“Buy less, choose well, make it last” amava infatti ripetere da quando aveva abbracciato la causa ambientalista. Ribelle, audace, sovversiva, teatrale, provocatoria, osé, libera, avanguardista e foriera di un universo fashion originalissimo.
Sono numerose le trovate indimenticabili dei suoi défilé: da Kate Moss che mangia il gelato durante lo show seminuda (Erotic Zones, Primavera-Estate 1995) a Carla Bruni in perizoma di pelliccia (finta) il 6 marzo 1994, fino al modello che “sniffa” sulla passerella del 1998. Ribattezzata da John Fairchild, editore del Women’s Wear Daily, “l’Alice del Paese delle Meraviglie della moda, con quei vestiti meravigliosamente folli” e infatti il suo motto era “Mai visto prima”.
Ha trasformato le T-shirt in manifesti libertari con scritte iconiche: dallo slogan patriottico God Save the Queen! al grido ribelle FUCK!, ma anche e soprattutto Climate Revolution, per la salvaguardia del pianeta. O come l’abito da sposa di Carrie Bradshaw alias Sarah Jessica Parker in Sex & The City, che Vivienne disegna appositamente per la protagonista del film del 2008, sequel della celebre serie tv anni 90. Volumetrico, scenico e pomposo, con una vistosa broche sul corpino che entra subito nella leggenda.
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Christie’s (@christiesinc)
A 72 anni si rasò i capelli per il cambiamento climatico e prima, nel ‘92, quando la regina Elisabetta la insignì di alta onorificenza di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, si presentò a Buckingham Palace in completo di flanella grigia con giacca e gonna a ruota, salvo poi svelare con una piroetta fronte flash dei fotografi che sotto non c’era traccia di lingerie.
Una occasione davvero unica e imperdibile dal 14 al 24 giugno, presso la sede di Christie’s, in King Street, a Londra, la mostra gratuita aperta al pubblico, dal titolo “Vivienne Westwood: The Personal Collection”.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma