“Durante il primo mese in cui ho iniziato a pensare a un sequel, ogni idea che mi veniva in mente la scartavo subito, perché pensavo che se mi veniva così rapidamente, era troppo ovvia”, ha detto il regista a The Hollywood Reporter durante la premiere del film a Los Angeles. “Adoro il mondo del pop. Sono affascinato da alcune di queste donne — queste persone che si nascondono dietro quel velo di mistero. Quando mi sono imbattuto nell’idea di questa mega popstar, Skye Riley, mi sono sentito elettrizzato e ossessionato”.
Dopo che il primo film ha stabilito un’entità misteriosa — che appare come persone che sorridono inquietantemente — a terrorizzare uno psichiatra (interpretato da Sosie Bacon), il secondo film vede la popstar (Naomi Scott) vivere eventi sempre più spaventosi e inspiegabili, mentre affronta anche gli orrori e le pressioni crescenti della fama.
Jack Nicholson è famoso per il suo sguardo, e suo figlio Ray ha un ruolo di co-protagonista nel film, apparendo nei manifesti promozionali con il sorriso inquietante. Nicholson ha detto che ha girato le scene di sorriso in un solo ciak, scherzando: “All’inizio, Naomi mi ha preparato dicendo: ‘Finn è molto specifico, lavorerà con tutti, non pensare di fare la cosa sbagliata, è solo molto specifico.’ E quando abbiamo finito, Naomi ha detto: ‘Bene, questo è un ciak, è fatto’”.
Per quanto riguarda il futuro del franchise, Finn è ottimista, dicendo: “Ci sono così tante strade entusiasmanti che ‘Smile’ potrebbe percorrere. Dobbiamo vedere come il pubblico reagisce a ‘Smile 2’, ma penso che ciò che sia fantastico di ‘Smile’ sia l’opportunità di raccontare storie diverse e di collocarci in mondi differenti, che ‘Smile’ poi invade”.
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