
Il Palm Springs International Film Festival ha rivelato domenica i vincitori dei premi della giuria 2025, tra cui I’m Still Here di Walter Salles, Zoe Saldaña e il documentario No Other Land. Le categorie premiate dalla giuria includono il Premio FIPRESCI per i film del programma di selezione internazionale per l’Oscar al miglior film straniero, il premio per il miglior documentario e il New Voices New Visions Award, tra gli altri.
Il festival si è svolto dal 2 al 13 gennaio e ha proiettato 165 film provenienti da oltre 71 paesi. Di seguito l’elenco completo dei vincitori premiati dalla giuria.
Premio FIPRESCI per il miglior film internazionale
I’m Still Here (Brasile), Regia di Walter Salles
Dichiarazione della giuria: “A I’m Still Here, per aver trasmesso l’orrore dell’incombente dittatura dalla prospettiva intima di una madre che difende non solo la sua famiglia di cinque persone, ma anche la sua dignità. Evocando la gravità della violenza senza ricorrere al melodramma, il regista Walter Salles cattura un momento critico della storia con dettagli scrupolosi e avvincenti”.
Premio FIPRESCI per la migliore sceneggiatura internazionale
Vermiglio (Italia), Regia di Maura Delpero
Dichiarazione della giuria: “Alla sceneggiatrice e regista Maura Delpero, per aver sovvertito le convenzioni del dramma bellico all’interno della cornice di un elegante film d’epoca – e per aver lasciato che la storia si svolgesse attraverso gli occhi di personaggi femminili complessi”.
Premio FIPRESCI per la migliore attrice in un film internazionale
Zoe Saldaña – Emilia Pérez (Francia), Regia di Jacques Audiard
Dichiarazione della giuria: “A Zoe Saldaña, per la ferocia e la complessità della sua performance in Emilia Pérez, che mostra una gamma virtuosistica di espressioni, dal canto e la danza alla sua potente interpretazione di un personaggio moralmente ambiguo. Sebbene il suo personaggio abbia un ruolo di supporto, guida la narrazione con la forza di una protagonista”.
Premio FIPRESCI per il miglior attore in un film internazionale
Mo Chara, Móglaí Bap e DJ Provái – Kneecap (Irlanda), Regia di Rich Peppiatt
Dichiarazione della giuria: “A Mo Chara, Móglaí Bap e DJ Provái, per la loro performance impeccabile come ensemble di musicisti che fanno il loro debutto come attori in Kneecap. Dimostrandosi ugualmente autentici ed esplosivi in entrambe le vesti, apportano un’energia fresca e propulsiva all’intera nozione di identità culturale”.
Miglior documentario
No Other Land (Palestina), Regia di Yuval Abraham, Basel Adra, Hamdan Ballal, Rachel Szor
Menzione speciale per il miglior documentario
Blue Road – The Edna O’Brien Story (Irlanda/Regno Unito), Regia di Sinéad O’Shea
Dichiarazione della giuria: “Per la sua avvincente immersione nella vita degli abitanti di un villaggio palestinese in Cisgiordania che affrontano la costante minaccia di espulsione dalle loro case da parte delle Forze di Difesa Israeliane e gli attacchi dei coloni israeliani, assegniamo il premio per il miglior documentario a No Other Land. Questo film mette in primo piano il legame tra due registi – uno palestinese, l’altro israeliano – senza sentimentalizzare il rapporto, ma enfatizzando le diverse regole che si applicano agli israeliani che vivono sotto la legge civile e ai palestinesi governati dalla giustizia militare israeliana. Ci complimentiamo con i programmatori del festival per la straordinaria selezione di documentari in concorso e assegniamo una menzione speciale a Blue Road – The Edna O’Brien Story, che rivela il genio creativo e l’eccezionale forza vitale della grande scrittrice irlandese”.
Premio New Voices New Visions
The New Year That Never Came (Romania), Regia di Bogdan Mureșanu
Menzione speciale New Voices New Visions
Don’t Let’s Go to the Dogs Tonight (Sudafrica), Regia di Embeth Davidtz
Dichiarazione della giuria: “Il regista del nostro film vincitore mantiene la promessa che aveva mostrato nel 2019 quando il suo cortometraggio The Christmas Gift ha vinto il premio Best of the Festival di ShortFest. Abbiamo apprezzato il modo in cui incorpora una miriade di trame, portandole a una conclusione trionfante sulle note del Bolero di Ravel. Abbiamo ammirato in particolare il suo uso della commedia nera per esplorare l’impatto sui singoli cittadini della dittatura di Ceausescu e della sua caduta. Vorremmo anche assegnare una menzione speciale a Lexi Ventor per la sua straordinaria interpretazione di Bobo in Don’t Let’s Go the Dogs Tonight. La sua presenza e la sua intelligenza emotiva offrono il punto di vista di una bambina sull’esperienza vissuta dallo Zimbabwe nel suo periodo di decolonizzazione”.
Premio Ibero-Americano
Sujo (Messico), Regia di Astrid Rondero, Fernanda Valadez
Menzione speciale Ibero-Americana
Manas (Brasile/Portogallo), Regia di Marianna Brennand
Dichiarazione della giuria: “Abbiamo selezionato all’unanimità Sujo per il suo ritratto elegante e sfumato di un giovane ragazzo che lotta per sfuggire alla violenza e alla povertà opprimenti in una piccola città messicana. Il film ha un ritmo meticoloso ed è oscuramente poetico, offrendo al suo protagonista un finale insolitamente ottimista e umano per la sua storia. Con le straordinarie performance del suo giovane cast e una fotografia bellissima ed eterea, Sujo consolida lo status di star emergenti del duo di registe Astrid Rondero e Fernanda Valadez nella scena cinematografica messicana contemporanea”.
Vincitore del premio Desert Views
Checkpoint Zoo (Stati Uniti/Ucraina), Regia di Joshua Zeman
Menzione speciale Desert Views
Desert Angel (Stati Uniti), Regia di Vincent DeLuca
Dichiarazione della giuria: “La giuria del Desert Views 2025 è orgogliosa di presentare il premio Desert Views a Checkpoint Zoo. Questo film incarna lo spirito di comunità attraverso un piccolo gruppo di ucraini locali che ha catturato il cuore di un pubblico globale attraverso i post sui social media nei primi giorni caotici dell’invasione russa. Contro ogni previsione e con grande sacrificio personale, un improbabile gruppo di volontari ha unito la propria comunità e ispirato speranza a livello globale nello sforzo di salvare gli animali”.
Vincitore del premio Young Cineastes
Tatami (Georgia/Israele/Iran), Regia di Zar Amir Ebrahimi e Guy Nattiv
Menzione speciale Young Cineastes
Superboys of Malegaon (India/Stati Uniti), Regia di Reema Kagti
Dichiarazione della giuria: “La giuria Young Cineastes 2025 è orgogliosa di presentare il premio Young Cineastes a Tatami. Abbiamo selezionato questo film perché è una storia di finzione ‘non fiction’ ricca di immagini uniche, che porta la consapevolezza politica straniera ai suoi spettatori. Il film racconta una storia di resilienza in cui ogni decisione ha un impatto sulla vita delle persone”.
Premio Bridging the Borders
Souleymane’s Story (Francia), Regia di Boris Lojkine
Menzione speciale Bridging the Borders
Happy Holidays (Palestina/Germania/Francia/Italia/Qatar), Regia di Scandar Copti
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