è preservare e promuovere la Collezione Torlonia e Villa Albani Torlonia, autentici capisaldi dell’eredità culturale universale.
Grazie al prezioso sostegno di Bulgari, il 2025 vedrà il proseguimento delle operazioni di restauro, studio e catalogazione della Collezione nei Laboratori Torlonia, condotte sotto l’egida della Soprintendenza Speciale di Roma. Questi laboratori, simbolo tangibile dell’impegno scientifico della Fondazione, saranno per la prima volta aperti, su richiesta, agli studiosi, in un’ottica di condivisione del sapere e di apertura verso la comunità accademica.
Tra gli eventi di maggior rilievo spicca Myth and Marble: Ancient Roman Sculpture from the Torlonia Collection, un’esposizione itinerante curata da Lisa Ayla Çakmak e Katherine A. Raff, che vedrà come protagonisti prestigiosi musei nordamericani quali l’Art Institute of Chicago (15 marzo – 29 giugno 2025), il Kimbell Art Museum di Fort Worth in Texas (13 settembre – 25 gennaio 2025), il Montreal Museum of Fine Arts (marzo – luglio 2026) e The Museum Box. L’esposizione accoglierà circa 60 capolavori, comprendenti busti ritratto, figure monumentali, tazze finemente decorate, sarcofagi e rilievi scolpiti, opere che coprono un arco cronologico dal V secolo a.C. al II secolo d.C., con un focus sull’Età Imperiale. Si tratta di un progetto senza precedenti, volto a rendere fruibile al pubblico nordamericano la più importante collezione privata di sculture romane antiche al mondo.
«La Fondazione è entusiasta di condividere per la prima volta con il pubblico nordamericano la Collezione Torlonia, un patrimonio unico che celebra la grandezza dell’antica Roma e testimonia la passione e la visione di generazioni della famiglia Torlonia», ha dichiarato Alessandro Poma Murialdo, Presidente della Fondazione. Carlotta Loverini Botta, Direttrice della Fondazione, ha sottolineato come questa iniziativa si inserisca in un percorso di reinvenzione dei classici, ponendoli in dialogo con la cultura moderna.
Parallelamente, il 2025 vedrà i Laboratori Torlonia impegnati nel restauro di ulteriori 27 opere, che si aggiungono alle 12 restaurate per il Louvre e alle oltre 150 già recuperate negli ultimi anni. Inoltre, proseguiranno le attività di catalogazione e digitalizzazione della Collezione, con l’obiettivo di mettere a disposizione degli studiosi e del grande pubblico uno strumento innovativo per l’approfondimento e la valorizzazione delle opere.
Roma sarà nuovamente protagonista con una mostra allestita negli spazi dell’Antiquarium di Villa Albani Torlonia, inaugurato nella primavera del 2024. L’esposizione, curata dal professor Carlo Gasparri, offrirà un’indagine approfondita sull’utilizzo dei marmi colorati dall’età repubblicana a quella tardo-antica, sottolineando il loro ruolo nella decorazione di edifici pubblici e residenze private. Elementi di arredo, colonne e rilievi, spesso recuperati attraverso scavi archeologici o riutilizzati nel Medioevo, saranno esposti per testimoniare il gusto raffinato dei collezionisti e l’abilità tecnica degli artisti di ogni epoca.
Un ulteriore tassello del ricco programma della Fondazione è rappresentato dalla pubblicazione dei Taccuini di Carlo Marchionni, architetto di Villa Albani Torlonia. Questo prezioso diario, corredato dagli studi della compianta professoressa Elisa Debenedetti, costituisce una testimonianza unica delle relazioni artistiche e delle scelte progettuali del Marchionni, gettando luce sul processo creativo che portò alla realizzazione di uno dei più straordinari complessi architettonici del Settecento. Le oltre trecento pagine di schizzi, appunti e approfondimenti non solo restituiscono una narrazione storica avvincente, ma offrono anche una prospettiva intima sul genio dell’architetto.
La Fondazione Torlonia, con il supporto di partner illustri come Chiomenti, riafferma la sua missione di diffondere cultura e bellezza come valori universali, capaci di attraversare i secoli e i confini. La nomina di Carlo Gasparri a coordinatore scientifico, affiancato da un comitato presieduto da Salvatore Settis e composto da Gabriele Galateri di Genola, Filippo Modulo, Carlo Ratti e Xavier Francesco Salomon, sancisce ulteriormente l’impegno della Fondazione verso il rigore scientifico e l’eccellenza accademica.
Tra le altre iniziative del 2025, spiccano l’estensione degli orari di apertura dell’Antiquarium e un programma di eventi, conferenze e pubblicazioni digitali, pensati per ampliare ulteriormente il pubblico e favorire un dialogo sempre più profondo tra passato e presente. Questi progetti mirano non solo a promuovere la conoscenza dell’arte classica, ma anche a renderla un punto di riferimento per la cultura contemporanea.
Il 2025 si prospetta dunque come un anno cruciale per la Fondazione Torlonia, destinato a consolidare il suo ruolo di ponte tra l’antichità e il futuro, tra il locale e il globale, confermando la straordinaria vitalità del patrimonio che custodisce e la sua capacità di parlare a tutte le generazioni.
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